Sarà rimasto soddisfatto mister Pulvirenti, a fine gara contro il Vicenza, della prova dei suoi: atteggiamento, intensità e qualità, tutti elementi del gioco su cui ha sempre molto insistito, in special modo quando ne ha ravvisato la scarsa applicazione soprattutto nelle prime frazioni di gioco, forse il tallone d'achille della squadra. E non era facile ricostruire nella mente dei ragazzi la voglia, la consapevolezza, le motivazioni dopo una sconfitta talmente bugiarda come quella patita per mano della fortissima Roma 15 giorni fa, ma evidentemente Pulvirenti ha ben tracciato la strada perchè i ragazzi potessero fare bene fin dai primi istanti di gioco, interpretando la gara di Vicenza con piglio ed autorità. Certo non bisogna dimenticare di migliorare sempre, il mister lo avrà ripetuto a tutti già all'indomani della vittoria, ma complessivamente la squadra ne è uscita a pieni voti.

Già la squadra, perchè se da un lato è stato il catanese Andrea Di Grazia il protagonista della partita grazie ad una doppietta che lo ha proiettato ai vertici della classifica marcatori del girone, dall'altro tutti i giocatori hanno partecipato alle continue azioni offensive culminate - oltre ai 2 gol - in 5 "legni", con i due pali colpiti da Rossetti e Gallo ed una traversa di Berezny nel primo tempo, un altro palo dello stesso Di Grazia e la traversa di Parisi nel secondo. Inoltre come già accaduto in passato, il penalty trasformato da Di Grazia è stato originato da un fallo in area sulla punta Bortolussi.

Domenica alle 11 dunque il Catania giocherà in posticipo per la quinta di campionato affrontando a Torre del Grifo il Crotone, ambendo alla conquista del quarto successo, la quinta vittoria stagionale considerando anche l'affermazione nel primo turno eliminatorio in TIM Cup. I giocatori dovrebbero essere tutti disponibili, probabilmente anche Andrea Di Grazia, convocato per la prima volta nella squadra maggiore per la trasferta di Frosinone, potrebbe poi domenica essere aggregato ai compagni e giocare nel suo ruolo. Inoltre, risolte le lungaggini burocratiche, potrebbero già maturare - al più tardi dopo la pausa, nella prossima trasferta di Livorno fra 15 giorni - le convocazioni di altri giovani da tempo inseriti in organico.