Paganese-Catania 0-0: Occasione sprecata

Tommaso Silvestri, prestazione positiva al

Tommaso Silvestri, prestazione positiva al "Torre" 

Il commento sulla deludente prestazione degli etnei in terra campana

Aggancio mancato
Il titolo, in estrema sintesi, è la cartolina proveniente da Pagani. Lo zero a zero del “Marcello Torre”, nel recupero valido per la prima giornata del girone di ritorno, rappresenta una (grande) occasione sprecata per accorciare le distanze su quarto e terzo posto. In caso di vittoria, infatti, il Catania (sempre in attesa dell’evolversi del ricorso per la restituzione dei due punti…) avrebbe agganciato il Catanzaro in quarta posizione, portandosi a 5 punti dal Bari terzo. Così poteva essere, ma così non è stato. Gli etnei sprecano il “jolly” in dotazione e lo fanno al termine di una gara…non giocata. Sì, perché il Catania visto nei novantacinque minuti di Pagani – in un terreno di gioco, finalmente, in ottime condizioni – ha destato la sensazione di una squadra che non ha giocato al pieno delle proprie possibilità. Una prestazione non “da Catania”, ben diversa da quelle viste nel secondo tempo col Bari e per buona parte del primo tempo di Terni. Catania senza mordente, incapace di inquadrare lo specchio della porta azzurrostellata, imbrigliato da una Paganese in salute (lo si sapeva…) al quinto risultato utile nelle ultime sei gare. Ma al di là dei meriti dell’avversario (squadra rognosa e ben messa in campo dal tecnico Di Napoli) probabilmente quest’oggi, soprattutto nel secondo tempo, ha pesato la poca freschezza psicofisica di un gruppo arrivato alla quarta gara in dieci giorni. Un calo fisiologico, accentuatosi nel secondo tempo, che fa parte del “pacchetto” lasciato in eredità da un calendario fittissimo ed inclemente che vedrà gli etnei ancora in campo ogni tre giorni per i prossimi dieci giorni.

Il mini-turnover paga a metà
Privo di Zanchi, Martinez, Piccolo e Volpe, con Dall’Oglio out per squalifica, mister Giuseppe Raffaele ha deciso di rinunciare all’opzione “specchio” e puntando sul 3-4-3 puro con un mini-turnover. In tal senso, spazio in difesa al riesumato Claiton (il brasiliano non giocava dalla gara con la Cavese dello scorso 6 dicembre) al posto dell’affaticato Giosa e al “Tonucci da trasferta” preferito inizialmente a Sales così come accaduto nelle gare di Castellammare di Stabia e Terni; in mediana, Albertini al posto di Calapai sulla destra, con Welbeck (occorre far rifiatare anche lui, ma con chi?) e Rosaia in mezzo e Pinto sull’out mancino; tridente offensivo con Golfo, Sarao e Russotto. I risultati, come scritto nel primo paragrafo, non sono stati proprio dei migliori, con il Catania che, salvo alcune potenziali occasioni (il sinistro di Pinto al 7’, il colpo di testa di Golfo al 20’, entrambi fuori bersaglio, e l’occasione capitata sempre allo stesso numero 20 in avvio di ripresa), non è mai riuscito ad impensierire seriamente il portiere di casa. Discorso simile anche per la Paganese, vicina alla rete dopo un quarto d’ora di gara con Raffini (clamoroso l’errore dell’attaccante campano a porta vuota), ma incapace di sporcare i guantoni di un inoperoso Confente. Nella ripresa, nonostante gli innesti di Albertini e Russotto per Di Piazza e Calapai, fra il 61’ e il 75’, non è arrivata l’atteso cambio di marcia, così come spesso accade. Il progetto del probabile “assalto finale” – in verità provato ma in modo poco convincente – ha subito un drastico ridimensionamento al minuto 81, quando Denis Tonucci si è fatto cacciare dal campo per un fallo di reazione su Mattia. L’inferiorità numerica ha obbligato Raffaele a rivedere la strategia, infoltendo difesa e centrocampo con Giosa e Maldonado rispettivamente al posto di Golfo e Sarao.

Domenica a Vibo Valentia
Giusto il tempo di rifiatare e, magari, di recuperare qualche infortunato, bisogna già preparare una nuova partita. Domenica il Catania, privo degli squalificati Tonucci e Sales, ritornerà in quel “Luigi Razza” di Vibo Valentia che rievoca agli etnei quell’umiliante 5 a 0 rimediato nella scorsa stagione. Una trasferta ostica, in un campo dove il Catania non ha mai vinto, nella quale i rossazzurri incontreranno una Vibonese a secco di vittorie dallo scorso 2 dicembre (0 a 2 a Caserta) ma, tuttavia, capace di interrompere domenica scorsa a Viterbo la striscia di quattro sconfitte di fila. Alla luce del risultato odierno e del prossimo impegno del Catanzaro (al “Ceravolo” arriverà la capolista Ternana di Cristiano Lucarelli) appare fondamentale fare bottino pieno ed arrivare al derby di mercoledì prossimo nel migliore dei modi.