Primavera, Lazio-Catania 3-0: un "fatale" quarto d'ora

Grande partita di Mattia Rossetti, due volte a un passo dal gol

Grande partita di Mattia Rossetti, due volte a un passo dal gol 

L'espulsione di Parisi muta il corso dell'incontro fino a quel momento ben giocato dai rossazzurri

Lazio-Catania 3-0, ma non deve indurre in errore questa seconda sconfitta (la prima fuori casa) in campionato dei rossazzurri, che - per di più in inferiorita numerica per l'espulsione di Parisi - non meritavano certo una sconfitta tanto eccessiva vista la gara assolutamente in equilibrio fino a quindici minuti dalla fine. Il Catania manda in campo tutti i ragazzi già convocati in prima squadra per Avellino, Garufi, Parisi e Ramos, quest'ultimo - a sorpresa - schierato nel tridente d'attacco a sinistra. Carillo dunque ripete l'esperimento dell'out basso sinistro, e Di Maio si affianca a Berezny al centro della difesa. In attacco - altra novità - Pulvirenti rinuncia ad una vera punta centrale (Bortolussi e Compagno) preferendo la mobilità e l'estro di un folletto come Rossetti, effettivamente il migliore dei suoi, probabilmente con l'intenzione di non dare punti di riferimento ai forti centrali laziali. La Lazio oppone in attacco tre "bocche da fuoco" di spessore, quei Palombi, Tounkara ed Oikonomidis forti - da soli - di 11 delle 20 reti complessivamente messe a segno in sette gare dai biancocelesti.

Primo tempo sicuramente equilibrato, con Palombi e Tounkara molto dinamici sempre pronti a tirare, spesso fuori misura, dall'altra parte rossazzurri che si affidano a un gioco più manovrato che porta sovente sotto porta 4-5 uomini, con Rossetti (tap-in davanti al portiere, alto di poco sulla traversa) e Ramos (cross di Di Grazia dalla sinistra, ponte aereo di Rossetti e tiro sotto-misura dell'uruguaiano deviato da Guerrieri) a beneficiare delle migliori occasioni. Nella ripresa, stessa solfa, individualità delle punte laziali sempre fuori dai pali, coralità delle azioni dei rossazzuri in area avversaria, anche in inferiorità numerica (a causa del doppio giallo di Parisi, prima fallo su Oikonomidis, poi su Pace) come quella che portano Rossetti a sfiorare il gran gol dal limite dell'area che vede Guerrieri pronto al tuffo per la deviazione. Poi al 32' la rete di Tounkara, ben servito da Oikonomidis (vero protagonista del quarto d'ora finale, ormai libero dalla marcatura di Parisi) che cambia l'esito dell'incontro. Il Catania non rinuncia ad attaccare, schierando un coraggioso 4-2-3, dentro l'attaccante Battaglia per il difensore Di Maio, scala Gallo sull'out basso destro. Al 40' il gol-beffa del raddoppio, il solito Oikonomidis "sale" sulle spalle di Scapellato e di testa pesca Palombi all’altezza del dischetto che batte Matosevic con un colpo di testa che prima timbra l'interno della traversa e poi finisce a cavallo della linea. L'arbitro, Signora Spinelli, assegna la rete, ma resta forte il dubbio che la palla abbia interamente superato la linea di porta; ci si chiede infatti come l'arbitro abbia potuto ben vedere visto che la palla era coperta dal portiere Matosevic a terra, oltre al fatto che l'azione doveva già essere interrotta sul fallo di Oikonomidis. La gara è ormai compromessa, nessuna rilevanza può avere il rigore trasformato da Oikonomidis che chiude definitivamente i conti per la Lazio.

Lazio dunque che continua la sua marcia verso la vetta della classifica, grazie alla costanza di risultati importanti, pur scontando una partenza incerta. Quarto in classifica, il Catania - sorpassato adesso dalla stessa Lazio - può e deve rialzarsi, in fondo è ancora a stretto contatto con Bari e Lazio, da cui dista rispettivamente 3 e 2 punti. Per i rossazzurri, prossimo turno sabato 8 novembre, Bari-Catania. Mister Pulvirenti non ha dubbi: "Gara difficile da commentare, alla luce del risultato: per 70 minuti noi alla pari ed anche meglio della Lazio, poi l'espulsione di Parisi ci ha privato di un elemento bravo nell'uno contro uno proprio contro una squadra che ne ha tanti di elementi formidabili nell'uno contro uno, e la gara è cambiata, anche se abbiamo trovato comunque la forza di renderci pericolosi in inferiorità numerica sullo 0-0. Nel primo tempo siamo stati bravi nel palleggio ed abbiamo anche effettuato un paio di verticalizzazioni interessanti, la partita che andava fatta è stata fatta ed i ragazzi sono stati bravi in questo senso, a detta di tutti. Il risultato non rispecchia i contenuti della gara".

Primavera - Trofeo "Giacinto Facchetti", VIII giornata
LAZIO-CATANIA 3-0
Marcatori: st 32' Tounkara, 40' Palombi, 43' Oikonomidis su rigore

LAZIO (4-3-3): Guerrieri; Pollace (K)(7'st Manoni), Mattia, Prce, Seck; Rokavec (14'st Condemi), Pace, Murgia; Palombi (37'st Capuano), Tounkara, Oikonomidis. A disposizione: De Angelis, Antonucci, Quaglia, Germoni, Collarino, Rossi, Cotticelli. Allenatore: Inzaghi.
CATANIA (4-3-3-): Matosevic; Parisi, Berezny (42'st Cozza), Di Maio (40'st Battaglia), Carillo; Gallo (K), Sessa, Garufi; Di Grazia (17'st Scapellato), Rossetti, Ramos. A disposizione: Costanzo, Di Mauro, Di Carlo, Ostrek, Bortolussi, Compagno. Allenatore: Pulvirenti.

Arbitro: Spinelli di Terni.

Assistenti: Granci di Città di Castello e Ragnacci di Gubbio.

Ammoniti: Pollace e Tounkara (L), Di Maio, Matosevic, Parisi, Ramos, Sessa (C).
Espulso: Parisi al 15'st per somma di ammonizioni.
Recupero: 0' + 4'