Teramo-Catania 1-0: gli etnei regalano il primo tempo e non riescono a recuperare

Un punto nelle ultime quattro gare, così non va...

Un punto nelle ultime quattro gare, così non va... 

Il racconto del match tra abruzzesi ed etnei. Il Catania ricade nello stesso errore di Palermo. 4-3-3 ancora da collaudare

TERAMO-CATANIA 1-0
RETI: 3° Ilari.

TERAMO (4-2-3-1): Lewandowski; Diakite, Piacentini, Soprano, Tentardini; Arrigoni, Santoro; Ilari, Mungo (60° Bombagi), Costa Ferreira (82° Di Francesco); Bunino (68° Pinzauti).
A disp.: Valentini, Celentano, Iotti, Trasciani, Di Matteo, Viero, Minelli, Cappa.
All. Paci.
CATANIA (4-3-3): Martinez; Calapai, Claiton, Silvestri, Pinto; Izco (76° Welbeck), Rosaia (76° Maldonado), Dall’Oglio (76° Zanchi); Piovanello (51° Reginaldo), Pecorino, Biondi (63° Emmausso).
A disp.: Confente, Noce, Albertini, Sarao, Gatto, Vrikkis.
All: Raffaele.

ARBITRO: Vigile di Cosenza.

ASSISTENTI: Maninetti di Lovere e Feraboli di Brescia.

QUARTO UFFICIALE: Ancora di Roma 1.

AMMONITI: Silvestri (Catania); Mungo, Ilari, Diakite (Teramo).

ESPULSI: -

RECUPERO: 2'; 4'.

LE SCELTE INIZIALI
L'assenza di Tonucci obbliga Raffaele ad abbondare la difesa a 4. Si passa al 4-3-3, modulo che vede come sacrificato illustre Maldonado. Evidentemente, con due terzini di spinta come Calapai e Pinto, il tecnico ritiene che la squadra non possa permettersi anche un regista, per ragioni di equilibrio. Mediana, dunque, integralmente "muscolare" con Izco, Rosaia e Dall'Oglio. Davanti, a supporto di Pecorino, due esterni puri come Piovanello e Biondi. Per il giovane di proprietà del Padova è la prima chance da titolare.
Paci lo aveva annunciato: dopo la gara infrasettimanale avrebbe operato due cambi rispetto alla formazione schierata contro il Catanzaro. Si tratta di Soprano e Bunino, che rimpiazzano rispettivamente Iotti (al centro della difesa) e Pinzauti (nel ruolo di centravanti). Di Matteo non ancora al meglio, sicché Tentardini mantiene la maglia sull'out difensivo di sinistra. Anche Bombagi, recuperato in extremis, va in panchina. Per il resto scelte praticamente obbligate.

PRIMO TEMPO
Pronti via il Teramo conquista una punizione sulla trequarti (ammonito Silvestri per aver arrestato la corsa di Mungo), successivamente non sfruttata. La squadra di casa mantiene alta la pressione e al 3° minuto passa: azione sulla sinistra, dove si libera Costa Ferreira che mette un rasoterra in mezzo dove trova l'accorrente Ilari, piatto sinistro e Martinez spiazzato. Il Catania reagisce conquistando un calcio di punizione da buona posizione grazie al pressing di Pecorino. Batte Dall'Oglio e impegna Lewandowski, che devia in angolo. Sugli sviluppi del corner colpo di testa di Silvestri, palla alta. Al 12° bel cross di Calapai, uscita a vuoto di Lewandowski ma gli etnei non ne approfittano.
Superato il primo quarto d'ora, ci prova Pecorino, palla deviata che finisce facile preda del portiere avversario. Partita rognosa, con squadre vicendevolmente abbottonate in mediana. Al 24° primo giallo teramano della gara per Mungo, il quale subito dopo è protagonista di un intervento in ritardo su Claiton che avrebbe meritato analoga sanzione, ma Vigile lo grazia. Al 28° bel corridoio di Izco per Calapai, stavolta sul suo cross Lewandowski è attento in uscita.
Alla mezz'ora contrasto duro a centrocampo tra Pinto e Diakite, entrambi i giocatori ricevono le cure dei medici ed il gioco viene interrotto. Al 34° il Catania per la prima volta riesce a far pervenire il pallone in area dalla sinistra, ma il portiere del Teramo è attento. Gli etnei soffrono l'eccellente schermatura difensiva dei padroni di casa. Al 35° ripartenza teramana, ci prova Bunino da fuori area, palla deviata in angolo, sugli sviluppi del quale il gioco viene fermato per un offside di Diakite. Tre minuto dopo altro break del numero 32 biancorosso che si incunea in area di rigore ma viene neutralizzato da Silvestri. Bunino sale in cattedra e ci riprova al 42° con un pericoloso tiro dal limite dell'area, palla alta di poco.
Vigile assegna due minuti di recupero. Il primo tempo si chiude con una punizione a favore del Catania, con il pallone che giunge pericolosamente dalle parti di Lewandowski, il quale però controlla senza problemi. Catania inespressivo, totalmente assente sulle fasce e incapace di costruire una manovra in mezzo, grazie all'eccellente disposizione in campo del Teramo. Bravi i padroni di casa a partire con l'acceleratore e trovare subito il gol che ha poi consentito loro di limitarsi a controllare la partita.

SECONDO TEMPO
La ripresa comincia senza cambi da ambo i lati. Al 51° primo affondo del Catania con un'azione avvolgente rifinita da Pinto che mette in area un traversone, troppo lungo per i suoi compagni. Immediatamente dopo Raffaele si gioca il primo slot di sostituzioni inserendo Reginaldo per un evanescente Piovanello. Al 55° prima, clamorosa, occasione per il Catania con Reginaldo servito tutto solo in area da Rosaia (il quale, forse, aveva provato un tiro). Il brasiliano tenta il piattone sul palo lontano ma non centra la porta. I rossazzurri (oggi in completo giallo) cavalcano il buon momento e si avvicinano al gol con un cross di Izco per Pecorino, anticipato a due passi dalla porta da un difensore avversario. Al 58° scontro da Diakite e Biondi al limite dell'area, Vigile lascia correre.
Scoccata l'ora di gioco, Paci butta nella mischia l'ex Bombagi al posto di Mungo (il quale, ricordiamo, avrebbe meritato il doppio giallo nel primo tempo). Al 61° il Catania continua a spingere e con Pinto si inserisce pericolosamente in area, il suo traversone basso è un filino troppo lungo per Biondi, che ritarda nel controllo facendo sfumare l'azione. Al 63° Biondi, subito dopo un passaggio sbagliato, viene richiamato in panchina; al suo posto Emmausso. Catania già da qualche minuto in campo col 4-4-2, con Izco largo a destra e Biondi (ed ora Emmausso) a sinistra, con Reginaldo a fianco a Pecorino. Al 64° incredibile occasione per il raddoppio di Bunino, che sfrutta un buco difensivo, entra in area, prova a saltare Claiton ma conclude facendosi deviare il tiro in angolo proprio dal brasiliano, provvidenziale. Anche Emmausso, subito dopo, si aggiunge alla fiera dei gol divorati fallendo un piazzato apparentemente semplice in area di rigore. Al 68° contropiede del Teramo, condotto da Ilari prima e Santoro poi, il centrocampista prova ad inserirsi in area ma viene fermato. Quindi Paci vara la staffetta Bunino-Pinzauti. Due minuti più tardi bel blitz di Pecorino che riceve sulla trequarti, si gira e calcio col sinistro, palla deviata in angolo. Sul corner ancora una volta incerto Lewandowski, Pinto prova il tap-in ma è murato dalla difesa avversaria. Al 72° fallo di mano di Ilari, che entra nel taccuino dei cattivi. Al 74° corner del Teramo, la palla rimbalza impazzita nell'area piccola, Martinez la controlla. Parte in contropiede il Catania, Diakite ferma fallosamente Reginaldo e viene ammonito.
Si entra nell'ultimo quarto d'ora. Punizione di Rosaia, testa di Silvestri, palla fuori. Ultimi cambi per Raffaele: richiamati Dall'Oglio Rosaia e Izco, dentro Zanchi, Maldonado e Welbeck. Ancora un tentativo di Pecorino, stavolta in area, palla deviata in angolo, battuto da Emmausso sul primo palo, difesa di casa attenta. Pinto si alza, coperto dietro da Zanchi, Emmausso passa sulla fascia destra. Zanchi prova un traversone, colpo di testa di un compagno che si spegne sul fondo. All'82° ultimo cambio per Paci, che inserisce Di Francesco per uno spento Costa Ferreira, il quale ha comunque il merito di aver propiziato il gol che fin qui sta valendo la vittoria dei suoi. Proprio Di Francesco è protagonista di una grandissima cavalcata sulla sinistra, neutralizzata da Silvestri a pochi metri dalla porta. Catania pericoloso con Pinto, servito da un lancio di Welbeck, traversone teso che trova il salvataggio dei difensori teramani. All'85° grande inserimento di Zanchi, che però sbaglia l'appoggio per Pecorino consentendo l'intervento di Lewandowski. Il Catania insiste, al 90° batte una punizione con Maldonado, testa di Pinto e palla fuori di poco. Intanto, sono quattro i minuti di recupero assegnati dal direttore di gara. Gli etnei le provano tutte, con lanci lunghi o tiri dalla distanza, ma non c'è verso di infrangere la porta teramana. Al 94° ultimo affondo con un cross di Pinto respinto dai biancorossi.
Dopodiché Vigilia fischia la fine del match. Gli uomini di Raffaele decisamente migliori nella ripresa, dopo un primo tempo regalato agli avversari, come a Palermo. Manca però il guizzo vincente. Il cambio di modulo, poi, necessita un rodaggio per il quale serve evidentemente tempo.

TERAMO-CATANIA: SVOLTA IN NEGATIVO

L'avevo detto: affidarsi esclusivamente alle idee dell'allenatore per costruire la...

Pubblicato da Enrico Salvaggio su Domenica 15 novembre 2020