In un "Torre del Grifo" baciato dal sole ferragostano, non conosce tregua la preparazione dei rossazzurri. Con essa, proseguono gli appuntamenti in sala stampa: oggi, riflettori puntati su Spolli che, diretto come sempre, parla a 360 gradi della stagione ormai imminente.
Strade deserte, caldo asfissiante che, una leggera pioggia caduta nelle scorse ore di certo non ha attenuato, propositi di vacanza: è Ferragosto, ma non per il Catania che, col campionato ormai alle porte, ha ripreso quest’oggi la sua preparazione in vista dell’avvio dello stesso a Firenze.
Prima della seduta, come di consueto, un giocatore si è prestato, presso la saletta stampa di “Torre del Grifo”, all’ “interrogatorio” da parte di giornalisti e cronisti: oggi è stato il turno di Spolli.
Fresco e rinfrancato dai due giorni di riposo concessi da mister Maran dopo la fatica in costa “Smeralda”, Nicolas subito incalza:
“Quello che è successo prima della partita, non ci riguarda, ma di certo non è stato un bello spettacolo. Pensiamo al campo, che è l’unica cosa che deve interessarci."
Prosegue passando ad analizzare ciò che è accaduto nelle ultime amichevoli: “Di sicuro dietro, qualcosa si deve ancora sistemare, ma anche l’anno scorso, nelle uscite estive, avevamo subito qualche gol di troppo: ragion per cui i 7 gol incassati in 3 partite, non mi spaventano, conta solo il campionato”.
Poi su Monzon: “ E’ un giocatore eccezionale, ha talento e non tira mai indietro la gamba, è diverso rispetto a Marchese, ma noi dobbiamo aiutarlo ad entrare prima possibile nei meccanismi della squadra: è abituato ad un altro tipo di calcio”.
Non può mancare il mercato: “Dite che arriverà Peruzzi? Non lo conosco, non l’ho mai incontrato, ma se un giocatore a 21 anni conquista la Nazionale, deve per forza essere fortissimo. Quest’anno in difesa, la concorrenza sarà ancora più spietata, siamo in 5 e tutti in grado di fare benissimo. Credo che anche Alexis (Rolin), viste le sue indubbie qualità e l’esperienza maturata nella scorsa stagione, troverà maggiore spazio”.
Insiste poi sulla scia dell’ottimismo: “Ho fiducia nella squadra, tutti i ragazzi sono vogliosi e smaniosi di iniziare, tanto che è raro che qualcuno salti un allenamento; anche se l’obiettivo vitale resta la salvezza, penso che potremo toglierci grosse soddisfazioni sia in campionato che in coppa Italia”.
Seguita con una battuta sul nostro campionato: “E’ vero che da un paio di anni si pensa maggiormente ad offendere, ma i numeri dicono che la Juventus, che ha stravinto il torneo, ha sempre avuto la retroguardia meno battuta”.
Se poi gli chiedi di Izco, ecco che Nicolas si accende: “Mariano è un giocatore talmente completo, da poter ricoprire ogni ruolo gli si assegni. Anche come terzino destro l’ho visto in gran spolvero, è un valore aggiunto per tutti noi”.
Su Cabalceta: “Eric è ordinato, si allena al 100% ed i suoi margini di miglioramento sono notevoli. Non deve aver fretta, ma vedrete che sentirete parlare di lui”.
Finale dedicato al suo rapporto con la squadra e la città: “A Catania mi trovo a meraviglia, lo spogliatoio è compatto e la mia affinità con la città è eccezionale. Non sento proprio il bisogno di andare via, anche se nel calcio, come nella vita, non si può mai dire. Ma ad oggi il mio unico desiderio è quello di fare ancora meglio con questa maglia”. Amen…
Prima della seduta, come di consueto, un giocatore si è prestato, presso la saletta stampa di “Torre del Grifo”, all’ “interrogatorio” da parte di giornalisti e cronisti: oggi è stato il turno di Spolli.
Fresco e rinfrancato dai due giorni di riposo concessi da mister Maran dopo la fatica in costa “Smeralda”, Nicolas subito incalza:
“Quello che è successo prima della partita, non ci riguarda, ma di certo non è stato un bello spettacolo. Pensiamo al campo, che è l’unica cosa che deve interessarci."
Prosegue passando ad analizzare ciò che è accaduto nelle ultime amichevoli: “Di sicuro dietro, qualcosa si deve ancora sistemare, ma anche l’anno scorso, nelle uscite estive, avevamo subito qualche gol di troppo: ragion per cui i 7 gol incassati in 3 partite, non mi spaventano, conta solo il campionato”.
Poi su Monzon: “ E’ un giocatore eccezionale, ha talento e non tira mai indietro la gamba, è diverso rispetto a Marchese, ma noi dobbiamo aiutarlo ad entrare prima possibile nei meccanismi della squadra: è abituato ad un altro tipo di calcio”.
Non può mancare il mercato: “Dite che arriverà Peruzzi? Non lo conosco, non l’ho mai incontrato, ma se un giocatore a 21 anni conquista la Nazionale, deve per forza essere fortissimo. Quest’anno in difesa, la concorrenza sarà ancora più spietata, siamo in 5 e tutti in grado di fare benissimo. Credo che anche Alexis (Rolin), viste le sue indubbie qualità e l’esperienza maturata nella scorsa stagione, troverà maggiore spazio”.
Insiste poi sulla scia dell’ottimismo: “Ho fiducia nella squadra, tutti i ragazzi sono vogliosi e smaniosi di iniziare, tanto che è raro che qualcuno salti un allenamento; anche se l’obiettivo vitale resta la salvezza, penso che potremo toglierci grosse soddisfazioni sia in campionato che in coppa Italia”.
Seguita con una battuta sul nostro campionato: “E’ vero che da un paio di anni si pensa maggiormente ad offendere, ma i numeri dicono che la Juventus, che ha stravinto il torneo, ha sempre avuto la retroguardia meno battuta”.
Se poi gli chiedi di Izco, ecco che Nicolas si accende: “Mariano è un giocatore talmente completo, da poter ricoprire ogni ruolo gli si assegni. Anche come terzino destro l’ho visto in gran spolvero, è un valore aggiunto per tutti noi”.
Su Cabalceta: “Eric è ordinato, si allena al 100% ed i suoi margini di miglioramento sono notevoli. Non deve aver fretta, ma vedrete che sentirete parlare di lui”.
Finale dedicato al suo rapporto con la squadra e la città: “A Catania mi trovo a meraviglia, lo spogliatoio è compatto e la mia affinità con la città è eccezionale. Non sento proprio il bisogno di andare via, anche se nel calcio, come nella vita, non si può mai dire. Ma ad oggi il mio unico desiderio è quello di fare ancora meglio con questa maglia”. Amen…