Pescara-Catania (2-1): Circo Togni!

Spettacolo circense all'Adriatico...

Spettacolo circense all'Adriatico... 

Il commento all'incredibile ed evitabilissima sconfitta rimediata dagli etnei allo stadio "Adriatico" contro un Pescara da 'oratorio'

Sconfitta da ‘fine del mondo’
“Un insulto alla mia intelligenza!” Si potrebbe sintetizzare così, con una celebre frase pronunciata da Michael Corleone nel film “Il Padrino”, la scioccante sconfitta rimediata dagli etnei di Maran allo stadio “Adriatico-Giovanni Cornacchia” di Pescara. Due a uno il risultato finale in favore degli abruzzesi al termine di una gara che visto il Catania sprecare l’impossibile. Tante le occasioni da gol sciupate dai rossazzurri al cospetto di un Pescara inguardabile e, per qualità tecnica, inadatto alla serie A e forse anche alla cadetteria. Sconfitta ingloriosa che interrompe la serie utile della formazione catanese, reduce da quattro vittorie di fila tra campionato e Coppa Italia. Brusco stop che alimenta rabbia e sconcerto: perdere si può, è chiaro, ma non in questo modo (regalo di Andujar in pieno recupero) e contro questo tipo di avversario (giocatori volenterosi ma dai piedi non proprio eccelsi). Proviamo ad analizzare la gara: pronti via mister Maran schiera a sorpresa il tridente ‘pitu-pata-papu’ lasciando in panchina Doukara; in campo anche il rientrante Spolli con il ‘buon’ Bellusci in panchina. Pur non giocando alla grande è il Catania ad avere le occasioni migliori con Gomez prima e Castro (palo clamoroso) poi. Ma proprio nel momento migliore degli etnei è il Pescara a passare in vantaggio, al minuto 23, con un rigore in movimento di Celik. Un quarto d’ora più tardi, però, un gol in fotocopia di Barrientos riporta meritatamente il risultato in parità. Nella ripresa il Catania prende in mano le redini dell’incontro col Pescara che prova a rispondere in contropiede. Partita elettrica con diverse palle da rete per parte fino all’episodio finale. Al 94’ una punizione lenta e prevedibile del brasiliano Togni (giocoliere circense) sorprende un poco attento Andujar, regalando agli abruzzesi tre punti d’oro in una corsa salvezza che rimane estremamente complicata. Catania sprecone ma ancora una volta ‘vittima’ dell’ennesima svista arbitrale: annullata la rete del possibile vantaggio etneo per un inesistente fuorigioco di Giovanni Marchese. Troppo facile però prendersela col mediocre Romeo di Verona, perché nonostante questo nuovo sgarbo da parte dei ‘fischietti’ italiani, il Catania poteva tranquillamente portare via i tre punti. Lasciamo perdere… In classifica, in attesa delle gare di domani che completeranno il diciottesimo turno, gli etnei rimangono all’ottavo posto a quota 25 dicendo ‘addio’ al sogno di migliorare il record di punti stabilito dal Catania di Pasquale Marino nel 2006/07 (29 punti). Il Pescara, invece, sale a quota 17 agganciando la Samp e scavalcando temporaneamente Palermo, Cagliari e Torino. Dopo la visione di questa partita, calcisticamente parlando, la previsione dei Maya si è concretizza: una sconfitta da ‘fine del mondo’…

Io me ne andrei, sviste arbitrali e…
“Io me ne andrei. Riproviamo un'altra volta non è detto e poi non si sa mai”. Così recita una canzone di Claudio Baglioni degli anni 70. Un nuovo errore arbitrale incide pesantemente sul risultato finale degli etnei e la voglia di abbandonare, di lasciare il mondo del calcio aumenta sempre di più, errore (orrore) dopo errore. Certo, rispetto alle catastrofiche sviste contro Inter, Juventus e Milan, quello di oggi è mediaticamente meno clamoroso, ma rimane pur sempre un torto evidente nei confronti dei rossazzurri. Io me ne andrei, perché stanco di questo genere di errori nell’era della tecnologia esasperata (la moviola in campo rimarrà un sogno irrealizzabile). Io me ne andrei, perché certe sconfitte, certi risultati sorprendenti mettono in circolo strani pensieri su di un calcio italiano sempre più 'poco credibile'. Ma alla fine, il lato dell’appassionato e di colui che crede ancora nella ‘lealtà sportiva’, al momento, prevale ancora. Quindi, riproviamo un’altra volta non è detto e poi non si sa mai…

Tour de force dopo la pausa
Per smaltire la rabbia accumulata oggi, dopo questa sconfitta evitabilissima, ecco all’orizzonte una sosta invernale quanto mai provvidenziale. Si riprenderà il 5 gennaio 2013 con l’anticipo della diciannovesima giornata, l’ultima del girone di andata. Al “Massimino” arriverà il Torino di Ventura, domani impegnato in casa contro il Chievo, nel primo del doppio impegno casalingo che attenderà gli etnei. Dopo i granata, l’attesissimo quarto di finale di Coppa Italia in programma martedì 8 gennaio allo stadio “Olimpico” contro la Lazio. Ma non finisce qui. Domenica 13 gennaio sarà il turno della Roma di Zeman calcare il manto erboso del ‘vecchio’ Cibali, per una gara che si preannuncia assai spettacolare. Torino, Lazio e Roma in una sola settimana: un avvio frenetico per smaltire al meglio cenoni, panettoni e, soprattutto, l’indigesta sconfitta di oggi. Buone feste e forza Catania, sempre!