Palmieri a CalcioCatania.com: "Vi dico chi è Michele Forchignone"

Francesco Palmieri, responsabile settore giovanile Sassuolo (foto canalesassuolo.it)

Francesco Palmieri, responsabile settore giovanile Sassuolo (foto canalesassuolo.it) 

"Un 2003 con quelle caratteristiche può sicuramente dare una grande mano al Catania, ne sono certo"

 Che il regolamento imponga l'utilizzo continuativo di 4 under durante le gare del campionato di Serie D è cosa ormai assodata e ben digerita, ma che il Catania disponesse, grazie al grande lavoro dei dirigenti preposti al mercato, di giovani di tale valore non era poi così scontato e garantito. Tra gli Under che si sono ritagliati un ruolo da titolare vi è certamente Michele Forchignone, sgusciante esterno d'attacco, scuola Sassuolo. La redazione di calciocatania.com ha raggiunto telefonicamente il Responsabile del Settore Giovanile del Sassuolo, Francesco Palmieri, che ci ha tracciato un quadro ben chiaro delle caratteristiche del ragazzo e di come sia arrivato a Catania.
 
Michele Forchignone sta entrando nelle simpatie del pubblico catanese: dopo qualche turno di attesa o di piccolo minutaggio, sta diventando addirittura un titolare della formazione, ha sgomitato per cercare il posto e c'è riuscito. Chi è Michele Forchignone per il Sassuolo? Come è nata la storia di Michele, che esce proprio dalle giovanili del Sassuolo?

«Il ragazzino è cresciuto da noi, ha fatto un percorso e poi  è andato anche fuori qualche anno perché era un po' indietro fisicamente: però ha sempre avuto delle qualità, tecnica, velocità, fantasia...poi, il ragazzino ha fatto un percorso ed è ritornato da noi, facendo i campionati negli ultimi anni. È cresciuto tanto, è stato importante, adesso decisivo: col suo modo di giocare è un trascinatore, ha tecnica, è veloce, insomma può far bene. Ero convinto che la soluzione Catania potesse essere importante per lui, ma anche per il Catania: un 2003 con quelle caratteristiche può sicuramente dare una grande mano al Catania, ne sono certo».

Come è nato questo questo contatto col Catania? Lui era già il ritiro con la vostra prima squadra o con la Primavera? Mi sembra che per la Primavera quest'anno era un fuori quota...

«Era un ragazzino che dovevamo ancora scoprire cosa dovesse fare, volevamo vedere se dovevamo darlo per giocare, poi è nata la soluzione Catania: a parte gli ottimi rapporti che ci sono con Vincenzo Grella, che è un mio caro amico, ho poi sentito Antonello (Laneri, NdR) e ci siamo accordati per mandare il ragazzo là. Secondo me, bravi anche loro nel crederci, nel volere il ragazzo: l'ha voluto il Catania e son contento di questo».

Ecco in realtà si tratta di un prestito, il piano della società del Sassuolo è quello di puntare sulla crescita, magari importante?

«Per noi era importante vedere quest'anno cosa facesse, dare la possibilità al ragazzo di dare una mano al Catania, perchè, come detto prima, c'è Antonello che è un amico, ma ancor di più con Vincenzo Grella siamo grandi amici. Antonello lo conosco, siamo amici, ma con Vincenzo mi lega un'amicizia e un affetto da lungo tempo. A Catania ci sono tanti amici, c'è Gianluca Carra in società, Orazio Russo che è stato mio compagno di squadra a Lecce. Catania è una squadra importante, una città importante, mi auguro quest'anno possa fare il salto per arrivare nei professionisti perché vedere il Catania in Serie D, secondo me, è veramente un po' un insulto al calcio, come lo è stato per le grosse squadre negli ultimi anni».

E si vede dai numeri! Michele ha una cornice di pubblico fantastica, che forse il ragazzo nemmeno poteva immaginare: tra l'altro ha già segnato anche il primo gol, chissà che quest'anno diventi anche da questo punto di vista più incisivo, come ai tempi dell'Under 17 nel Carpi ...

«Anche nell'Under 18 (rientrato al Sassuolo, NdR) ha segnato parecchi gol, in Primavera ne ha fatti meno, ma ha confezionato diversi assist: ha comunque delle caratteristiche particolari che gli consentono di farsi valere in zona gol tranquillamente».

Ha un controllo di palla eccezionale, quando scatta palla al piede la blocca, salta l'uomo, davvero abbiamo visto delle qualità eccezionali. Peraltro il link con Catania è per lei particolare: ci sono due catanesi al Sassuolo giovanili, che sono Kevin Leone e Flavio Russo ...

«Kevin lo abbiamo rilevato dalla Sampdoria, mentre Flavio l'ho preso dopo che era fallito il Catania, lo seguivo da tempo. Abbiamo portato entrambi i ragazzi qui da noi, ci fa tanto piacere avere questi ragazzini che stanno crescendo molto e parliamo di un 2004 (Flavio Russo, NdR) e un 2005».

Quest'anno avete dato tanti vostri ragazzi ai vari campionati: in prestito ad esempio Marginean e Samele, definitivamente Aurelio, Kolaj, Borgia...

«Sono tanti, tanti i nostri ragazzi cui in questi anni abbiamo dato la possibilità di fare un percorso, poi, giustamente, non possiamo tenere tutti con noi, certo devono fare la loro strada. Ce ne sono tanti in giro, tra la Serie B, Serie C e Serie D, si, tanti».

In chiusura, direttore, un messaggio per Michele ... quali sono le parole che il direttore destina a Michele?
«Continuare a farsi apprezzare, di metterci il massimo impegno, di cercare di essere sempre utile alla squadra, con la sua generosità, con la sua voglia di fare e di pensare; che sta in una grande città, in una grande squadra per cui dare il massimo, e cercare di farsi apprezzare per quello che ha fatto vedere sempre tutti gli anni da noi».