Napoli-Catania (2-2): Pari vulcanico!!!

Aeroplanino, profeta in patria...

Aeroplanino, profeta in patria... 

Il commento al match del "San Paolo" tra azzurri e rossazzurri. I temi "caldi": eroici: meglio il 4-3-3; appuntamento con la Storia.

Eroici
Altro 2-2, come a Firenze, come a Milano. Ma questa volta, si può parlare di rimonta eroica, ottenuta con il cuore e con i garretti, a dispetto di tutto e di tutti. Giocare contro un avversario in 12 non è facile, ma quest’anno riescono anche imprese del genere ai “Montella Boys”. Il ridicolo arbitraggio dello scarsissimo Gervasoni, anzi, esalta ancor più l’impresa di un Catania capace, sotto di due reti a metà ripresa, di pareggiare grazie alle prime prodezze stagionali di due "gregari" come Spolli e il quasi “desaparecido” Lanzafame, il quale ultimo replica sul terreno del “San Paolo” la favola di Catellani a Parma; la favola di un subentrato mai protagonista che, di colpo, si erge a protagonista assoluto. A testimonianza di una stagione felice, ovviamente. Adesso i rossazzurri (42 punti), al settimo risultato utile consecutivo (quasi record assoluto in A), si ritrovano settimi in classifica, a due lunghezze dalla Roma attestata al sesto posto, ultimo utile per accedere all’Europa League. Attenzione, come dice Montella, guai a mollare adesso, a non crederci fino in fondo. Ci siamo. Ci siamo meritatamente e balliamo. Del resto, il Catania sta dimostrando su tutti i campi, anche quelli più difficili, di aver compiuto il salto di qualità. In passato, raggiunta una determinata quota di sicuro galleggiamento, si cominciava a “sbracare” (esemplare il Catania di Zenga); ora no, niente “regali”. Lo sa la Lazio, l’ha compreso oggi il Napoli di “pianto antico” Mazzarri, uscito dal campo stralunato e quasi inebetito dall’inopinata "remuntada"etnea. Peraltro, come accennato sopra, nulla ha potuto eccepire il pur bravo tecnico napoletano, dato che Gervasoni ha, nell’ordine, negato un rigore solare a Bergessio (con eventuale acclusa espulsione del difensore di casa Aronica, in quanto chiara occasione da rete) e poi non fischiato un sospetto fuorigioco di Cavani in occasione del raddoppio azzurro (in combutta con il suo collaboratore di linea), il tutto in un mare di fischi a senso unico, con la ciliegina finale di un mancato calcio di punizione dal limite per un inequivocabile fallo d’ostruzione su Lanzafame. Si sapeva che fosse casalingo, ma fino a questo punto...

Meglio il 4-3-3
Montella èl’allenatore del momento, non ci sono dubbi. È bravo, è fortunato. Un mix perfetto. Ora come ora, tutto ciò che tocca pare diventare oro. È riuscito a rendere decisivo anche il cambio Gomez-Lanzafame, mettendo un campo un ragazzo ormai dato per disperso, trasformandolo in una specie di icona, giacché i 3.000 tifosi del Liotru che oggi hanno assiepato il settore ospiti del “San Paolo”, alla fine piangenti di gioia, mai più dimenticheranno questa giornata partenopea, uno dei punti più alti della storia catanese in Serie A. Contro il 3-5-2 di Mazzarri, l’Aeroplanino ha deciso di giocare "a specchio" per bloccare le incursioni sulle corsie laterali di Zuniga e Dossena, alternativamente aiutati da Lavezzi e Hamsik, spostando Izco a destra e posizionando il Pitu a centrocampo. Dai risultati della prima frazione, non si può dire che abbia avuto torto, dato che il Catania ha messo in difficoltà un Napoli quasi mai pericoloso in virtù dell’atteggiamento dei rossazzzurri, mai propensi a lasciare campo alle ripartenze micidiali di Lavezzi e Cavani. Un Catania che sarebbe potuto passare in vantaggio grazie al rigore negato o magari grazie a Gomez a inizio ripresa, clamorosa l’occasione fallita dal Papu. Un catania solido, dunque, ben predisposto al possesso palla, con Lodi e Almiron a dettare legge in mediana, pronti a lanciare il mobilissimo Bergessio, e con i due difensori centrali a non lasciare chance a Cavani. Un Catania, tuttavia, limitato nei suo potenziale dall’allergia al modulo mostrata (non solo oggi) da Gomez e Barrientos, non a caso fra i meno in palla. Il Papu da seconda punta rende meno, così come il Pitu da centrocampista appare troppo lezioso, tanto da perdere alcuni palloni pericolosissimi che innescano ripartenze veloci dei padroni di casa. In questi casi, se passi in vantaggio magari ti copri meglio, ma se ti azzeccano il gol della domenica, come nel caso di Dzemaili, cominci ad andare in difficoltà, tanto che poi i rossazzurri beccano ripartenze micidiali che portano al raddoppio di Cavani, sul quale evidente è l’errore tecnico di Spolli, o al palo di Pandev e altre azioni assai pericolose. Proprio l’ingresso del macedone al posto di uno spento Hamsik poteva far saltare il “banco montelliano”, dato che fra le linee spesso porta scompiglio, servendo fra l’altro a Cavani una palla solo da appoggiare in rete(clamoroso l’errore dell’uruguagio). Ma l’Aeroplanino appare infinito. Ecco materializzarsi le “invenzioni” Llama, Ricchiuti e Lanzafame, a riequilibrare in modo incredibile un match ormai perso a una ventina di minuti dal termine. In questo caso, il Catania sfrutta la propria innegabile bravura sui calci piazzati, sempre ben battuti da Lodi o Llama, e la contestuale idiosincrasia alle “palle ferme" della difesa napoletana, davvero inguardabile nel gioco aereo. Il gol di testa di Spolli (quinto stagionale proveniente dai difensori centrali, messi nel conto i quattro di Legrottaglie) su azione da corner (il centrale argentino si fa, così, perdonare, l’errore precedente) e la stoccata su mischia da due passi di Lanzafame portano il Catania in Paradiso, giustamente. Giustamente, perché il pareggio risulta ineccepibile, considerato quanto visto in campo. Ma il 4-3-3, a mio parere, è più funzionale a questa squadra. Io non avrei cambiato, posto che Gomez e Barrientos sono fondamentali per il gioco offensivo della compagine etnea. Contro il Milan, sono sicuro, si tornerà all’antico...

Appuntamento con la Storia
Già, il Milan, la capolista. Ibra, Maxi Lopez e compagnia bella. Non penso di divulgare un’eresia dicendo che, probabilmente, si tratterà del punto più alto raggiunto dal Catania nella sua storia. Si giocherà, con i rossoneri, la possibilità di un posto in Europa, nell’ambito di un match importantissimo per entrambe le formazioni. Mai era accaduto. Fra l’altro, i rossoneri giocheranno la gara a cavallo fra i due match di Champions con il Barcellona, per di più senza gli squalificati Muntari e Mesbah e l’infortunato Thiago Silva. In un “Massimino” esauritissimo, ci sarà modo di emozionarsi per i colori rossazzurri. L’importante sarà prepararsi bene e lasciare tranquilli i ragazzi, senza caricarli eccessivamente di responsabilità. Già si stanno facendo cose straordinarie, tutto ciò di buono che verrà sarà benvenuto. Prepariamoci alla Storia. Let’s go, Liotru, let’s go!!!