Murale Massimino: lavori in corso...

Lo scorcio iniziale del Murale rossazzurro di Via Cifali

Lo scorcio iniziale del Murale rossazzurro di Via Cifali 

Piacevole chiacchierata con Emanuele Rizzo, ideatore del progetto, lungo il 'cantiere' di Via Cifali.

Prende corpo il Murale dedicato alla storia rossazzurra. Cinquanta volti, cinquanta personaggi che hanno dato al calcio catanese, immortalati dal pennello dell’artista Andrea Marusic sulle mura perimetrali dello stadio “Angelo Massimino – Cibali”, lungo il lato di Via Cifali tra la Curva Sud e la Tribuna B dello storico impianto etneo. Un progetto ambizioso, di decoro urbano, nato da un’idea di Emanuele Rizzo condivisa e sostenuta dalla redazione di Quelli del 46 (Radio Lab), dagli autori del libro Tutto il Catania minuto per minuto e dal Comitato Géza Kertész. Una galleria d’arte rossazzurra a cielo aperto da consegnare alla città. Un’opera unica in Italia (numeri alla mano si tratta del murale a tema unico più lungo dello Stivale) da custodire gelosamente e tramandare alle generazioni future, affinché conoscano attraverso e immagini le vicende dell’Elefante, dal 1929 ai giorni nostri. “Era un qualcosa che avevo visto solo nella mia mente – attacca Emanuele Rizzo – ci son voluti due anni per vedere qualcosina di davvero interessante. Soddisfatto? Quando sarà tutto finito”.



Dal 22 di maggio - giorno della conferenza stampa di presentazione – i lavori hanno avuto inizio nella prima settimana di giungo e dopo una quarantina di giorni i volti già dipinti e riconoscibili sono una decina. Si parte da Ruggero Albanese “sportivo fondamentale per la nascita e lo sviluppo del calcio a Catania” – come precisato da Rizzo – Géza Kertész, Enzo Bearzot (indimenticabile condottiero dell’Italia campione del Mondo nel 1982), capitan Nicola Fusco, con in mezzo la sagoma di Cocò Nicolosi, ovvero “il più grande goleador del calcio catanese”.

Nel secondo segmento del Murale spazio ai protagonisti del Catania anni cinquanta e sessanta, con Michele Manenti, il danese Karl Aage Hansen, il portiere Antonio Seveso, il tecnico catanese Melo Di Bella e Ignazio Marcoccio, fautori della prima epoca d’oro dell’Elefante. Andando avanti si scorgono le sagome di Beppe Vavassori, Memo Prenna, Mirko Ferretti, Todo Calvanese, Horst Szymaniak, Giancarlo Danova, Carlo Facchin, Cinesinho, Rino Rado e Luciano Limena. Lavori un po' a rilento, anche in considerazione di alcune difficoltà relative alle condizioni del muro e ai tornelli presenti. Ostacoli da superare al più presto per consegnare l'opera ai catanesi entro i tre mesi pattuiti in sede di progettazione.