Pagelle Catania 2012/2013

 

Votazioni attribuite soltanto ai giocatori che sono scesi almeno una volta in campo nel corso della stagione.



Votazioni attribuite soltanto ai giocatori che sono scesi almeno una volta in campo nel corso della stagione tra campionato e Coppa Italia. In rigoroso ordine del numero di maglia:

Frison voto 6: paga la scelta fatta a inizio stagione da Maran, che giudica Andujar maggiormente pronto a difendere i pali rossazzurri. Quando chiamato in causa non demerita, mostra buoni sprazzi (in uscita e nelle parate "plastiche") ma anche qualche piccolo svarione, dettato probabilmente dalla mancanza di continuità nella massima serie. Da rivedere.

Potenza SV: gioca 70' in tutto il torneo. Era reduce dal grave infortunio della stagione passata, ed era pure in scadenza di contratto. Ha avuto il tempo di recuperare, adesso dovrà rilanciarsi altrove.

Spolli voto 8,5: non a caso l'unico titolare inamovibile del settore centrale della difesa. Giunto al termine di una crescita che dura ormai da tre anni, mostra una maturità da stopper di squadre di prima fascia.

Almiron voto 7: eguaglia le marcature della precedente stagione, ma rispetto ad essa patisce qualche acciacco in più che ne mina il rendimento. In sua assenza, però, il centrocampo etneo, pur guadagnando in dinamismo, risente della carenza di qualità nel possesso palla e fisicità e stacco sulle palle inattive.

Rolin voto 5,5: il difensore più pagato della storia del Catania, considerato in patria il Thiago Silva locale, arriva con grandi aspettative, che vengono deluse dallo scarso impiego riservatogli da Maran. Quando utilizzato mostra la sua miglior dote: la rapidità nell'intervento difensivo. Non dimostra però di eccellere nel confronto coi compagni di reparto, ed è protagonista di alcune amnesie difensive nei minuti finali che costano qualche punto alla squadra.

Legrottaglie voto 7: tra qualche infortunio ed alcune severe decisioni del giudice sportivo salta diverse partite, complice anche l'ascesa di Bellusci. In campo però non fa mai mancare classe ed esperienza, ed anche qualche inzuccata delle sue, grazie alle quali diventa il difensore più prolifico della storia del club.

Sciacca SV: ci auguriamo vivamente che questo ex enfant prodige "macca liotru" abbia la possibilità, che anche in questa stagione gli è stata preclusa dall'ennesimo grave infortunio, di disputare una stagione intera senza avere problemi fisici.

Bergessio voto 8,5: arriva per la prima volta in doppia cifra in Europa. Risulta determinante per la squadra anche e soprattutto per il lavoro sporco con cui mette in ambasce qualsiasi difesa. Come dimostrano le prestazioni delle punte di riserva, è anche insostituibile.

Lodi voto 8: altre 5 perle su punizione. E geometrie che, in sua assenza, mancano a tal punto da spingere Maran a cambiare modulo e passare al 4-2-3-1. Peccato per quell’assurdo gesto nei confronti di Meggiorini del Torino che gli costa 3 giornate di squalifica a Gennaio.

Marchese voto 8: estrema professionalità e dedizione alla causa. Pur essendo in scadenza di contratto e con la valigie pronte verso altri lidi, sciorina prestazioni di livello con grande continuità.

Izco voto 9: interno di centrocampo, esterno nel 3-5-2, ala destra e all’occorrenza terzino. Dove lo metti sta, e gioca alla grande, con un impegno esemplare, e con una qualità che solo qualche anno fa sembrava difficile da raggiungere per un giocatore “di sostanza” come Marianito.

Bellusci voto 6,5: il finale di stagione caratterizzato da alcuni errori (vedi il rigore causato contro la Lazio) e da troppo nervosismo (il derby la “ciliegina” in tal senso) pregiudica un’ottima stagione, in cui viene gratificato da Maran che lo preferisce spesso a Legrottaglie e soprattutto al neo arrivato Rolin. Il processo di crescita, già iniziato durante la gestione Montella, prosegue positivamente.

Morimoto voto 4: non ripaga le occasioni concesse da Maran, su tutte il derby d’andata e la gara di Coppa Italia col Cittadella. Lontano anni luce dal ragazzo che abbiamo ammirato durante la gestione Zenga, ritorna a Gennaio dal proprio mentore, a Dubai, per ritrovarsi.

Paglialunga voto 6,5: ex oggetto misterioso, sale alle luci della ribalta con un bel gol segnato alla Sampdoria, contro la quale era stato gettato nella mischia a causa delle molteplici defezioni a centrocampo. La squalifica di Lodi gli consente di giocare da titolare nella vittoriosa trasferta di Genoa. Buoni sprazzi prima di essere mandato a giocare con continuità nella Segunda Divisiòn spagnola.

Gomez voto 8: come il numero di gol realizzati, il doppio del suo precedente record. Migliora dunque in fase realizzativa, ed affina ulteriormente le proprie qualità tecniche. Paga un calo fisico, fisiologico, nell’ultima parte di stagione.

Augustyn SV: solo uno spezzone in occasione dell’ultima di campionato.

Castro voto 8: impressiona compagni ed addetti ai lavori per la facilità di inserimento nel calcio italiano. Diventa spesso decisivo quando entra a partita in corso, incide un po’ meno quando parte titolare. La tecnica di base e la duttilità tattica rappresentano il futuro, suo e del Catania.

Andujar voto 7: “riesumato” a sorpresa dopo l’addio di Lo Monaco, vince il duello con Frison e gioca da titolare tutta la stagione, che risulta essere probabilmente la migliore da quando gioca in Italia. A parte due gravi svarioni (contro l’Atalanta a inizio campionato e contro il Pescara nella gara pre-natalizia) mostra sicurezza e continuità di rendimento. Ritrovato.

Alvarez voto 7: è favorito, in parte, dall’assenza di rivali nel ruolo, grazie alla quale riesce a mantenere il posto da titolare nonostante un avvio incerto (vedi il gol di Nico Lopez nella prima di campionato e l’espulsione contro il Napoli). Appena ritrova una buona condizione, ritorna il giocatore ammirato durante la gestione Mihajlovic: un vero e proprio mastino.

Ricchiuti SV: i segni del tempo si fanno notare nei pochi spezzoni che Maran gli concede. Per la professionalità e per la qualità mostrata in campo in questi anni, e per il ruolo di leader dello spogliatoio (della fazione argentina in particolare) merita un 8 col quale lo salutiamo e ringraziamo.

Antenucci SV: forse nessuno ricorderà, ma era entrato in campo nella partita d’esordio contro la Roma. Uno fra lui, Doukara e Morimoto viene considerato di troppo nel ruolo di vice-Bergessio, e a fine agosto è Mirko ad avere più mercato e fare le valigie, destinazione Spezia.

Keko voto 6,5: al di là dell’esordio da favola che si regala in quel di Parma, dove trova anche la sua prima rete in campionato, mostra un dinamismo interessante, che avrebbe meritato qualcosa in più delle 4 apparizioni concesse. Ma quando hai davanti Barrientos, Gomez e Castro, è difficile trovare più spazio. Per non disperdere il patrimonio tecnico (ed economico) forse sarebbe opportuno mandarlo via in prestito (paradigmatica in tal senso la stagione di Martinho).

Biagianti voto 6: lodevole la forza d’animo con cui ha affrontato gli infortuni degli ultimi anni. Ritrovando pian piano una forma accettabile, non ha mai perso di vista l’obiettivo di riguadagnare, da capitano, un posto nell’11 iniziale. L’impressione però è che i mezzi tecnici a disposizione non gli consentano di essere più di un semplice rincalzo.

Barrientos voto 8: dopo un discreto inizio, piomba nell’incubo della pessima prestazione nel derby, seguita dall’ingenua espulsione nella successiva partita col Milan. Ci mette un po’ a ritrovare fiducia in sé stesso, ma nel girone di ritorno ed in particolar modo nelle ultime giornate mostra lampi di classe cristallina grazie ai quali riconquista a pieno titolo l’apprezzamento di tifosi e addetti ai lavori.

Salifu voto 6: nel girone d’andata, complici gli infortuni di Sciacca e Biagianti, viene utilizzato come prima alternativa in mediana, e si disimpegna bene, a dispetto della giovane età, in particolar modo nella vittoriosa trasferta di Siena. Il rientro del capitano rossazzurro gli nega il medesimo minutaggio nel girone di ritorno. Presumibilmente non verrà riscattato dalla società.

Cani SV: annunciato come un affare di mercato (arrivato a Gennaio a costo zero), aspetta per un mesetto l’arrivo del transfer. Dovrebbe fungere da vice-Bergessio, ma nei pochi minuti a disposizione dimostra di essere ben altro tipo di giocatore: la classica punta di peso che aspetta i cross in area di rigore per sfruttare la propria stazza. Non esattamente congeniale al gioco di Maran, insomma.

Capuano voto 6: ritrova il campo con maggiore continuità rispetto allo scorso anno, grazie anche ai problemi contrattuali di Marchese che gli consegnano il posto da titolare, per qualche giornata, durante il mese di Gennaio, prima che un ennesimo infortunio lo blocchi. Nelle prove disputate mostra i segni dell’età, ma non demerita affatto.

Doukara voto 5: forse è ingeneroso “bacchettare” un ragazzo che fino all’anno scorso giocava in Lega Pro – Seconda Divisione. Però se dobbiamo attenerci alle prestazioni fornite in campo non ha dimostrato di valere la categoria. Urge esperienza in cadetteria.

Petkovic SV: pochi scampoli nell’ultima partita di stagione, come premio simbolico per la grande stagione dei “rossazzurrini” allenati da Giovanni Pulvirenti.

Maran voto 8,5: l’exploit dell’aeroplanino Montella rappresenta un’eredità pesante. Lui la raccoglie con intelligenza, non snaturando i principali concetti tecnici già acquisiti dalla squadra, ma inserendo pian piano i suoi (col ricorso frequente al 4-2-3-1 come schema alternativo al 4-3-3). Riesce a valorizzare giocatori caduti in disgrazia come Andujar ed Alvarez, contribuisce alla definitiva consacrazione dei “pesi massimi” dell’organico etneo, lancia alla grande anche il neo-arrivato Castro. Unica pecca: le disattenzioni nei minuti finali, costate una decina di punti.

Convocazioni e panchina, ma nessuna presenza, per il terzo portiere Terracciano, e per i primavera Messina, Cabalceta, Addamo, Barisic e Aveni.