Reggina-Catania 1-1: le pagelle rossazzurre

Piscitella, esordio da titolare con gol

Piscitella, esordio da titolare con gol 

Il tridente funziona, un po’ meno la gestione del match da parte di Rigoli. Ennesima giornata-no per Drausio.

Pisseri voto 6: L’unico tiro nello specchio della porta che riceve prima del pareggio di Bangu è la velleitaria conclusione da lontano di Oggiano al 69°. Per il resto gestisce con attenzione l’ordinaria amministrazione.

Nava voto 6,5: Nel primo tempo il tandem Possenti-Porcino sulla sua corsia di pertinenza lo mette alla prova, ma non riesce a metterlo in crisi. Lui a sua volta si fa vedere spesso in avanti e fa valere il proprio fisico per conquistare anche dei corner con dei corpo a corpo a ridosso della linea di fondo. E’ sua la rimessa lunga dalla quale scaturisce il gol dello 0-1. Meno bene nella ripresa quando cala fisicamente concedendo qualche cross di troppo agli avversari.

Drausio voto 5: Nella prima frazione di gioco da l’illusione di essere di un altro pianeta, sotto il profilo dell’attenzione e della concretezza in marcatura, rispetto al match di Andria. Coralli è però un brutto cliente e al secondo fallo di troppo Perotti gli sventola in faccia il cartellino giallo. Nel secondo tempo perde il bandolo della matassa, rischiando la doppia ammonizione al 54° per un intervento in ritardo e facendosi sovrastare al 78° dal numero 9 reggino che fa da sponda per Bangu innescando in tal modo il gol dell’1-1.

Bastrini voto 6: Presente sui traversoni spesso tentati dagli esterni reggini durante il primo tempo, al termine del quale entra duro su Coralli ma viene graziato dall’arbitro. Nella ripresa salva in spaccata i pericoli derivanti da un traversone amaranto al minuto 66, mentre al 78° non riesce a chiudere su Bangu dopo l’errore di Drausio. L’unica pecca in una prestazione complessivamente sicura.

Djordjevic voto 5,5: La presenza costante di Oggiano nella sua zona di campo lo costringe a limitare le sortite offensive, durante le quali peraltro non trova la giusta intesa con Piscitella. In fase difensiva è abbastanza attento ma commette un paio di sbavature nel secondo tempo.

Biagianti voto 5,5: Fa a sportellate con De Francesco per quasi tutto il match. Ciò lo priva della necessaria lucidità nella gestione di molti palloni. Nella ripresa denota una condizione fisica non ancora perfetta, non riuscendo a ripiegare con puntualità sulle ripartenze avversarie.

Scoppa voto 5,5: E’ il regista della squadra ma finisce col fare l’interditore per far fronte all’aggressività della mediana avversaria ed anche perché ostacolato dalle condizioni del terreno di gioco. Interpreta bene il doppio ruolo ma commette un peccato veniale al 42° quando si becca un’ammonizione per aver battuto con troppa calma una punizione. Nel secondo tempo il crescente forcing degli amaranto lo fa scomparire gradualmente dai radar. Sacrificato da Rigoli nel finale di gara.
dall’85° Calil SV: Pronti-via si becca un giallo per un fallo a centrocampo su De Francesco. Per il resto nei pochi minuti a disposizione non gli arriva neanche un pallone.

Fornito voto 6: Fino al 70° gioca da interno di centrocampo senza lasciare grosse tracce, a parte alcuni duelli rusticani con Knudsen. Con l’ingresso di Di Cecco al posto di Piscitella torna a giocare nel ruolo che ricopriva a inizio carriera, quello di ala sinistra, nel quale si mette in luce provando a concludere verso la porta difesa da Sala (bello il sinistro di controbalzo al minuto numero 82).

Russotto voto 6,5: Al 28° tempo prende il tempo a De Francesco, sfrutta la rimessa lunga di Nava e confeziona un assist prelibato che Piscitella capitalizza portando in vantaggio il Catania. Cinque minuti più tardi una sua invenzione per poco non mette nuovamente il numero 14 di fronte a Sala. Scompare per larghi tratti del match salvo poi riapparire all’improvviso e sfiorare, al 52°, il gol del raddoppio con un tiro a giro da fuori area che si stampa sul palo. Nonostante sia il più pimpante del reparto d’attacco, viene richiamato da Rigoli a mezz’ora dalla fine.
dal 63° Di Grazia voto 6: Si piazza sulla destra e mette in difficoltà col proprio pressing e la propria velocità Possenti, senza riuscire però a trovare la giocata risolutiva.

Paolucci voto 6,5: Nel 4-3-3, senza Calil a fianco, ha maggiori compiti di raccordo che esegue puntualmente, venendo incontro sulla trequarti per ricevere i passaggi di Scoppa e provando a far salire la squadra quando viene servito in profondità. La sua è una partita di sacrificio, che non fa mancare fino alla fine (al 73° il suo pressing su Gianola è decisivo per la conquista di un calcio d’angolo).

Piscitella voto 6,5: All’esordio da titolare mostra un’intesa ancora da affinare coi compagni ed è innamorato del pallone al punto da somigliare un po’ al Russotto della passata stagione. Si fa però trovare al posto giusto nel momento giusto al 28°, realizzando quasi di rapina il gol del provvisorio vantaggio etneo.
dal 71° Di Cecco voto 6: Rigoli lo inserisce per aumentare la protezione in mediana in un momento della partita favorevole ai reggini. Per sua sfortuna i padroni di casa poco dopo trovano il gol del pari. Ininfluente nel confusionario finale.

All. Rigoli voto 5: Propone un 4-3-3 senza nascondere l’intenzione di provare a colpire in contropiede grazie alla velocità degli esterni. Pur subendo il superiore possesso palla della squadra di Zeman, il primo tempo sembra dargli ragione e i suoi ragazzi appaiono in grado di controllare il match. Nella ripresa però il calo fisico agevola, alla lunga, il ritorno dei padroni di casa. Due aspetti da rivedere: una condizione inferiore agli avversari, nonostante questi ultimi fossero reduci dalla partita disputata tre giorni prima ad Agrigento, e la scarsa personalità di una squadra, la sua, che non è mai riuscita ad imporre il proprio gioco ed è parsa troppo attendista durante la fase che ha preceduto il gol di Bangu nella ripresa.

REGGINA voto 7: Squadraccia di categoria, nel senso positivo del termine. Alcuni concetti di gioco (sovrapposizioni dei terzini e percussioni delle mezzali) sembrano quasi “copiati” dal padre del tecnico amaranto, ma la caratteristica principale è rappresentata dal carattere e dall’aggressività che Coralli e compagni mantengono dal 1° al 94°.

Arbitro Perotti voto 6: Qualche svista non troppo rilevante (al 54° non se la sente di estrarre il secondo giallo a Drausio, all’88° non fischia un fallo netto subito da Paolucci) nell’arco di un match diretto senza grossi problemi.