Napoli-Catania (2-0): Bersagliati!

Gonzalo Bergessio, serata storta

Gonzalo Bergessio, serata storta 

Il commento alla gara del "San Paolo" tra partenopei ed etnei. Altra partita condizionata dall'ennesima direzione arbitrale a dir poco discutibile.

Diluvio… di errori/orrori
Si ferma sotto la pioggia del “San Paolo” di Napoli, a tratti torrenziale, la striscia positiva del Catania di Rolando Maran. Reduci da un pareggio e tre vittorie gli etnei sono stati sconfitti per due reti a zero dagli azzurri di Walter Mazzarri al termine di una gara decisa dalle reti di Hamsik e Paolo Cannavaro (favoriti da delle evidenti disattenzioni della difesa etnea) e da alcune decisioni arbitrali a dir poco ‘discutibili’. Così come avvenuto contro le tre grandi ‘strisciate’ (al secolo Inter, Juventus e Milan) anche contro il Napoli il corso della partita è stato condizionato da una direzione di gara non proprio equa e cristallina. Un calcio di rigore non dato, una mancata espulsione a favore ‘trasformata’ in cartellino giallo e un gol annullato sul quale c’è qualche dubbio di troppo: è questa la lista degli errori (orrori) firmata dal signor Calvarese di Teramo, un ‘fischietto’ palesemente condizionato dal ruggito del “San Paolo”. Condizionato, non potrebbe esser altrimenti perché, tra i vari episodi, quello che più lascia basiti (per non dire altro) è l’inconcepibile mancata espulsione del ‘riesumato’ Grava in versione pugile sul malcapitato Gomez. Una manata in faccia, cartellino giallo. Un buffetto dietro al collo (al granata Meggiorini), un’espulsione e tre giornate di squalifica a Francesco Lodi contro il Torino. Qualcosa non torna. O forse si: la palese disparità di trattamento con la formazione rossazzurra nuovamente coinvolta nelle vesti di vittima da sacrificare all’altare delle grandi (o presunte tali) del nostro calcio. Piove sul bagnato. Piovono ancora errori sul campionato del Catania di Maran, macchiato da troppe decisioni arbitrali avverse che inevitabilmente influenzano il corso dello stesso torneo. Un Catania che, nonostante tutto, ha mantenuto testa ad un Napoli parso abbastanza teso e poco appariscente. Amara consolazione, amarissima. In attesa delle gare di domani gli etnei rimangono al settimo posto in classifica: una posizione assai prestigiosa ed ampiamente soddisfacente, con un margine sulla terz’ultima posizione altrettanto rassicurante. Il Napoli, invece, con il minimo sforzo, raccoglie tre punti d’oro che gli permettono di agguantare, temporaneamente, la Juventus capolista.

Riscatto a Bergamo
Tra sette giorni i rossazzurri saranno nuovamente impegnati in trasferta. Allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo sfida alla pericolante Atalanta dell’ex Colantuono, impegnata domani nello scontro salvezza del “Barbera” di Palermo. Tra le note positive, i rientri di Castro, la cui assenza quest’oggi si è avvertita, Alvarez e Legrottaglie, e la certezza di non ‘perdere’ altri giocatori per squalifica, così come avvenuto con una certa continuità nelle ultime giornate. Riscatto contro la Dea. Riscatto e voglia di riprendere quella marcia bruscamente interrotta al Fuorigrotta. Nel frattempo, però, per smaltire rabbia e delusione Catania si ferma per la tre giorni dedicata ai festeggiamenti alla “Santuzza”. Il modo migliore per dimenticare gli ennesimi torti della classe arbitrale. Decisamente.