Pescara-Catania, ex: una lunga tradizione che continua

Catania-Pescara, play-off 2002 decisi dal doppio ex Cicconi

Catania-Pescara, play-off 2002 decisi dal doppio ex Cicconi 

Consueto appuntamento nel mondo dei "doppi ex", attuali e passati...

La storia negli almanacchi
Il fascino dell’ex. Il fascino di nomi che, alla sola lettura, rievocano una valanga di aneddoti, un mix di rimpianti, rimorsi, dolci pensieri, emozioni sopite e pensieri che ormai rimossi. Il fascino dell’ex, passato ed attuale.

Passato: da Anania a Zoppetti
Appuntamento assai avvincente e corposo quello di questa settimana. In vista del match dell’ “Adriatico-Giovanni Cornacchia” di Pescara sono veramente tanti i “doppi ex”, sia attuali e sia passati, ad emergere dal grande almanacco dei calciatori rossazzurri di tutti i tempi. Prima di addentrarci nella strettissima attualità spazio a quei calciatori che hanno indossato entrambe le casacche nelle stagioni passate. Rigorosamente in ordine alfabetico troviamo il portiere Luca Anania, rossazzurro nella prima parte dell’attuale campionato prima della rescissione contrattuale, memorabile protagonista nel Pescara di Zeman che conquistò a sorpresa la massima serie. Il centrocampista Pasquale Apa, rossazzurro nel 2001 autore di due reti “pesanti” rispettivamente contro il Savoia (vittoria catanese per 2-1 a Torre Annunziata) e nel derby interno col Palermo. Lo sfortunato Cristian Bucchi: attaccante in rossazzurro, allenatore in biancoazzurro. Altro ex recentissimo è l’albanese Edgar Junior Çani, al Catania fino a meno di un mese fa, in Abruzzo tra il 2006 e il 2008. A seguire, i mediani Federico Caputi e Fabrizio Caracciolo; l’attaccante Andrea Carnevale; il portiere Luca Castellazzi; il centrocampista offensivoBeppe Colucci i difensori Massimo De Martis e Nicola Diliso. Ancora: gli attaccantiOsarimen Ebagua e Marco Ferrante, quest’ultimo a segno contro il Pescara nel 2-2 del 2004. I difensori Pietro Fusco e Pietro Ghedin; gli attaccanti Roberto Mandressi (anni ’80) e Desiderio Marchesi (anni ’70). L’evanescente Nicola Mariniello. L’indimenticabile Peppe Mascara: oltre 200 presenze tra A e B con la maglia del Catania, biancoazzurro nella scorsa stagione. Bortolo Mutti, attaccante rossazzurro nel 1973/74; Massimo Piloni, portiere del Pescara negli anni settanta, preparatore degli estremi difensori in rossazzurro nel periodo dei Gaucci. Il difensore Adriano Polenta; il portiere Ciro Polito: protagonista nell’ultimo successo del Catania a Pescara nel 2005/06. Altri difensori Valeriano Prestanti (anni ’70) e Fabrizio Salvatori (anni ’80). Il portiere Saul Santarelli; l’attaccante Orazio Sorbello; Vitangelo Spadavecchia, ennesimo estremo difensore. Il centrocampistaRenzo Suozzi, a Catania nel 1949/50. Infine, tris di difensori: Christian Terlizzi, Ernesto Terra (in rete con la maglia abruzzese nel 2-2 del 2004/05 e Alessandro Zoppetti.

Beppe Mascara, grande a Catania meteora a Pescara  



Altrettanto corposo ed interessante l’elenco degli allenatori. L’argentino Aldo Luigi Ammazzalorso, i poco fortunati Bruno Pace, Gigi De Canio, Marco Giampaolo e Ivo Iaconi. Capitolo a parte per Pasquale Marino: personaggio rossazzurro indimenticabile sia da calciatore (promozione in C2 nel 1994/95) che da allenatore (promozione in A nel 2005/06). Esperienza tutt’altro che indimenticabile in terra d’Abruzzo. Infine, Edy Reja e il “filosofo” Gianni Simonelli.

Gli indimenticabili: quelli del 1983 e del 2002
Nella galleria degli indimenticabili, simili a quei quadri d’autore che diventano immortali, questa settimana collochiamo due terzetti protagonisti di due promozioni in rossazzurro. Due promozioni diverse, una in A e una in B, che hanno rappresentato il lascia passare nella stretta cerchia degli indimenticabili. Si parte dagli anni 80 e dal trio composto da Giacomo Chinellato, Francesco Ciampoli e Pier Giuseppe Mosti: tre difensori che contribuirono alla promozione in massima serie del Catania di Gianni Di Marzio nella stagione 1982/83. Calciatori che prima di indossare la cassacca rossazzurra indossarono quella del Pescara.

Massimo Cicconi, doppio ex di Pescara e Catania  



Vent’anni più tardi ecco un altro trio non meno importante del precedente: il difensore Michele Zeoli, il centrocampista Claudio Bonomi e l’attaccante Massimo Cicconi. Campionato di Serie C1 2001/02, il Catania di Ciccio Graziani e Maurizio Pellegrino affronta nella doppia semifinale play-off il Pescara dell’ex Ivo Iaconi. Al termine di due gare tiratissime, concluse con una vittoria per parte (una delle quali decisa da una discussa rete di Cicconi), è il Catania a spuntarla in virtù del vantaggio acquisito dal miglior posizionamento nella regular season rispetto agli avversari. In finale l’Elefante supera indenne l’ostacolo-Taranto guadagnando la tanto sospirata promozione in cadetteria.

Presente: colonia pescarese sotto l'Etna
Se il passato è abbastanza pieno di "doppi ex" lo è anche il presente. Nel match dell'Adriatico, in programma domenica 22 febbraio 2015, gli ex saranno in 6, tutti tra le fila etnee: quattro in campo (Calaiò, Maniero, Mazzotta e Schiavi) e due in tribuna (l'infortunato Del Prete e il ds Delli Carri).

Calaiò: trampolino di lancio abruzzese
Nella lunga carriera dell’Arciere vi è anche un periodo vissuto con la casacca biancoazzurro. Esperienza importante, vissuta nel biennio 2003/05 tra la Serie C1 e la B. Settanta presenze e 28 reti con la ciliegina rappresentata dalla conquista della promozione in Serie B al termine del campionato 2002/03. In cadetteria la stagione più esaltante: 21 reti in 44 partite. Exploit da record che gli valse il “biglietto” per una grande decaduta: la chiamata del nuovo Napoli di Aurelio De Laurentis.

Riccardo Maniero, ex bomber e capitano pescarese 



Maniero: l’ex più atteso
Senza ombra di dubbio nel pomeriggio domenicale dell”Adriatico sarà proprio lui l’ex più atteso (e fischiato?) del match: Riccardo Maniero. L’atteso ritorno dell’ex capitano dopo appena una quarantina di giorni dall’addio al biancoazzurro per indossare il rossazzurro. Arrivato in Abruzzo nel 2010 Maniero non riesce ad esprimersi al meglio. Anni in chiaroscuro culminati dalla promozione in massima serie, con Zeman in panchina, a far da riserva al più esperto Sansovini. Pescara in A, Maniero ceduto in prestito alla Ternana. Dopo la parentesi poco fortunata in Umbria ecco il “prepotente” ritorno in Abruzzo, con tanto di fascia di capitano al braccio acquisita all’alba dell’attuale torneo: dal luglio 2013 fino al cessione al Catania il bomber napoletano mette a segno 51 presenze e 25 reti, 12 delle quali siglate nel girone d’andata del campionato in corso.

Delli Carri: dietro Zeman la sua mano
Cinque ex in campo, uno in tribuna. Si tratta di Daniele Delli Carri, attuale direttore sportivo degli etnei. Esperienza intensa vissuta in due vesti diverse. La prima da calciatore: 59 presenze e 2 reti nel biennio 2005/07, in Serie B. Il ritorno in Abruzzo avviene nel 2010, nelle vesti di direttore sportivo. Il punto più alto dell’esperienza da dirigente è la conquista della Serie A al termine del campionato 2011/12. Dietro al Pescara di Zeman, Verratti, Immobile ed Insigne c’è proprio la mano di Daniele Delli Carri. Le magie dell’anno della promozione, però, non hanno seguito nell’annata successiva vissuta in massima serie: persi tutti pezzi pregiati, la formazione biancoceleste, ampiamente rivoluzionata, ritorna mestamente in cadetteria.


Mazzotta, Del Prete e Schiavi: meteore d’Abruzzo
Storie recenti, recentissime quelle di Antonio Mazzotta, Lorenzo Del Prete e Raffaele Schiavi in maglia biancoazzurra. Esperienza mordi e fuggi per il terzino palermitano, in Abruzzo per pochi mesi: dal luglio 2010 al gennaio 2011 giusto il tempo di disputare 11 incontri. Compagno di Mazzotta, in quel Pescara, anche Del Prete. Storia simile: 14 presenze anche se “spalmate” nell’arco dell’intera stagione. Ancor più recente la parentesi pescarese di Schiavi: 22 presenze nel campionato cadetto 2013/14.
Lorenzo Del Prete, Daniele Delli Carri, Antonio Mazzotta, Raffaele Schiavi,