Pro Vercelli-Catania 3-2: le pagelle rossazzurre

Pellegrino, c'è tanto da rivedere...

Pellegrino, c'è tanto da rivedere... 

Le votazioni riportate dai rossazzurri nella negativa prestazione di Vercelli. Da rivedere le idee di Pellegrino.

Frison voto 5: Disimpegnato nel primo tempo, si fa sorprendere per due volte su calcio piazzato nella ripresa. Ronaldo dimostra di essere un gran cecchino, ma nella seconda occasione il portiere ex Vicenza becca gol sul suo palo.

Peruzzi voto 5: Belloni non gli crea grosse difficoltà ed entra in crisi solo quando i compagni non gli garantiscono l’adeguato raddoppio. Ma in fase offensiva è pressoché assente.

Sauro voto 5,5: La sua espulsione azzoppa definitivamente un Catania già claudicante, ma nella circostanza non aveva altra scelta. Fino a quel momento aveva controllato l’area con sufficiente sicurezza.

Spolli voto 5: Marchi è un brutto cliente e lui riesce a limitarlo per quasi tutto il match. Purtroppo lo perde in occasione dell’1-1 dei piemontesi, e da lì il match svolta in negativo per i rossazzurri. Nel finale, senza centrali al suo fianco, si lancia inspiegabilmente in avanti lasciando esposta a pericolosi contropiedi la propria retroguardia.

Monzon voto 4,5: In fase offensiva è a tratti più propositivo dei suoi stessi compagni che giocano sulla trequarti, e confeziona insieme a Martinho una gran bella combinazione per il gol del provvisorio 0-1. Ma continua a sconoscere la fase difensiva, e per un terzino che gioca in un campionato “randellate e contropiedi” come quello di Serie B, è un limite insostenibile, come l’ostinazione che mostra quando porta palla e non serve i compagni in zone del campo poco adatte alle azioni personali.

Rinaudo voto 8: Al pari di molti compagni di squadra, è fuori categoria, in senso buono. Ma più di tutti i compagni di squadra messi insieme, si cala nella parte, interpretando il campionato di Serie B per quello che è realmente: una tostissima battaglia. Viaggia a velocità doppia rispetto a compagni e avversari, più volte prova incursioni personali ma arriva troppo stremato davanti la porta. Non disdegna neanche lunghi lanci quasi sempre precisi. E’ il perno indiscusso attorno a cui si dovrà lavorare per far girare la squadra.

Calello voto 5: In questa squadra è destinato a giocare davanti alla difesa, e oggi non è parso adatto al ruolo: troppo leggero nei contrasti, e poco coraggioso nelle verticalizzazioni. Ha a lato un maestro come Rinaudo, la speranza è che impari in fretta. Ma nel frattempo Chrapek e Almiron gli stanno nettamente davanti nelle gerarchie.

->Garufi SV: Entra nell’infuocato finale, e in pratica tocca due palloni. Troppo poco per giudicare.

Martinho voto 7: Come Rinaudo, ha qualità da categoria superiore e mentalità adatta al contesto. Sfrutta le proprie qualità tecniche per guadagnare punizioni, far ammonire avversari, costruire e finalizzare palle gol, conquistare rigori. Dimentica però di dare manforte al reparto arretrato, lasciando troppo spesso da solo Peruzzi, e nel finale tira i remi in barca.

Rosina voto 7,5: Per lui vale lo stesso discorso fatto per Rinaudo. Alessandro è l’unico titolare reduce da un campionato di Serie B e sa cosa significa. Sprizza qualità da tutti i pori ma non tira indietro la gamba quando serve, recuperando spesso il pallone a centrocampo, zona dalla quale Pellegrino intende farlo partire. E’ il secondo uomo chiave della squadra, ma dovrebbe giocare più avanti per poter incidere maggiormente in zona gol.

Castro voto 4: L’unica cosa che riesce a fare bene è eludere la marcatura avversaria spalle alla porta e appoggiare all’uomo che si avvicina o si inserisce da dietro. Un po’ troppo poco per un giocatore considerato “fuori categoria”. Intesa coi compagni decisamente da affinare, pericolosità in area avversaria finora illustre sconosciuta.

->Marcelinho SV: In 20’ non riesce a incidere, ma resta ingiudicabile.

Çani voto 4: Ha come unico merito quello di provocare l’espulsione di Cosenza. Per il resto è un corpo estraneo, e d’altronde non ha le caratteristiche idonee per giocare da centravanti in questo Catania, che punta sul palleggio, sugli uno-due, sulle triangolazioni che sulla trequarti dovrebbero coinvolgere anche la punta, come mostrato da Calaiò contro il Lanciano. Stupisce quindi che la società l’abbia ufficialmente investito del ruolo di vice-Calaiò.

->Leto SV: Nei pochi minuti in campo commette leggerezze eccessive (inutili falli in attacco, mancati rientri dai fuorigioco) per le aspettative che l’ambiente nutre su di lui in un campionato come quello di B. Ma va “testato” dal primo minuto.

All. Pellegrino voto 4: La partita col Lanciano doveva servire ampiamente da lezione, ma così non è stato. Con la Pro Vercelli arriva dunque la prima sentenza semi-definitiva di questa stagione: il Catania ha un reparto offensivo potenzialmente devastante per la Serie B, ma al momento non dispone di un pacchetto difensivo (difesa + mediani) in grado di reggerne il peso. E d’altronde sia Lanciano che Pro Vercelli hanno dimostrato che in Serie B si conquistano più punti con la grinta e il sudore che non con lo champagne. Il progetto tecnico-tattico è comunque interessante, ma pare già evidente che non possa essere più riproposto finché la difesa non verrà registrata e non si recupereranno fisicamente al 100% sia alcuni degli attuali titolari (come Peruzzi) che altri tra gli indisponibili di giornata (Gyomber, Rolin, Almiron).

Arbitro Nasca voto 5: Le immagini non aiutano sul “caso” Cosenza, ma in tale occasione Nasca è stato coadiuvato dal IV uomo Chiffi. Nel primo tempo gestisce bene sia i cartellini che gli umori della partita. Nella ripresa gli sfugge invece il controllo: il secondo giallo a Sauro è giusto, ma nella circostanza Nasca omette di fischiare qualche frazione di secondo prima una trattenuta di Scavone a Spolli che avrebbe “salvato” il n°15 etneo. Nel finale genera ulteriore confusione fischiando falli poco limpidi.

Pro Vercelli:
Meritano un 8 sia il tecnico Scazzola che non cambia l’assetto e l’attitudine grintosa e offensiva della squadra in 10 contro 11, riuscendo a ribaltare il match e ripristinare la parità numerica, che il centrocampista Ronaldo, degno di cotanto nome sui calci di punizione. 7 per la coppia Di Roberto-Marchi che crea non pochi grattacapi all’asse Spolli-Monzon. 6,5 a Belloni che è fortunato ma allo stesso tempo bravo in un primo momento nel ritrovarsi senza marcature per servire un delizioso cross a Marchi, e successivamente a spedire in rete il pallone calciato sulla traversa da Ronaldo. Stesso voto per capitan Scaglia, battagliero e incisivo per tutta la durata del match. Peggiore tra i vercellesi indubbiamente Cosenza, voto 4, che aveva complicato la gara dei suoi facendosi cacciare fuori dopo solo 30’.