Paganese-Catania, presentazione: Pagani, altra gara della vita

Ritrovare lo spirito dei tempi migliori

Ritrovare lo spirito dei tempi migliori 

La presentazione della gara tra campani ed etnei, in programma sabato 30 aprile alle ore 17.30

Quanti tabù da sfatare...
A centottanta minuti dalla conclusione della stagione regolare ci sono ancora diversi verdetti ancora non emessi. In cima, il Benevento, è ormai prossimo alla prima storica promozione in cadetteria, con Lecce (prossimo avversario dei sanniti), Foggia, Casertana e Cosenza a giocarsi la qualificazione ai play-off promozione. In coda, a parte Lupa Castelli Romani (già retrocessa in D), Martina Franca , Ischia Isolaverde e Melfi (già sicure di disputare i play-out), è ancora tutto aperto, con cinque squadre in lotta per evitare l’ultimo scomodissimo posto che vale l’accesso agli spareggi salvezza. Dai 41 punti della Paganese (ai campani basta un punto per la matematica salvezza diretta), passando dai 38 dell’Akragas, ai 35 del terzetto composto da Catania, Monopoli e Catanzaro (in perfetto ordine secondo la classifica avulsa) rischiano tutti.

Una poltrona che ogni squadra vuole ‘accollare’ all’altro in questi ultimi centottanta minuti più recupero. E già, il recupero. Minuti fondamentali che possono cambiare le sorti di una partita ma, anche, di un intero campionato. ne sa qualcosa il Bayern Monaco nel 1999, agganciato e superato dal Manchester United di Ferguson nei minuti di recupero della finale di Champions League di Barcellona. Ne sa qualcosa il Catanzaro, sconfitto a domicilio la scorsa settimana, da una rete del giovanissimo Michele Esposito di Canosa al minuto 93. E proprio la rete del giovane difensore pugliese, alla prima segnatura nel calcio professionistico, ha rimescolato le carte in tavola, con il Catania che è passato dal possibile + 2 sulla zona play-out ad uno scomodo condominio con calabresi e pugliesi. Etnei in vantaggio nella classifica avulsa, ma, allo stesso tempo, con un calendario meno agevole rispetto al Catanzaro e, soprattutto, al Monopoli. Infatti, se i giallorossi di Calabria se la vedranno contro un’Ischia, la cui unica aspirazione è rappresentata dal raggiungimento del sedicesimo posto (‘migliore’ rispetto al diciassettesimo, in proiezione play-out), i biancoverdi di Puglia ospiteranno una Juve Stabia già in vacanza.

I rossazzurri, reduci dal vitale successo interno contro il Melfi (lucani impegnati in casa contro l’Akragas), invece, renderanno visita ad una Paganese non ancora del tutto tranquilla. Ai campani occorre un punto per formalizzare la matematica permanenza in terza serie e considerando che all’ultima giornata saranno ospiti della Casertana appare evidente che l’impegno contro gli etnei sarà massimale. Ecco perché Paganese-Catania sarà una partita vera e da vivere col fiato sospeso. Al “Marcello Torre” di Pagani, i rossazzurri di mister Moriero, oltre alle motivazioni degli azzurrostellati, dovranno far fronte anche ad una serie di insidie rappresentate dai numeri: Catania mai vittorioso in casa della Paganese (un pareggio e una sconfitta); Catania sempre sconfitto nelle gare disputate in Campania nel corso di questa stagione (2-0 a Caserta, 2-1 a Castellammare di Stabia, 2-0 ad Ischia e 1-0 a Benevento); Catania mai a punti lontano dal “Massimino” con Checco Moriero in panchina (1-0 a Martina Franca, 3-2 ad Agrigento, 3-0 a Foggia e 1-0 a Benevento); Catania mai vittorioso in trasferta nel 2016 (l’ultima affermazione in terra avversa risale alla gara di Rieti, contro la Lupa Castelli Romani, dello scorso 28 novembre). Numeri da mal di testa, ma che, come spesso capita, lasciano il tempo che trovano dinnanzi ad una prova di carattere, orgoglio e determinazione. Spirito guerriero visto soltanto all’alba di questo campionato, con quattro vittoria e due pareggi nelle prime sei giornate. A Pagani per vincere, per sfatare tutti questi tabù e per chiudere anzitempo una stagione a dir poco balorda.