Pulvirenti: "Dobbiamo risalire subito"

Il Presidente Pulvirenti risponde alle domande dei giornalisti

Il Presidente Pulvirenti risponde alle domande dei giornalisti 

Il Presidente Pulvirenti ha risposto alle domande dei giornalisti in occasione della presentazione della campagna abbonamenti

Intervenuto in occasione della presentazione della campagna abbonamenti per la stagione 2014/15, ha parlato il Presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in sala.

Sul passato: "L'anno scorso cosa è successo? Si sono abbracciati due fattori: gli errori e la sfortuna. Gli errori li ho fatti io ed è difficile accorgersene strada facendo. Il più grande rimpianto di questa stagione? L'errore peggiore che ho fatto è stato quello di richiamare Maran perchè si era rotto qualcosa con la tifoseria. De Canio? Non mi è stato possibile valutarlo bene: paradossalmente la media punti di De Canio è stata migliore di quella di Maran."

Sul mercato: "Daremo zero chance a chi ha espresso qualche dubbio nei confronti del Catania: gli errori si fanno ma non si ripetono. Stiamo lavorando per la costruzione di una squadra competitiva, osservando giocatori importanti e che hanno fatto la Serie B. Prima di iniziare il ritiro, l'80% della squadra sarà al completo. Calaió? Questo discorso di Calaió è risaputo: ci interessa e si chiuderà a breve. Rinaudo? Vuole restare al Catania ma lo Sporting Lisbona dà una valutazione troppo alta per una squadra di Serie B. Castro? Rimane con noi: fa parte del progetto Catania. Bergessio e Barrientos non è sicuro che partano: sono di quei giocatori che possono trovare una collocazione diversa, uno per ambizioni e l'altro perchè non si adatterebbe ad un campionato di Serie B, ma non si svende nessuno. Martinho? Siamo contenti di averlo preso, lo volevamo da tempo."

Sul futuro: "Voglio che i tifosi vadano oltre i prezzi, mi aspetto di vedere lo stadio pieno di abbonati ma mi aspetto che qualcuno non confermi data la delusione. La retrocessione comporta un periodo di stop nella programmazione di una società, Cosentino ha parlato di un percorso di tre anni che si conclude con la qualificazione in Europa: il Catania puó farlo senza dubbi. Inizieremo il campionato facendo delle scelte: i giocatori che non fanno parte del progetto Catania verranno convocati ma non si alleneranno col gruppo. Amichevoli precampionato? Questa volta faremo un ritiro, non una scampagnata: andremo a giocare fuori dalla Sicilia. La Serie B è più difficile e si affronta con i lavoro. I giocatori sono anche atleti: se lavorano bene riescono a fare la differenza in campo. Il prossimo anno partiremo con il favore del pronostico: questo non ci aiuta ma possiamo farcela. Il rischio è quello di impantanarsi in un campionato da cui poi non riesci più ad uscire: è per questo che dobbiamo risalire subito."

Sulla figura di Pablo Cosentino come Amministratore Delegato: "Questa società ha pagato un debito morale altissimo nei confronti di qualche dirigente e allenatore che aveva fatto benissimo nella stagione dell'ottavo posto. Sono molto contento del lavoro di Pablo."

Sul mister, Maurizio Pellegrino: "Conoscevamo la figura di Maurizio perchè lavora con noi da tanti anni e lo abbiamo chiamato perché volevamo provare a salvarci. E’ l'uomo giusto e l'ha dimostrato nelle ultime sei giornate. Siamo retrocessi ma la base è rimasta solida e non si è sfaldata. Gli abbiamo affiancato il professore Ventrone, preparatore importante: farà bene."

Chiarisce, poi, la questione relativa al terreno di gioco, in parte “distrutto” in occasione del concerto di Ligabue: "Stamattina hanno finito di ricostruire la parte d'erba distrutta ma andrebbe rifatto tutto il terreno di gioco. Lo stadio nuovo? Dobbiamo presentare un progetto al comune anche se non si respira un buon clima tra le due parti. Speriamo di poter giocare il primo turno di Coppa Italia al Massimino, per ora non si sa perché ripeto: andrebbe rifatto tutto il terreno di gioco."