Novellino: 'L’atteggiamento non mi è piaciuto. Ci vuole umiltà. Dispiaciuto per i tifosi'

Mister Novellino

Mister Novellino 

Le dichiarazioni del tecnico campano al termine della sfida persa dal Catania al 'Granillo' contro la Reggina

Le parole a caldo di Walter Novellino, tecnico del Catania, alla prima sconfitta sulla panchina dell'Elefante.

«L’approccio è stato buono poi loro ci hanno superato a livello caratteriale. Marotta ha avuto una discussione con un giocatore della Reggina, ma la cosa importante da sottolineare è che l’atteggiamento non mi è piaciuto, caratterialmente pretendo di più. Un po’ di presunzione ci sta pure ma con l’umiltà si entra in tutte le case. Forse è stata colpa mia che non ho saputo trasmettere il giusto atteggiamento da assumere. I ragazzi che sono entrati hanno dato la corsa che avevo chiesto. Chiedevo di non alzarci, ma dovevo sfruttare gli spazi, purtroppo non è stato così. Questa sconfitta mi dà molto fastidio e mi dispiace soprattutto per i tifosi che sono giunti sin qui. Adesso è ora di cambiare atteggiamento, perché chiacchiere ce ne sono state abbastanza».

«La squadra è stata troppo lunga, troppa aperta, è stato concesso troppo all’avversario. Dopo la partita non parlo quasi mai ai ragazzi, lo farò martedì. Gli atteggiamenti non mi sono piaciuti, siamo professionisti e bisogna combattere fino alla fine. Gli uomini che la Reggina ha preso a gennaio si sono espressi al meglio, al contrario dei nostri. Credo che il pubblico sia sempre determinante. Abbiamo lavorato bene, siamo partiti anche bene oggi in partita, ma quando si va in campo bisogna adoperare la testa, non si vincono le partite perché ti chiami Catania».

«Biagianti aveva un dolore, ha provato ma non ce l’ha fatta. Il capitano è importante, trascina la squadra. Io credo che bisogna essere maturi, abbiamo qualità, nessuno lo mette in dubbio, però la categoria pretende un po’ più di corsa e cattiveria agonistica, ma con umiltà, perché con la presunzione non si va da nessuna parte. Oggi abbiamo pagato anche il livello di concentrazione, perché non si può prendere un rigore dopo 30 secondi dall’inizio del secondo tempo».