Potenza-Catania 2-0: le pagelle dei rossazzurri

Davis Curiale, errore imperdonabile

Davis Curiale, errore imperdonabile  

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara del 'Viviani'

FURLAN voto 5: Prima della capitolazione sul colpo di testa di Giosa, sul quale non ha responsabilità, si fa trovare pronto sulle conclusioni di Isgrò e Murano, idem al 16’ quando smanaccia in corner la conclusione velenosa di Emerson. Gravi responsabilità in occasione del raddoppio potentino di Isgrò, sul quale si fa cogliere palesemente impreparato. Poco impegnato nella ripresa, evita il 3 a 0 chiudendo la porta sul tiro del neo entrato Viteritti.

CALAPAI voto 6: Nel primo tempo rimane bloccato sulla difensiva. Nella ripresa, complice l’atteggiamento del Potenza che si limita a contenere, si sgancia in avanti con più frequenza entrando in più azioni. Bene in fase di copertura dove rischia poco.

SILVESTRI voto 5,5: Nel corso dei 90 e più minuti di gioco cambia ben tre compagni di reparto, un record. In sofferenza nel primo tempo, così come tutto il reparto arretrato, acquista più sicurezza con l’ingresso in campo di Mbende. Che sia di buon auspicio per il futuro.

SAPORETTI voto 5: Si fa bruciare da Giosa in occasione della rete che sblocca la gara. Messo spesso in difficoltà, nella fattispecie da Isgrò, conclude la sua partita dopo 26’ minuti per infortunio.
dal 26’ESPOSITO voto s.v.: La sua partita dura una ventina di minuti scarsi, giusto il tempo di farsi superare in velocità dall’indemoniato Isgrò.
dal 46’MBENDE voto 6: All’esordio nel campionato italiano il difensore camerunense, dal fisico statuario, dimostra di saperci fare anche coi piedi. Si fa apprezzare in un paio di interventi in anticipo nonostante la condizione fisica non sia ancora la migliore. Fra le poche note liete di giornata.

PINTO voto 5: Se nelle precedenti due giornate era stato uno dei migliori, soprattutto in quel di Avellino, a Potenza l’ex Monopoli disputa una partita ampiamente deludente. Sovrastato da Isgrò in più di una circostanza, anche in occasione della rete del 2 a 0, dimostra di avere qualche lacuna di troppo in fase difensiva.

DALL’OGLIO voto 5: In campo dal primo minuto, dopo una settimana travagliata, il numero 23 rossazzurro è lontano parente del calciatore visto nelle prime due giornate. Al secondo s’immola sulla conclusione a botta sicura di Longo, evitando la capitolazione dei suoi. Dieci minuti più tardi becca un giallo, per un fallo tecnico, che ne condiziona i successivi minuti trascorsi in campo fino al cambio poco dopo la mezzora.
dal 34’ LLAMA voto 5,5: Entra bene in campo, con la voglia giusta, ma sbaglia troppi palloni in fase di appoggio. In un paio di circostanze prova il tiro in porta, con tiri da distanza siderale, dimostrando di essere fra i più propositivi dei suoi. Ci riesce a fasi alterne.

LODI voto 5.5: Tocca tanti palloni ma non trova mai l’invenzione giusta capace di cambiare l’inerzia di una gara che appare già segnata dopo i primi dieci minuti. All’80’ ci prova su punizione, ma l’attento Ioime gli dice di no.

WELBECK voto 5: Un inaspettato passo indietro rispetto alla prestazione gagliarda fornita con la Virtus. Il primo tempo del ghanese di oggi è da cancellare, sovrastato dal maggior dinamismo dei potentini. Leggermente meglio nella ripresa, ma la sua prestazione rimane insufficiente.

SARNO voto 5: Prestazione incolore anche quella fornita dal fantasista di Secondigliano. Qualche bella giocata, vedi il passaggio in profondità a Calapai al 34’ della ripresa, in mezzo al buio di una giornata da dimenticare. Lascia il campo dopo un quarto d’ora della ripresa a causa di un infortunio.
dal 58’MAZZARANI voto 5: Galleggia in mediana cercando il fraseggio (in orizzontale) coi compagni senza mai trovare la profondità. Nella mezzora passata in campo tocca tanti palloni ma senza incidere.

CURIALE voto 4: Preferito (a sorpresa) a Matteo Di Piazza, quest’ultimo sempre a segno nelle ultime tre gare col Potenza, l’attaccante italo-tedesco si ‘guadagna’ la palma del peggiore in campo. Lento e impacciato, nel primo tempo non si vede mai. Clamoroso l’errore al minuto 67’ quando da solo davanti alla porta si lascia ipnotizzare da Ioime. Errore imperdonabile.

DI MOLFETTA voto 5,5: Dei tre attaccanti schierati dal primo minuto da mister Camplone è lui quello più mobile e pericoloso. Suo, infatti, al minuto 52’, il primo vero tiro in porta degli etnei. Piccoli squilli che non gli evitano però l’insufficienza.
dal 58’CATANIA voto 10: Voto simbolico. Prima e dopo l’infortunio dimostra di essere il rossazzurro più caparbio fra quelli scesi in campo oggi pomeriggio al “Viviani”. Al 67’ è furbissimo nel rubare un pallone sanguinoso al ‘distratto’ Emerson e, allo stesso tempo, lestissimo a servire il liberissimo Curiale che spreca malamente. Nonostante zoppichi vistosamente rimane in campo, per non lasciare la squadra in dieci, e sfiora in due occasioni il gol di testa. Stoico.

CAMPLONE voto 5: Al di là della sconfitta, prima in campionato, seconda in stagione dopo quella rimediata a Venezia in Coppa Italia, quel che più preoccupa è la prestazione fornita dalla squadra, ben differente rispetto alle gare con Avellino e Virtus: squadra molle e inconcludente, soprattutto nella prima ora di gioco, con azioni sporadiche costruite nella seconda parte di gara facilitate dall’atteggiamento del Potenza votato al contenimento. Partita nata male, con ancora un gol preso su palla inattiva, e proseguita peggio con una serie di infortuni (Saporetti, Dall’Oglio, Esposito ? Sarno e Catania) che hanno influito negativamente soprattutto nella distribuzione dei cambi. Passo falso inatteso, preoccupante, che ha rievocato tante giornate grigie vissute nelle scorse stagioni. Un déjà vu di cui avremmo fatto a meno.

POTENZA voto 7: Vittoria meritatissima per i rossoblù, figlia di un primo tempo a ritmi sostenuti con rapide ripartenze soprattutto sugli esterni, nella fattispecie Isgrò (alla prima rete fra i professionisti), Longo e Coccia. Squadra quadrata, ben disposta in campo da mister Raffaele, ma tutt’altro che trascendentale.

ARBITRO PATERNA voto 6: Direzione arbitrale senza sbavature quella condotta dal fischietto di Teramo. Giusta la distribuzione dei cartellini.