Peppe Scuto a CCCOM: "Spero tante ragazzine arrivino in alto, ma con il Catania"

Il tecnico Peppe Scuto nel corso dell'intervista sul campo di Nesima (foto Daniele Sicilia)

Il tecnico Peppe Scuto nel corso dell'intervista sul campo di Nesima (foto Daniele Sicilia) 

"È questa -ancore il tecnico Scuto- la 14^ stagione di calcio femminile, ma finalmente siamo a Catania"

Prima della consueta seduta di allenamento con le proprie ragazze, l'allenatore della formazione Femminile, Peppe Scuto, ha risposto alle domande sullo stato dell'arte e i programmi della propria squadra e dell'intero Dipartimento Women.

Amici di CalcioCatania.com, buonasera dal campo di Nesima. Abbiamo la fortuna di intervistare stasera il mister Peppe Scuto, l'allenatore, il tecnico che segue il dipartimento Women, così come è stato battezzato quest'anno dalla società Catania SSD. Quando parliamo di mister Scuto parliamo della "Cassazione" del calcio femminile, quantomeno in provincia di Catania, ma anche in Sicilia, anche in Italia. Perché dovete sapere che Mister Scuto conosce tutte le formazioni d'Italia praticamente a menadito. Ricordiamo anche ciò che c'è stato prima, appunto la Femminile Catania e le esperienze di selezionatore di tecnico dell'Under 15 regionale.

«È questa la 14^ stagione di calcio femminile, ma finalmente siamo a Catania. È il primo anno che siamo a Catania, in città, perché siamo stati negli ultimi due anni a Torre del Grifo. Abbiamo già girato Belpasso, Gravina, Sant'Agata Li Battiati, però, finalmente, siamo a Catania e siamo felici di essere qui».

Molte ragazze, grazie alla sua preparazione, hanno svoltato verso società e ruoli importanti, anche in A. Anche nel futsal, ad esempio, se non ricordo male...

Si, qualcuna gioca a calcio a cinque in serie A come Anita Furno, qualcun'altra convocata in rappresentativa, Filangeri a Sassuolo e Aprile alla Juventus. Ma soprattutto Marem ('Ndiongue NdR), che in questo momento si trova negli Stati Uniti. Tante altre sono in serie B come Lombardo, Manno, Coco. Speriamo che di questa nuova ondata di ragazzine terribili ce ne siano tante che possano arrivare in alto, ma con il Catania.

Questo progetto vi ha reso partecipi del grande movimento che si è sviluppato attorno alla prima squadra, poi il settore giovanile e anche il dipartimento femminile. La squadra femminile quest'anno parte dal campionato della sola prima squadra nel campionato di Eccellenza.

Si, siamo ripartiti dal basso come la prima squadra maschile, dall'eccellenza regionale. La società ha fatto intendere subito, al momento che ha ricevuto l'incarico di fare calcio a Catania, di volere anche investire nella sezione femminile. L'investimento è stato importante perché mai come quest'anno c'è uno staff completo: dal direttore Borbone, poi ci sono io, c'è Giordana Fazio, che mi collabora come Aldo Musumeci, il professore Michael Grimaldi, il preparatore dei portieri Alberto Morabito e abbiamo Alessia Fisicaro, fisioterapista, tutti i giorni qui con noi. Un gruppo e uno staff completo come mai si era visto nel calcio femminile, almeno qui in Sicilia, poi al Nord, sono un pochino più avanti, ma piano piano arriveremo anche a quel livello.

Ma pur sempre di ragazze parliamo. Perché se oggi pensiamo che la più "grande" è una 99...

Si, Alessandra (Mussumeci, NdR) è una '99, la nostra, diciamo, fuori quota. Poi andiamo dalla 2000 Desireè Suriano, che è rientrata, al nostro capitano Luana (Pietrini, NdR) che è una 2001, fino alle 2008, che domenica scorsa erano tutte e tre in campo.


Ragazze di cui una una aveva fatto 14 anni appena due giorni prima della gara. Addirittura ha segnato una doppietta!

Sì, Vittoria (Musumeci, NdR) è uno degli ultimi talenti che stiamo crescendo: confidiamo che farà molto bene sia in questa stagione che nel futuro.

Io mi ricordo ancora di una Luana Pietrini giovanissima, che era considerata la mascotte della squadra: una ragazzina che all'epoca forse non aveva nemmeno 17 anni, se non ricordo male, e oggi è il capitano.

Abbiamo preso Luana che aveva 15 anni ancora da fare alla prima stagione. Ora è il capitano, certo, era la più piccola nella stagione 2016, dove avevamo sempre fatto il campionato regionale. C'era un altro gruppo, composto delle '98, '99 e 2000 con Marem, una squadra molto giovane e Luana era la piccolina del gruppo. Ora è una delle più grandi, più anziane. Nonostante la sua giovane età ha il record di presenze con il Catania.

Ma negli anni passati spesso siete stati costretti a fare un passo indietro. Il campo vi promuoveva per i risultati ottenuti, poi ovviamente le risorse mancavano e a malincuore si doveva ricominciare dal campionato precedente.

Questi sono i problemi che ci sono qui al Sud, ma non solo per il femminile, anche per il maschile. Noi, negli ultimi otto anni, quattro promozioni e quattro retrocessioni, due per fallimento della società e due per mancanza di fondi. Perché mai nessuno, diciamo, ha creduto completamente nel calcio femminile. Allora, dove siamo arrivati, abbiamo messo un punto, siamo dovuti sempre tornare indietro. E in quel momento che torni indietro è normale che perdi tanti pezzi.

Questo campionato di Eccellenza, che poi equivale alla serie D maschile, praticamente deve essere guadagnato sul campo perché, nel caso che tutti auspichiamo che la squadra maggiore maschile ritorni fra i professionisti, non c'è nessuna garanzia che avvenga altrettanto per la vostra prossima stagione.

La squadra maschile tornerà a fare i professionisti: questo è poco, ma sicuro! Per quando riguarda noi dobbiamo passare attraverso il campo, la promozione, oppure tramite la vittoria della Coppa Italia nazionale riservata alle squadre vincenti la coppa regionale, passando per una strada molto lunga. Se vincessimo attraverso il campionato potrebbe essere più semplice. Teoricamente, ma ci sono squadre, quest'anno, veramente agguerrite. E ancora noi non siamo al top, perché abbiamo tante ragazze fuori per infortunio.

Se le parlo di Vitale e Pennisi e Musumeci cosa possiamo dire? Cos'hanno in comune queste tre ragazze?

Il gioco del tennis, e tutte e tre brave: oltretutto tenniste di alto livello e promettenti, hanno deciso di fare calcio. Lo stanno facendo bene, facendo sport ad alto livello. L'impegno era tantissimo, come è nel calcio, perciò si sono trovate già preparate sotto questo punto di vista.

Qual è la fortuna di un tecnico che può allenare le ragazzine più piccole?

Il bello è che sicuramente le vedi migliorare giorno dopo giorno rispetto a una trentenne. La voglia che ha una ragazzina di assorbire il lavoro dei tecnici è eccezionale. Poi il lavoro lo vedi la domenica sul campo: non ci sarà l'esperienza, la malizia, però le vedi crescere. Questa cosa dà entusiasmo a tutto il gruppo e a tutta la società.

Tornando alla scelta per la quale si è puntato per quest'anno solo sulla prima squadra, anche ampliando il palcoscenico alle ragazze più piccole, poiché non si partecipa ai campionati giovanili Under 17 e Under 15. Però le ragazze 2009 e 2010, al pari delle 2008, vengono convocate nelle rappresentative under 15.

Per quanto riguarda la Rappresentativa Under 23 già c'è stato un raduno, molte sono state selezionate, qualcun'altra sarà vista questo giovedì. Per quel che riguarda invece la Rappresentativa Under 15, abbiamo le 2008, 2009 e 2010 che sono al lavoro col mister Osman. Parliamo di Russo, di Spina, di Musumeci, di Giuffrida e di La Porta; mentre nell'Under 23 in questo momento il tecnico sta guardando un po' tutte, perché, levando Mussumeci (1999, NdR), tutte rientrano nella fascia d'età per essere convocate. Perciò (il tecnico Maria Antonia Giammanco, NdR) le sta guardando un po' tutte, le sta allenando e poi deciderà con calma per il torneo delle Regioni che si farà nella settimana delle Palme prima di Pasqua.

Quest'anno devo dire mi sembra che, a differenza degli anni passati, il vostro organico sia veramente ampio. Non ci sono i problemi dello scorso anno in generale quando spesso siete partiti in dodici, in tredici. Capita però che qualcuna delle più anziane, fra virgolette, diciamo delle più esperte, siano in questo momento ferme ai box per motivi vari. Ma le ragazzine stanno facendo lavoro prezioso, si sta cercando di portarle a pari con le compagne più esperienti.

Il gruppo della prima squadra è formato da 25 ragazze, abbastanza numeroso per non incorrere nel problema dello scorso anno. Le più piccole, giustamente, come in tutti gli sport, cercano di mettersi in mostra e quando hanno quei minuti a disposizione li sfruttano alla grande. L'abbiamo visto ultimamente, soprattutto nelle ultime due partite, quando sono entrate e hanno fatto forse anche meglio delle cosiddette titolari.

Amici di CalcioCatania.Com, buonasera da Nesima.

Grazie a voi. Buonasera Vincenzo.