RapiSarno

 

Max Licari sul successo contro il Sant'Agata. "Treno" Rapisarda-Sarno, bene Jefferson. Ottima gara degli ospiti.

Successo sofferto, ma fondamentale...

Innanzitutto, i complimenti al Sant'Agata. Mister Vanzetto, ex rossazzurro, aveva assicurato in settimana che sarebbe venuto a giocarsi la partita: promessa mantenuta. Grande match dei tirrenici, mai rinunciatari e sempre propositivi, in grado di produrre almeno quattro palle gol nitide e, soprattutto, di mantenere viva la sfida fino all'ultimo minuto. Mai nessuno, finora, era riuscito a tanto, con questa disinvoltura e questa cifra di gioco. Onore a Calafiore e compagni, dunque.

Detto ciò, il Catania ha ancora una volta confermato di poter disporre di un organico di altra categoria, capace di risolvere eventuali problemi, anche nei frangenti in cui magari non tutto funziona a dovere. La nona vittoria consecutiva consente, pertanto, ai rossazzurri di allungare "pesantemente" in classifica, a più otto lunghezze rispetto al Lamezia, sconfitto di misura nell'infuocato derby di San Luca, compagine comunque mostratasi assai ostica anche alle falde dell'Etna. A fine ottobre, il campionato sembrerebbe quasi ipotecato, ma guai a sedersi sugli allori.

Fa bene Ferraro a gettare acqua sul fuoco nelle interviste pre e postgara, consapevole delle insidie di una smodata euforia generata dal "caldo" ambiente creatosi intorno al progetto del Presidente Pelligra, presente allo stadio e chiaramente entusiasta dell'accoglienza riservatagli dai 15.000 cuori "macca Liotru" pronti a osannarlo dagli spalti.

Il "treno" Rapisarda-Sarno sfreccia ancora...

Mister Ferraro conferma, ancora una volta, il 4-3-3 tipo delle ultime settimane, da contrapporre all'agile 3-4-3 di Vanzetto. Fin dal primo minuto, contro il centrocampo composto da Morleo, Scolaro, Calafiore e D'Aleo, la mediana etnea, un po' troppo compassata in Lodi e Rizzo, va in una certa difficoltà, permettendo qualche imbucata di troppo a favore dei pericolosi Vitale, Cicerello e Bonfiglio.

Certo, poi hai il Sarno e il Rapisarda imprendibili di questi tempi e, nel giro di una mezzoretta o poco più, confezioni due "perle" che ti consentono di andare al riposo sul doppio vantaggio, ma questa è la reale forza del Catania. Stupenda la segnatura del laterale basso ex triestino (terza stagionale), rapido al 18' a scagliare un gran tiro sotto la traversa di Curtosi, così come preziosa quella del diciottenne Vitale (anche lui al terzo sigillo), bravo al 35' ad appoggiare di testa in rete una spizzata di Sarao su altro bel cross dello stesso Rapisarda.

Ma gli ospiti avrebbero meritato di chiudere i primi 45' con qualcosina di più in saccoccia, considerata l'ottima occasione fallita da Bonfiglio al 25', a porta vuota, dopo un'uscita azzardata di Bethers. Nella ripresa, il copione non cambia, grazie alla verve del Sant'Agata, bravo a continuare a proporre il proprio gioco senza abbattersi per il punteggio penalizzante. L'avvisaglia è palese al 48', quando il Vitale tirrenico si ritrova tutto solo davanti a un Bethers in spericolata uscita fuori area (errore di Lorenzini), ma mette clamorosamente a lato. È l'anticamera del gol ospite. Al 53', Scolaro, in piena area, approfitta di un corto rinvio di Rapisarda, beffando di punta Bethers e dimezzando le distanze. Ferraro corre ai ripari sostituendo subito Sarao con Jefferson e, poi (60'), togliendo gli stanchi Lodi e Sarno per il recuperato Palermo e Russotto.

Il Catania si desta e pone subito sotto assedio il Sant'Agata, ottenendo un prezioso calcio di rigore al 72' (netto il fallo su Forchignone), che Jefferson trasforma impeccabilmente, siglando la sua quinta rete stagionale. Non basta per concludere tranquillamente il confronto, perché al 79' un imperfetto appoggio di Rizzo consente una ripartenza micidiale al subentrato Maesano, messo giù dallo stesso centrocampista rossazzurro. Rigore giusto e bella trasformazione di Bonfiglio, che garantisce agli uomini di Vanzetto un finale elettrizzante, malgrado Forchignone al minuto 84 fallisca incredibilmente, a tu per tu con Curtosi, un'occasione ghiotta. L'esplosione finale dei 15.000 del "Massimino" certifica l'immenso amore della gente catanese per la propria squadra e la grande partita dei ospiti. Un bel pomeriggio.

A Cittanova per una "stoccata" d'autore

Nella città dello stocco, i rossazzurri avranno davvero l'occasione di una "stoccata" formidabile al campionato, già indirizzato dopo queste prime nove giornate. I locali non costituiscono certo un cimento impossibile, non avendo mai vinto (4 punti per 4 pareggi, penultima posizione in classifica) e provenendo dalla sconfitta (2-1) di Vibo, ma sarà necessario porre attenzione, come la gara al cospetto del Sant'Agata insegna. Avanti tutta!!! LET'S GO, LIOTRU, LET'S GO!!!