Reggina-Catania: Paolucci nel bene e nel male

Michele Paolucci, già a segno al

Michele Paolucci, già a segno al "Granillo"... 

Focus sui pareggi calabresi tra amaranto e rossazzurri. All'interno le immagini dell'ultima 'X'

RISULTATI RICORRENTI
Se le vittorie casalinghe della Reggina sul Catania sono pochine, rispetto alle gare disputate (6 su 21 incontri), il numero dei pareggi è ancor più esiguo. Si parte dal campionato di Serie C edizione 1947-48: amaranto in vantaggio con Bercarich, al minuto 63, immediato pareggio degli etnei in virtù della rete messa a segno da Giuseppe Faita dieci minuti più tardi. Per trovare nuovamente il segno ‘X’ nelle sfide tra calabresi e siciliani bisogna attendere ben quarantaquattro anni: il 5 aprile 1992 finisce 0-0. Stesso risultato nella stagione seguente tra i calabresi di Gabriele Geretto e gli etnei di Salvo Bianchetti.

IN VETTA PER UNDICI MINUTI
Cinque ottobre 2008, il Catania di Walter Zenga attraversa lo Stretto portandosi in dote dieci punti raccolti nelle precedenti cinque giornate, frutto delle vittorie casalinghe contro Genoa, Atalanta e Chievo (tutte per 1-0) e del pareggio di Torino contro la Juventus; soltanto l’Inter, a San Siro, non aveva concesso punti ai rossazzurri. Il “Granillo” è un campo amico, anche se nell’ultima esibizione era giunta una cocente sconfitta per mano di Luca Vigiani. In quel pomeriggio di primo autunno il centrocampista fiorentino è nuovamente in campo, pronto per un bis quasi impossibile.

Il Catania parte coi favori del pronostico, ma è la Reggina a fare la partita. Dopo due minuti tocca a Franco Brienza mettere le cose in chiaro: il sinistro su punizione dell’ex rosanero si stampa con violenza sulla traversa. A metà della prima frazione inizia il duello tra Di Gennaro e Bizzarri: sfida risolta con le provvidenziali parate dell’estremo difensore argentino. Il Catania è come un pugile costretto alle corde dall’avversario, ma non molla. Pian piano, l’Elefante, tira su la proboscide, mettendo piede in area avversaria. Izco spaventa Campagnolo (futuro rossazzurro) e poco più tardi Michele Paolucci, con una sventola di sinistro da fuori area, fulmina il portiere di Rosà portando a sorpresa il Catania in vantaggio. Rete pesantissima che manda gli etnei in vetta alla classifica di Serie A.

La Reggina non ci sta e un minuto più tardi sfiora il gol dell’immediato pareggio. Sfiora, perché Albano l’argentino dice di no al neo entrato Rakic con una parata da copertina. Gli ingredienti per il successo dei ragazzi di Zenga sembrano esserci tutti. Sembrano, perché nel giro di un paio di minuti l’incantesimo si spezza: prima è Michele Paolucci a fare la ‘fritatta’, rimediando un’espulsione che lascia in inferiorità numerica i suoi compagni di squadra; poi, a nove minuti dal fischio finale di Trefoloni di Siena, Andrea Costa ribadisce in rete un pallone finito (ancora) sulla traversa, riportando sulla terra quell’Elefante finito in vetta per undici velocissimi minuti…



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