Roma-Catania (2-2): Pa Roma!!!

Lodi, sempre più capocannoniere...

Lodi, sempre più capocannoniere... 

Il commento al match dell'Olimpico tra giallorossi e rossazzurri. I temi "caldi": la risposta migliore; Gomez, Lodi e Barrientos, gioielli veri; chiudere in bellezza.

La risposta migliore
Se qualcuno voleva una risposta precisa da questa squadra, l’ha avuta. L’orgoglio del gruppo di Montella, proprio nello stadio “di casa” dell’Aeroplanino, ha permesso al Catania di mostrare di che pasta è fatto dal punto di vista tecnico e tattico, facendo divertire il pubblico dell’Olimpico. Una bellissima partita, aperta, giocata da due squadre che pensano prima di tutto a proporre calcio offensivo, senza eccessivi tatticismi. Ne è venuto fuori un festival di emozioni, palle gol, rigori e giocate. E un risultato giusto. Un pareggio ricco di reti, all’insegna di un’altalenanza di emozioni davvero stimolante: rigore farsesco alla Roma parato da Carrizo; vantaggio di Totti, pareggio di Lodi su rigore (sacrosanto), alla nona rete stagionale; sorpasso rossazzurro con la terza “perla” in campionato di Marchese, protagonista di una staffilata da leggenda; pareggio di Totti, che sigla una doppietta alla cinquecentesima in maglia giallorossa, alimentando così il suo mito; superparate finali di Carrizo su Pjanic, Bojan, Lamela e chi più ne ha più ne metta. In più record di punti in A migliorato (48) e record di gol in A abbattuto (47), tutto in chiave etnea. Il Catania, pareggiando all’Olimpico con la Roma dopo 45 anni, riscatta le ultime negative prestazioni e si pone nella posizione migliore per chiudere in bellezza un comunque ottimo campionato: battendo l’Udinese al “Massimino” nell’ultima giornata, chiuderebbe a quota 51 fra l’ottavo e il decimo posto. Non male. Ci voleva questa prova d’orgoglio, ci voleva proprio per spazzare le piccole amarezze dell’ultimo periodo. Legrottaglie e compagni se la sono giocata, mettendoci cuore e testa, qualità un po’ nebulizzate a Trieste e in casa con il Bologna. Manca solo l’ultimo atto.

Gomez, Lodi e Barrientos, gioielli veri
Quando giocano i titolari, e stanno un tantino meglio, il Catania è un piacere per gli occhi. Un tantino meglio, non bene. Per esempio Almiron. Eppure, quando non c’è, si vede. Oppure Izco, sotto i suoi standard di corsa. Con loro, in ogni caso, è vero Catania. Possesso palla, verticalizzazioni, dribbling, occasioni. Con loro, i Motta, i Marchese si esaltano, disputando gare stupende come quella odierna con la Roma. Tuttavia, non si può negare che la compagine etnea presenti tre “evidenze”: il regista e i due esterni d’attacco, tre giocatori di tecnica superiore alla media. Lodi, nel ruolo alla Pirlo, si è sicuramente segnalato come il migliore proprio dietro l’originale juventino, e non ci piove. Anche oggi, ha sovrastato De Rossi (assai deludente), disegnato calcio, segnato su rigore e fornito l’assist vincente. Il “pitu” Barrientos ha entusiasmato con la sua tecnica e i suoi assist, procurandosi il rigore. Il “papu” Gomez è stato semplicemente il migliore in campo, una maledizione per Taddei, fra accelerazioni, dribbling, tunnel e conclusioni. Montella ha detto a fine partita che uno dei due esterni a fine stagione andrà via. Effettivamente meritano grandi palcoscenici entrambi, ma sostituirne uno non sarà semplice. Ci vorrebbe il Mouche della situazione. Io sono convinto che il Catania, qualora avesse avuto una punta da 15 gol, sarebbe andato certamente in Europa League. Eppure, non posso dare torto a Montella quando dice che Bergessio è fondamentale per il suo gioco. Però, dobbiamo metterci d’accordo: il “lavandina” centravanti non garantisce la doppia cifra, basta per fare un ulteriore salto di qualità? Ai posteri l’ardua sentenza. Per adesso, godiamoci gare belle come questa, non l’unica quest’anno. I tifosi giallorossi, alla fine, non hanno potuto fare a meno di dare il giusto tributo all’Aeroplanino Montella, un ex forse mai così rimpianto. Senza alcun dubbio, ha dimostrato di non avere niente da invidiare al “profeta” similbarcellonista Luis Enrique.

Chiudere in bellezza
Domenica prossima chiuderemo con l’Udinese. Gara difficile, contro un team presumibilmente in lotta per la Champions League, pieno di ottimi giocatori, Di Natale in testa. Pensare di approcciare la partita con la stessa “testa” della gara con il Bologna significherebbe andare incontro al disastro. Di contro, giocare con la verve mostrata oggi a Roma, assicurerebbe ottime chance di vittoria ai “Montella Boys”. E penso che ci teniamo un po’ tutti a sforare quota 50... Mancherà Lodi, ammonito e diffidato, ed è un peccato. Ma sono sicuro che il tecnico rossazzurro saprà metter in campo la formazione giusta per concludere in bellezza una grande stagione. Let’s go, Liotru, let’s go!!!