Palermo-Catania, dalle scrivanie al campo: un derby 'made in Sicily'

L'amministratore unico Nico Le Mura immortalato al centro dello staff tecnico rossazzurro 2020/21

L'amministratore unico Nico Le Mura immortalato al centro dello staff tecnico rossazzurro 2020/21 

Una fotografia dei tanti siciliani presenti nel derby di lunedì 9 novembre, con una grande assenza: i tifosi!

Questione di ore. Il “Derby di Sicilia” fra Palermo e Catania è ormai dietro l’angolo. Lunedì 9 novembre 2020, alle ore 21.00, al “Renzo Barbera” si disputerà un derby ad altissimo tasso di scilianità. In primis le due proprietà, capitanate rispettivamente dal palermitano Dario Mirri, presidente del sodalizio rosanero, e da Nico Le Mura, amministratore unico del club etneo.

Ma l’aspetto che più stimola l’occhio curioso degli storici è strettamente legato alle due panchine, occupate da altrettanti tecnici siciliani: Roberto Boscaglia da Gela da una parte, Giuseppe Raffaele da Barcellona Pozzo di Gotto dall’altra. Una circostanza, quella di due tecnici siciliani, che si era verificata in passato nel lontano 31 agosto 1969, con il catanese Carmelo Di Bella sulla panchina dei rosanero ed Egizio Rubino (nato a Bengasi ma cresciuto in Siracusa, città di origine della sua famiglia) su quella dei rossazzurri. Un derby, concluso con la vittoria dei palermitani, che fu anche il primo vissuto da Angelo Massimino come presidente del Catania. Menzione particolare per i dirigenti per Maurizio Pellegrino, siciliano di Siracusa ma catanese d'adozione, ed attuale Direttore dell'area sportiva etnea, protagonista in estate del salvataggio della matricola, insieme ai diversi imprenditori catanesi della S.I.G.I., tra i quali Gaetano Nicolosi, Nuccio La Ferlita e l'Avv. Ferraù.

Affollamento siciliano anche in campo Sul fronte rosanero ecco i palermitani D.O.C. Roberto Crivello (out per squalifica), Andrea Accardi ed Andrea Saraniti, mentre su quello rossazzurro le due promesse marca liotru Kevin Biondi ed Emanuele Pecorino, insieme a Luca Calapai di Messina e Jacopo Dall’Oglio di Milazzo, senza dimenticare il buon Mario Noce, altro catanese, lasciato fuori dalla lista campionato, e il giovanissimo Antonio Panebianco, altro catanese. In questo quadro fortemente “made in Sicily” peserà come un macigno l’assenza dei tifosi rosanero e rossazzurri, stoppati dalle restrizioni generate dall’emergenza Covid-19.