Pellegrino: "Sono fiducioso di questa squadra"

Mister Pellegrino ha fiducia nei suoi ragazzi.

Mister Pellegrino ha fiducia nei suoi ragazzi. 

Ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Catania Pellegrino, in vista della trasferta contro il Milan.

TORRE DEL GRIFO- Ha lavorato molto sulla testa dei giocatori il tecnico del Catania, Maurizio Pellegrino, alla vigilia del suo esordio in Serie A sulla panchina degli etnei nella prestigiosa trasferta a “La scala del calcio” contro il Milan di Clarence Seedorf, in programma domenica sera alle 20:45.

Tremeranno un po’ le gambe domani?

Se tremano a me non è un problema. L’importante è che la squadra abbia la convinzione giusta e l’equilibrio necessario: speriamo in una prestazione viva.

Ha lavorato a diverse soluzioni ma cosa ha detto ai ragazzi?

Più di aver inciso da un punto di vista di modulo ho analizzato la predisposizione dei ragazzi a sviluppare un tipo di gioco in particolare.

Abbiamo visto i convocati: Alvarez è una scelta legata a condizioni fisiche?

La responsabilità è la mia e non ci sono motivi dietro. Tutti hanno la possibilità di essere convocati e giocare, ho ritenuto lasciarlo qui per averlo in condizioni migliori la settimana prossima.

Considerando l’indisponibilità di alcuni difensori, a destra c’è Izco adattabile al ruolo di terzino?

Le soluzioni ci sono e sono diverse. Domani deciderò in maniera definitiva. Questa partita va vista in maniera diversa: è una partita che va costruita e lavorata per tutti i 90 minuti. Chi subentrerà sarà anche più importante. Se dovessimo pensare solo al Milan perderemmo solo autostima. E’ chiaro, affrontiamo il Milan in un momento felice ma dobbiamo arrivare a questa partita con molta più convinzione nei nostri mezzi.

Testa, cuore, gambe li mettiamo?

Indipendentemente da questi elementi, tutte queste componenti sono fondamentali per disputare una gara. Questa squadra non è nelle condizioni ottimali dal punto di vista psicologico ma sono fiducioso.

La regola di avere più personalità col possesso è stata un’idea su cui ha lavorato questa settimana?

Assolutamente si: è importante tenere palla, di fronte a questo le risposte sono state immediate ed è ciò che serve in questo momento. Nelle partite fuori casa finora abbiamo fatto tanta fatica nel possesso.

Tornando all’aspetto mentale: qual è la sua sensazione dopo una settimana di lavoro?

Non avrei avuto nessun problema a dire che questa squadra non ci crede più, invece dico con grandissima convinzione che queste sei partite verranno disputate al massimo. Abbiamo parlato di professionalità e queste settimana le risposte sono state adeguate.

Qual è l’obiettivo che si dà a breve e quello che si dà in futuro?

Sotto l’aspetto societario, oggi la società è una garanzia assoluta. Abbiamo il dovere di pensare solo alla partita di domani. Io fino alla scorsa settimana facevo una cosa diversa: se dovessi sentirmi solo in maniera figurativa un allenatore sbaglierei tutto. Bisogna avere un atteggiamento costruttivo nei confronti di tutti, anche chi non entra in campo può dare tantissimo e credo che qualcosa si sia ricompattata.

Il portiere? Ha individuato uno dei due maggiormente pronto?

Si, ho pensato solo a questo. Ho visto chi fosse più pronto, poi decideremo chi far giocare.

Le chiedo anche di Leto: come l’ha trovato?

Leto è uno dei giocatori che in questa settimana ha fatto vedere tantissimo grazie alla voglia di far qualcosa in più, come tutti.

Monzon in che ruolo lo vede?

Io lo vedo come un giocatore di grandissima potenzialità: dipende dall’interpretazione che si dà al suo ruolo. Per caratteristiche è un esterno in una difesa a quattro.

Quale sarà l’aspetto da non sottovalutare domani e in cosa non dovrà sbagliare il Catania?

L’aspetto da non sottovalutare saranno le mie indicazioni che spero aiutino ad affrontare una gara proibitiva con grande convinzione.

Pensa che in questo momento la gara contro il Milan sia la più difficile da affrontare?

Il Milan è una grandissima squadra, in salute.

C’è qualcosa del Catania visto a Taranto in passato che vorrebbe vedere in questa squadra?

Si, vorrei poter vivere ogni settimana ciò che si è vissuto quel giorno.

Molti di questi ragazzi sono quelli dell’anno scorso: devono solo ricordare come si gioca a calcio?

Io vorrei rimanere sgombro da ciò che è successo in passato. Ho cercato di essere più lucido possibile e di guardare avanti.