Patern...otto!

Russotto ha appena scoccato il tiro del 4-0 ai danni di Cappa

Russotto ha appena scoccato il tiro del 4-0 ai danni di Cappa 

Max Licari sulla netta vittoria di Paternò. Ferraro impeccabile, panchina d'oro. Buon esordio di Groaz.

Il Catania vola...

Inarrestabile. Per adesso, il Catania sembra una corazzata dirompente in grado di travolgere gli avversari con relativa facilità. Certo, mai abbandonarsi all'euforia e perdere la necessaria umiltà, ma obiettivamente al momento non parrebbe conoscere ostacoli la corsa dei rossazzurri verso la promozione. Anche la gara di Paternò, al cospetto di un undici capace di rifilare quattro gol a domicilio alla quotata Vibonese, conferma questo trend, proiettando Ferraro e i suoi ragazzi verso l'ottava vittoria consecutiva e un primato in classifica indiscusso e solitario, considerato come il pur coriaceo Lamezia si attesti a cinque lunghezze di ritardo (la terza, il Real Aversa, addirittura a nove). Diciamolo subito, questa "difficoltosa" sfida di Paternò, "persa" e poi miracolosamente "ritrovata", è stata giocata praticamente in casa, davanti a spalti totalmente rossazzurri, in virtù della comunanza di colori tra locali e ospiti e della preponderanza di supporters catanesi presenti. Più di 1.500, al "Falcone e Borsellino", i cuori "macca Liotru" pronti a inneggiare alla ciurma capitanata dal presidente Pelligra (sempre in prima linea, dall'Australia, a sostenere via social network la squadra) e, al termine del match, a esultare insieme ai propri beniamini per il rotondo risultato conseguito. Un 4-0 che non ammette repliche, frutto di un dominio incontrastato (almeno cinque o sei le clamorose occasioni da rete fallite dal Catania), a fronte di un Groaz sostanzialmente inoperoso. La giovane compagine di mister Pagana ha evidentemente pagato lo scotto dell'inesperienza e, soprattutto, della pressione psicologica di dover giocare contro la favorita del torneo. Saprà certamente rifarsi, facendo tesoro di quanto "appreso" dalla partita odierna. Il Catania, di contro, vola...

La sapiente gestione di Ferraro...

Lo ripete sostanzialmente in ogni intervista postgara, il mister campano: "Sono fortunato a poter disporre di una rosa del genere"... A dire il vero, lui sta dimostrando di saperla gestire nel modo giusto. Sia i titolari di giornata sia i subentrati offrono un rendimento costante verso l'alto, rivelandosi decisivi. In rete, nel primo tempo, Sarao e Lodi (di rigore), nella ripresa Jefferson e Russotto, il quadro perfetto della perfetta gestione di un organico sontuoso per la categoria. Ferraro inizia con la formazione deputata titolare e finisce sempre con la qualità della panchina destinata a "spaccare" definitivamente la partita. Ormai, è una costante che paga, paga assai. Senza l'infortunato Bethers (in settimana si conosceranno i tempi di recupero), il tecnico etneo lancia il 2004 Groaz (non giudicabile, comunque, in relazione a questa gara) e si affida alla difesa e al centrocampo soliti, accordando fiducia in attacco, oltre ai consueti Forchignone e Sarao, all'imprescindibile Sarno di questi tempi. Fin dal primo minuto, sinceramente, la fragile struttura tattica del Paternò va in difficoltà non solo sul giro palla rossazzurro, ma anche sui lanci lunghi dalla difesa, consentendo imbucate frequenti a Sarno e Forchignone, letteralmente imprendibili per i difensori locali. Del resto, se consenti pure a Lodi e Rizzo di gestire indisturbati il pallone, le tue speranze di contrastare efficacemente l'avversario si riducono praticamente a zero. Se il giovane di scuola Sassuolo non fosse ancora un po' acerbo sotto porta, il match si sbloccherebbe prima del 29', quando Sarao (terza "perla" stagionale) spinge facilmente in rete il cross dell'indiavolato Rapisarda, nettamente il migliore in campo. Il Catania la chiude virtualmente al 37' su rigore (fallo netto sullo stesso laterale basso rossazzurro, abbonato ultimamente a procurare massime punizioni) con Lodi, impeccabile nella trasformazione. Nella ripresa, il Paternò, malgrado i cambi, non riesce a mutare il volto alla partita, mentre il Catania continua a macinare gioco e occasioni, anche grazie alle sostituzioni offensive di Ferraro (dentro Giovinco, Jefferson e Russotto). Clamorose le reti fallite da Rapisarda e Forchignone, prima che nel finale (87') Jefferson, da buona posizione, metta dentro il suo quarto sigillo e, successivamente (88') Russotto trovi lo scavetto a tu per tu con il malcapitato estremo difensore locale Cappa. Mai pericolosi i padroni di casa, in specie con gli attaccanti, sebbene oggettivamente sia difficile per chiunque, in questa categoria, oggi contrastare il Catania. Da segnalare, in ogni caso, la buona prova del centrocampista Cervilleri, elemento di buone doti tecniche.

Sant'Agata, "nomen omen"

Domenica prossima, appuntamento al "Massimino" al cospetto del buon Città di Sant'Agata, finora protagonista di un discreto campionato. Ci sarà ancora da soffrire contro una squadra che sicuramente si metterà dietro a randellare per evitare di far sviluppare gioco a Lodi e compagni. Si recupererà magari qualche altro ragazzo fondamentale per le strategie di Ferraro, ma l'importante sarà continuare su questa strada. LET'S GO, LIOTRU, LET'S GO!!!