Sassuolo-Catania: presentazione della gara

Fabian Rinaudo, combattente rossazzurro

Fabian Rinaudo, combattente rossazzurro 

La presentazione della gara del "Mapei Stadium" di Reggio Emilia tra neroverdi e rossazzurri. Ultima contro penultima in uno spareggio da non fallire...

Ventottesima, giornata thrilling
Livorno-Bologna e Sassuolo-Catania: menù ricco nel piatto della ventottesima giornata di serie A. Terz’ultimi (i granata) che ospitano i quart’ultimi (i rossoblù), penultimi (i rossazzurri) che rendono visita agli ultimi (i neroverdi). Quattro squadre in 5 punti con il Chievo Verona, quint’ultima con un punto in più rispetto ai felsinei, a far da “spettatore” nell’ostica trasferta di Firenze (viola con la testa al ritorno di Europa League contro la Juve?). Incroci pericolosi in un turno di campionato non decisivo, dopo questa giornata altri dieci turni da disputare, ma che diventa inevitabilmente una tappa fondamentale nell’equilibratissima lotta salvezza, mai così incerta e fautrice di possibili colpi di scena. Giornata thrilling, si salvi chi può…

Ultimissima spiaggia neroverde
Se per il Catania il match del “Mapei Stadium” rappresenta l’ennesima partita della vita, per il Sassuolo è senza ombra di dubbio l’ultimissima spiaggia. Ad undici giornate dalla fine i 18 punti in classifica e i 5 da recuperare al quart’ultimo posto non concedono più ulteriori passi falsi. Stagione complicata per la “ricca” matricola neroverde, che ha pagato a caro prezzo l’inesperienza in un campionato in passato mai assaporato. Agli errori nella costruzione estiva della squadra si è provato a rimediare, in quel di gennaio, con un’autentica rivoluzione tecnica che ha messo a soqquadro l’intero spogliatoio sassolese. Senatori da una parte, rinforzi “stagionati” ( Paolo Cannavaro, Brighi, Biondini e Floccari tra i più rappresentativi) dall’altra, con tanto di nuovo tecnico (Malesani) nel poco invidiabile conto di assemblar il tutto nel breve tempo possibile. Cinque giornate, cinque sconfitte e “mission impossibile” miseramente fallita. Via l’ex tecnico rosanero, dentro nuovamente Eusebio Di Francesco, esonerato soltanto qualche settimana prima. Il ritorno del fautore della storica promozione in A è coinciso con il prezioso pareggio nel “derby-spareggio” di Bologna della scorsa settimana. Punto pesante più per il morale che per la classifica. Morale innalzato (sulla carta) dall’iniziativa societaria, di “gaucciana memoria”, con biglietti a 2 e 5 euro per i tifosi emiliani e dalla visita alla squadra del Patron Squinzi. Come provarle tutte per salvare il paradiso appena conquistato…

Cinque gare per la svolta: quinto atto
Sassuolo, quinto ed ultimo atto del mini ciclo di cinque gare che, alla vigilia, dove rappresentare la svolta nel campionato rossazzurro. Quattro punti in altrettante partite (una vittoria, un pareggio e due sconfitte) per un Catania che continua a galleggiare nelle torbide acque della zona retrocessione. Galleggia, ma non annaspa: la terraferma (il quart’ultimo posto) è distante soltanto poche bracciate (3 punti). Distacco assottigliabile che concede ancora speranze alla truppa di Rolando Maran. Speranze di salvezza ce ne sono ancora, perché non tutte si sono infrante contro i legni della porta cagliaritana, ostinata a respingere gli assalti rossazzurri (le conclusioni di Biraghi e Rolin). Già, perché l’1-1 interno contro il Cagliari per molti ha coinciso con la “fine delle speranze”. Non per tutti, però. Non per chi, dopo il match coi sardi, vede il bicchiere mezzo pieno: il Catania combatte e può ancora conquistare la salvezza. I numeri ci sono tutti. Ad avvalorare questa testi, in avvio di settimana, ecco il presidente Nino Pulvirenti, intento a scuotere e rasserenare un ambiente in parte rassegnato:“Il Catania c’è, è vivo e crede nella salvezza!” . Parole di circostanza? Frasi fatte? Poco importa. Il segnale che proviene da Via Magenta porta in dote ottimismo e voglia di raggiungere un obiettivo ancora raggiungibile. Società e squadra credono nell’impresa e caricano l’ambiente circostante. I tifosi ? Credono più ai fatti che alle parole. A Reggio Emilia per conquistare la prima vittoria esterna della stagione. Sempre più attesa, sempre più fondamentale. Battere il Sassuolo e basta: questi sono i fatti. -20 all’Alba: “Siate affamati, siate folli, siate umili, siate elefanti!”