Sfortuna, errori (anche arbitrali), ma a Catania sarà una bolgia...

Tifosi rossazzurri all'Artemio Franchi

Tifosi rossazzurri all'Artemio Franchi 

Max Licari sull'immeritata sconfitta di Siena. Troppi errori in attacco, male Pisseri, rigore clamoroso negato. Rimonta possibile.

Errori, sfortuna e arbitri
Il primo atto della sfida se lo aggiudica il Siena di misura, non certo meritatamente. Tuttavia, in partite come questa, il merito conto poco. Conta la concretezza, la lucidità, il risultato. E il Catania, sotto questo profilo, non si è espresso al massimo. Quando sbagli gol come quelli di Russotto, Mazzarani, Barisic o Curiale, fra l'altro fra i più tecnici ed esperti, poi rischi la beffa, è il calcio, lo conosciamo bene e in Serie C, a questi livelli, a maggior ragione. Un vero peccato, perché adesso sarà necessario fare una piccola impresa al "Massimino", quando invece il campo ha confermato la netta superiorità del Catania. Il Siena ha giocato di rimessa in casa, superando di rado la metà campo e trovando con epica fortuna, ma anche con sicura imperizia di Pisseri, un gol d'oro, un gol pesante. Di contro, i rossazzurri hanno giocato meglio e sprecato l'impossibile, dimostrando di mancare ancora del cinismo necessario per essere considerata una "corazzata" per la categoria. Sinceramente, non si può non rimarcare come il Catania abbia dimostrato molto di più rispetto ai locali, apparsi sì grintosi, sempre sul pezzo, concentrati, ma decisamente modesti sotto il profilo tecnico, a parte Guberti, fra l'altro entrato nel finale. Parliamoci chiaro, non centrare la finale contro un avversario del genere, sarebbe un peccato mortale. Una chiosa: arbitraggio modesto e sfavorevole ai rossazzurri, dato che nel finale sembrava netto un rigore su Russotto. Pochissimi, inoltre, i 4 minuti di recupero concessi, quando i padroni di casa ne avevano persi, in manfrine di varia natura, almeno 10: avevamo invitato la società a monitorare la situazione dopo quanto accaduto in Siena-Reggiana, avevamo ragione... Ma non è finita. Al ritorno, la vittoria è ampiamente alla portata del Catania, a patto che certe ingenuità vengano eliminate e che, magari, si decida di giocare per vincere fin dal primo minuto e non a mezzora dalla fine.

Meglio il 4-3-3
Mister Lucarelli, come da previsioni della vigilia, propone tre cambi, uno per reparto, rispetto alla partita di ritorno con la Feralpi: Tedeschi per Blondett, Mazzarani per il neosposo Lodi e Ripa per Curiale. Mignani, di contro ripropone la formazione titolare, virando da un 4-3-1-2 al 4-3-3 con Santini ad affiancare Neglia e Marotta in attacco. Curiosamente, entrambi i tecnici rinunciano ai giocatori più tecnici: Guberti e Lodi. La gara si dimostra subito molto tattica e bloccata a centrocampo, le due squadre si temono e non vogliono scoprirsi. L'equilibrio regna sovrano, sebbene il Catania si faccia leggermente preferire in fase avanzata, grazie agli inserimenti di un ottimo Porcino, ai tagli di Mazzarani e alle sponde di un vivace Ripa. Buona l'attenzione difensiva e lo schermo di un Biagianti attento come sempre, così come la sostanza di Rizzo, che è il primo a rendersi pericoloso intorno alla metà della frazione con un buon tiro dal limite ben respinto dall'ex akragantino Pane, uno che quando vede rossazzurro ha sempre modo di esaltarsi. Peccato che Russotto, spesso sollecitato in ripartenza, non riesca a trovare lo spunto giusto. Clamoroso l'errore sotto porta su scellerato retropassaggio di Cristiani al 37'. In ogni caso, i padroni di casa rimangono quasi sempre sulle proprie, tentando raramente l'affondo, se non con qualche tiro dai venti metri, come quello di Iapichino un minuto prima, comunque un metro abbondante a lato del palo sinistro di Pisseri. Ben contrati Marotta e Neglia, è Gerli il giocatore più raziocinante in mediana per i locali, ma lo sviluppo della manovra appare lento e, soprattutto, preoccupato della forza dell'avversario. La ripresa si rivela nettamente più aperta, con un Catania subito efficace in pressing, ma troppo sciupone nelle potenziali occasioni in area senese, anche per le pronte e disperate uscite quasi a centrocampo del portiere Pane. In particolare, è Russotto a non farsi trovare pronto al centro dell'area su una bella iniziativa sulla destra di Rizzo. Ovvio che i due tecnici inseriscano a un certo punto la qualità, i vari Guberti, Barisic o Curiale, ma è il Catania a fare harihiri. Prima fallisce incredibilmente il vantaggio con Mazzarani tutto solo a un metro dalla porta su assist di Barisic e subito dopo subisce il gol del Siena su un cross dalla sinistra e una mancata uscita di Pisseri su Marotta, che insacca di testa, alla prima vera occasione dei padroni di casa. Pazzesco. Come è pazzesco che gli etnei decidano seriamente di mettere sotto i rivali solo nell'ultima parte di gara, inserendo Lodi e Manneh, alla fine fra i più positivi, e fallendo non meno di tre nitide palle gol, soprattutto all'ultimo secondo con l'ex trapanese che apre troppo il piattone da posizione favorevolissima. L'impressione è che contro un avversario così disposto e con un atteggiamento così prudente (e a Catania sarà ancor peggio) il 3-5-2 sia sprecato. Meglio un 4-3-3, con gente veloce come lo stesso giovane gambiano (una "freccia" che avremmo fatto giocare dall'inizio), Barisic o Russotto, i quali si sono davvero rivelati in grado di mettere in grave ambasce la difesa senese negli ultimi 20', con un Lodi pronto a lanciarli dalle retrovie. Insomma, al ritorno non ci sarà nulla su cui speculare, bisognerà vincere e tre difensori più due esterni a coprire tutta la fascia serviranno a poco. Speriamo lo si capisca, finalmente.

Servirà il boato del "Massimino"
Servirà l'aiuto di 20.000 cuori rossazzurri al "Massimino" per superare l'ostacolo. Non sarà impossibile. Difficile sì, non impossibile. Ma sarà necessario gettare il cuore oltre l'ostacolo ed evitare gli errori commessi al "Franchi". Un solo imperativo: comprare il biglietto e sostenere i ragazzi dal primo all'ultimo minuto. Bisognerà oltrepassare il muro del suono fin dal primo minuto. Possono farcela. Possiamo farcela. Let's go, Liotru, let's go!!!