Paganese-Catania 0-0: le pagelle rossazzurre

Plasmati, Calil e Castiglia: non si salva nessuno.

Plasmati, Calil e Castiglia: non si salva nessuno. 

Liverani e Bergamelli gli unici a salvarsi da una pioggia di insufficienze. Notevole il carattere dei padroni di casa.

Liverani voto 6,5: Nel primo tempo i giocatori dell’Andria ci provano a più riprese, senza riuscire ad impensierirlo. Nella ripresa si alza l’asticella della difficoltà ma è puntuale sul tiro ravvicinato di Cunzi prima e sulla sassata di Deli poi. Unica disattenzione il solito posizionamento troppo avanzato che per poco non consente a Carcione di pescare il jolly su punizione da distanza siderale, a cinque minuti dalla fine.

Pelagatti voto 4,5: Eccezion fatta per qualche spunto iniziale di Della Corte, la Paganese dalle sue parti spinge poco e niente e non ha grosse difficoltà nel controllare Cicerelli. In proiezione offensiva, tuttavia, non fornisce alcun contributo, e nel finale protesta fino a tal punto da farsi espellere e lasciare così i compagni in inferiorità numerica.

Bergamelli voto 6: Cerca di gestire la situazione in retroguardia ed appare l’unico a non perdere mai il controllo. Unica ingenuità al 79° quando dopo aver battibeccato con Cunzi si innervosisce e perde un brutto pallone nella propria metà campo (la Paganese, comunque, non ne approfitta).

Bastrini voto 4,5: Cunzi è il suo incubo. Se lo fa scappare sul filo del fuorigioco al 4° minuto e per sua fortuna il n°9 avversario spara sul fondo; lo lascia andare in slalom a inizio ripresa e Liverani ci mette una pezza. Complessivamente appare piuttosto spaesato.

Nunzella voto 4,5: Prestazione negativa. Non arriva quasi mai sul fondo (e quindi al cross), commette un erroraccio al 56° quando serve un assist a Deli che per poco non inganna Liverani da lontano, si becca poi un giallo per proteste al 61°. Al 75° l’unica (e inutile) nota positiva del suo match, e cioè l’ammonizione rimediata da Vella che lo ferma in scivolata.

Castiglia voto 4: E’ imbarazzante il modo in cui, in particolar modo nel primo tempo, i mobili trequartisti di casa riescano a trovare agevolmente spazio ed arrivare al tiro da fuori nella sua zona. Oltre a non riuscire a rompere il gioco avversario, non riesce neanche a crearlo a favore dei compagni.

Di Cecco voto 5: Nella prima frazione di gioco, in un paio di occasioni, recupera palla nella propria metà campo e guida le ripartenze che ne conseguono. Ma la sua partita è tutta lì: insieme a Castiglia sembra avere grosse difficoltà nel controllare i trequartisti avversari, e soprattutto non riesce mai a impostare e giocare in verticale.
-> Agazzi voto 6: Ha il piccolo merito di velocizzare l’azione quelle poche volte in cui il pallone arriva dalle sue parti.

Russotto voto 5,5: A conti fatti non trova la giocata risolutiva, ma è l’unico che qualche grattacapo alla retroguardia avversaria lo crea: al 6° minuto costringe Della Corte al fallo conquistando una punizione interessante; prova un tiro velleitario al 10°; effettua un discreto cross al 17°; infine, al 92°, è suo il cross basso in area di rigore che nessuno dei compagni piazzati in mezzo riesce a tramutare in gol.

Calil voto 4: Non riesce a trovare l’intesa con Plasmati, e l’unico tentativo a disposizione lo sciupa con un tiro che si spegne sul fondo al minuto numero 40. Prova a dare una mano in ripiegamento, a volte con troppa foga, come al 49° quando ferma Vella e rimedia l’ammonizione da Bichisecchi. Che giochi trequartista o prima punta resta un dato di fatto: non apporta il minimo contributo in termini di pericolosità offensiva.

Calderini voto 4: Prestazione che definire anonima è più che riduttivo. Qualche cambio di gioco per smarcare Russotto, un tiro da fuori alto sopra la traversa al 17°, e null’altro.
-> Lupoli SV: Dieci minuti di nulla cosmico.

Plasmati voto 4,5: Isolato per buona parte del primo tempo, al 42° si ritrova sui piedi la palla del possibile vantaggio, gentilmente offerta da Borsellini, ma di piatto centra il palo. Nella ripresa prosegue suo malgrado il pic-nic al “Marcello Torre” finché Moriero non lo sostituisce.
-> Bombagi voto 4: Nella ventina di minuti che Moriero gli mette a disposizione non gioca una sola palla utile ed instaura un inutile duello rusticano con Guerri che gli costa l’ammonizione.

All. Moriero voto 4: Schiera una formazione offensiva, con una punta di peso come Plasmati supportata sulla trequarti da Calil, ma non risolve l’endemico problema del fraseggio e dello scarso legame tra i reparti. Al di là dei problemi di gioco, la squadra continua a mostrare, in particolar modo in trasferta, una tenuta mentale fragilissima: segnale piuttosto negativo, in vista dei possibili playout.

PAGANESE voto 7,5: Le squalifiche impongono a Grassadonia di schierare molti giovanissimi (a partire dal portiere classe ’99 che in un paio d’occasioni rischia di combinarla grossa) e l’infortunio repentino di Caccavallo lo obbliga a puntare su un reparto d’attacco composto integralmente da giocatori rapidi ma poco fisici. Eppure i suoi ragazzi rispondono alla grande, dimostrando quel carattere e quella motivazione che invece sembrano del tutto assenti tra le fila del Catania.

Arbitro Bichisecchi voto 5,5: Qualche svista, come una punizione inesistente fischiata a favore della Paganese al 61° che fa saltare i nervi a Nunzella, o un recupero fin troppo ridotto nel secondo tempo, a fronte degli innumerevoli minuti persi dai padroni di casa. Niente di eccessivamente rilevante, comunque, all’interno di un match diretto senza grossi problemi.