Pellegrino: "trasmettere idee e punti fermi"

Pellegrino alla sua prima conferenza da tecnico rossazzurro

Pellegrino alla sua prima conferenza da tecnico rossazzurro 

Il neo tecnico del Catania, Maurizio Pellegrino, è stato presentato oggi nella sala stampa di Torre del Grifo.

TORRE DEL GRIFO- “Sono felice per la considerazione che la società mi ha mostrato” Ha esordito così il neo tecnico del Catania, Maurizio Pellegrino, che, presentato oggi in conferenza stampa dal responsabile dell’area tecnica Giuseppe Bonanno, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala. L’allenatore, subentrato a Rolando Maran che è stato esonerato dopo la sconfitta contro il Torino, esordirà in Serie A sulla panchina degli etnei contro il Milan a San Siro.

Bonanno: “Buonasera a tutti, sono qui per presentare Maurizio Pellegrino, l’ennesimo cambio di questa stagione. Crediamo possa rappresentare un motivo per stimolare tutto il sistema, visti i numeri. Auguriamo a Maurizio le migliori fortune sportive.”

Perché in questo momento della stagione si è deciso per il cambio, è una mossa in vista della prossima stagione?

Sono domande che devono essere rivolte alla società. Sono felice per la considerazione che la società mi ha mostrato. Ho il dovere di impegnarmi affinché queste ultime sei partite vengano disputate nel miglior modo possibile. Ho la consapevolezza di una società che in questo momento difficile ha le idee chiare e che sa dove vuole arrivare. La classifica impone un silenzio significativo ma è in questi momenti che bisogna star vicino alla società.

Cosa le ha chiesto il presidente?

Qua si tratta di fare l’allenatore a 360°, di preparare le partite e di stimolare i giocatori. Sei partite sono troppe per un traghettatore. Abbiamo l’obbligo di dare delle risposte dal punto di vista professionale.

Ha già parlato con i giocatori?

Ho incontrato i giocatori ieri dentro il loro spogliatoio che da oggi è nostro. Ho trovato una squadra abbattuta che ha problemi dal punto di vista psicologico ma ho avvertito segnali positivi: bisogna trasmettere positività, e anche il cambio di allenatore può cambiare qualcosa. Questa società è solida e forte: viviamo quotidianamente pensando che se dobbiamo passare da una retrocessione, l’importante è fare altri dieci anni di Serie A.

Mister Pellegrino parla al gruppo prima di iniziare l'allenamento  


Ieri i primi allenamenti, in vista delle prossime gare ha pensato a come impostare la formazione?

Ci ho pensato molto, in questo momento ci vogliono certezze. Dobbiamo sviluppare delle idee e trasmettere punti fermi che ci permettano da qui alla fine di creare un pensiero comune.

Ha osservato la squadra dalla tribuna, impaurita e in crisi di identità dovuta dalla pancia piena dello scorso anno?

Si, i problemi quando si hanno 20 punti sono diversi. Andare ad analizzare tutto ciò che è successo dall’inizio fino ad oggi è difficile: la società analizzerà gli errori commessi a fine stagione.

Vorrei riportare alla memoria due immagini delle due scorse stagioni in Serie A: Palombo e Miccoli si scusano con i tifosi al termine della partita ancora prima che Sampdoria e Palermo fossero state retrocesse aritmeticamente in Serie B. Crede che l’atteggiamento dei giocatori del Catania che, al triplice fischio della partita contro il Torino, hanno immediatamente imboccato il tunnel degli spogliatoi sia stato corretto nei confronti dei tifosi?

In una partita che sembrava il crocevia della stagione, che si vinceva 1-0 e che poi si perde in dieci minuti, crede che i giocatori abbiano lo stato d’animo per andare dal pubblico. Il giocatore è un uomo distrutto, che ha fallito l’ennesima possibilità. Sottolineare questo aspetto non fa bene né ai tifosi né ai giocatori.

In virtù del ruolo che ha ricoperto all’interno della società, continuerà ad occuparsi delle giovanili?

Il settore giovanile è un settore su cui punto tantissimo. La società mi ha chiamato chiedendomi cosa serviva per migliorare il settore giovanile: da lì ho capito il senso di appartenenza della società, voglio che anche i giocatori arrivino ad amare i nostri colori perché questo ci fa sentire più forti.

Questa stagione passa attraverso dei cambiamenti o una continuità di gioco da sviluppare?

L’aspetto psicologico è un aspetto importante ma non c’è squadra lucida dopo una serie di sconfitte. Il morale è a pezzi: bisogna dare certezze sul campo. Chi scende in campo è idoneo sia dal punto di vista psicologico che fisico: la responsabilità sarà mia e me la prendo tutta.

 


Il Catania ha avuto nel 4-3-3 la propria forza: è questa l’idea su cui basare il lavoro?

E’ un’idea, quando si parla di moduli se ne può discutere a lungo. Se hai dei concetti tattici la squadra ha più certezze.

Questa settimana ci sono stati dei rientri: ad oggi chi è veramente disponibile tra Spolli e Castro?

La disponibilità la chiedo in base al giorno di allenamento. Se ancora qualcuno non è pronto lo rivedrò domani, io vivo quotidianamente l’allenamento.

L’inserimento di Petralia è stata una sua richiesta?

C’è una struttura tecnica che deve essere organizzata e credo che il professor Petralia sia molto importante.