Stipendi: la scadenza del 30 maggio riguarda solo la Serie A

 

Per le società di Serie C c'è tempo fino a metà agosto 2020

Il mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio (ovvero il quarto bimestre della stagione 2019/20) entro il 31 maggio può sfociare nell'esclusione del Catania dal prossimo campionato? Questa è la domanda – generata dal comunicato emesso al termine del Consiglio Federale della FIGC dello scorso mercoledì 20 maggio – che insieme ad altri punti interrogativi (inerenti al futuro dello storico club dell’Elefante) turba le ore dei tifosi rossazzurri. Urge una risposta, possibilmente in grado di scacciare via almeno questo brutto pensiero, visto e considerato che il 31 maggio non è poi così lontano. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, da fonti accreditate, la risposta alla domanda iniziale è un tranquillizzante NO. Infatti, il termine del 31 maggio, anzi, di sabato 30 maggio, fa riferimento alle sole società di Serie A. Nessun countdown ravvicinato per il Catania che, così come le altre società di terza serie (Siena e Casertana), avrà tempo per regolarizzare gli adempimenti relativi agli emolumenti dei calciatori entro il termine fissato per metà agosto 2020, originariamente fissato per il 22 giugno, ma successivamente slittato per via della situazione scaturita dall’emergenza Covid-19. Se per tale data, metà agosto, il club rossazzurro non avesse ancora regolarizzato i pagamenti degli stipendi l’esclusione dai campionati 2020-21 sarebbe certa.