Messina-Catania 2-2: le pagelle rossazzurre

Sipos e Russotto, cambi decisivi (Foto: Alfio Lombardo)

Sipos e Russotto, cambi decisivi (Foto: Alfio Lombardo) 

Ottime prove di Calapai e Sipos. Male Stancampiano, Maldonado e Piccolo. Poco da imputare a Baldini.

STANCAMPIANO voto 5: Intorno al quarto d’ora si prende un gran rischio saltando in dribblig Adorante, denotando gran sicurezza palla al piede. La stessa sicurezza che manca in un fondamentale tipico del suo ruolo, la presa, che difetta in occasione del tiro da fuori area di Damian da cui scaturisce l’iniziale vantaggio peloritano. Errore la cui gravità prescinde dal successivo presunto gioco pericoloso di Adorante. Per il resto del match non incontra particolari problemi, data la pochezza offensiva degli avversari. Non ha colpe sul 2-1: tiro angolatissimo di Marginean.

CALAPAI voto 7: A conti fatti, a parte un cross per Sipos al 54°, non incide con particolari giocate in avanti. Ma è da premiare la sua instancabile corsa su e giù per la fascia destra per tutta la partita, che rappresenta una costante spina nel fianco per i padroni di casa ed una puntuale soluzione per i compagni che orchestrano la manovra.

CLAITON voto 6: Sfiora il gol in avvio di partita con un colpo testa sugli sviluppi di un corner, respinto da Lewandowski. In difesa controlla Adorante e Balde senza particolari difficoltà

ERCOLANI voto 5,5: Pregevole assist sfornato in favore di Moro al minuto numero 24. Gioca una gara attenta in fase difensiva, sostituendo egregiamente Monteagudo, ma si perde come spesso gli capita in alcune giocate individuali: a inizio ripresa parte palla al piede involandosi nella metà campo avversaria, ma sbaglia l’appoggio e regala un pericoloso contropiede al Messina; al 78° spazza in malo modo un innocuo tiro dalla distanza, ponendo le basi per l’azione del 2-1 di Marginean.

PINTO voto 5,5: Non fa disastri, ma la sua prestazione è sotto tono e soprattutto non dà sufficiente apporto alla fase offensiva, a differenza di chi lo rimpiazza.
-> ZANCHI voto 6,5: Gioca l’ultima mezz’ora. Come accade sovente in questa stagione, mette più gamba, più corsa e più grinta rispetto a Pinto. E a ciò aggiunge il preziosissimo cross per il 2-2 di Sipos.

ROSAIA voto 6: Non è la sua partita, perché il Messina fa le barricate, tiene una linea bassa e di duelli fisici a centrocampo non se ne vedono molti. Quando il Catania, nella ripresa, passa al 4-2-4 si ritrova spesso a dover smistare il pallone, in specie dopo l’uscita di Maldonado, e nel complesso se la cava, pur senza brillare. Al 76° tenta una conclusione mancina da fuori area senza successo.

MALDONADO voto 4,5: Tanti, troppi errori in fase di impostazione, con palloni letteralmente regalati agli avversari, come quello da cui scaturisce l’azione dell’1-0, che nella bilancia pesano molto di più delle poche giocate che gli riescono, come il bel lancio per Biondi al 28°.
-> ALBERTINI voto 6,5: Ha il merito di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto nell’azione del momentaneo 1-1 e di mantenere la freddezza per ribadire in rete dopo il rimbalzo del pallone sulla traversa. Per il resto, nella mezz’oretta giocata da esterno destro alto, si vede poco. La scena, da quel lato, se la prende tutta Calapai.

GRECO voto 6: Prestazione “al ribasso” rispetto a quelle a cui ci ha abituato, ma la sua intensità si rivela comunque importante per la squadra in diverse fasi della partita. Alterna iniziative positive, come quella che al 16° lo porta a conquistare un corner, ad altre meno buone, come un cross sbilenco al 27°. Quando Baldini passa al 4-2-3-1 nel primo tempo lo sposta nel ruolo di esterno destro. Poi lo riporta in mezzo dopo la sostituzione di Maldonado e lui dove lo metti sta. Nella ripresa, evidentemente stanco, perde in freschezza e vivacità.
-> PROVENZANO SV: Per lui poco più di cinque minuti, oltre ai 6’ giocati nel recupero. Gioca una fase di gara potenzialmente “calda”, che invece si esaurisce senza grossi sussulti.

PICCOLO voto 5: Torna titolare, rimpiazzando lo squalificato Russini. Parte bene conquistando subito un corner con una giocata. Per il resto della prima frazione di gioco, però, è troppo lezioso e poco concreto. La forma precaria non lo aiuta affatto. Baldini lo sostituisce nell’intervallo.
-> SIPOS voto 7: Entrato a inizio ripresa, pur non facendo scintille, dà il contributo che ci si attende da un centravanti. Innanzitutto occupa l’area di rigore e crea grattacapi alla difesa avversaria, come al 54° quando raccoglie con un colpo di testa un cross di Calapai dalla destra. Poi ci mette lo zampino su entrambi i gol etnei. Nel primo caso sfrutta la giocata di Moro, resiste alla carica del proprio marcatore e trova una conclusione che, deviata, si stampa sulla traversa, consentendo ad Albertini il tap-in vincente. Qualche minuto dopo, a seguito del nuovo vantaggio biancoscudato, da rapinatore d’area si avvale del perfetto assist di Zanchi e anticipa l’uscita di Lewandowski, firmando il definitivo 2-2.

MORO voto 6: Decisamente al di sotto delle potenzialità che ha fatto intravedere. Addirittura clamoroso, per uno del suo calibro, il gol divorato in area al 44° del primo tempo. Ma come sempre si mette a disposizione della squadra ed è una sua magia, al minuto numero 74, ad avviare l’azione da cui scaturisce l’1-1 di Albertini.

BIONDI voto 6: Con l’utilizzo di Piccolo, si sposta sulla fascia sinistra. Gioca solo un tempo, senza brillare ma anche senza demeritare, provocando l’ammonizione di Carillo e fornendo un prezioso assist a Moro al 44°. Rimedia un giallo per un fallo su Damian e forse anche per le successive proteste. Sacrificato da Baldini nell’intervallo sull’altare del cambio modulo.
-> RUSSOTTO voto 6,5: Impatto positivo sulla partita nonostante, a conti fatti, non sforni alcuna giocata decisiva. Ma è spesso nel vivo del gioco e prova a caricarsi la squadra con le sue solite insistite iniziative individuali. Nel mezzo, anche un’ammonizione per una faida con un avversario.

All. BALDINI voto 6: Si gioca la carta Piccolo, preferendolo a Russotto, e il numero 14 lo “tradisce”. Anche Pinto continua a non convincere. Rispetto al solito Catania, la sua squadra oggi è molto più calma ed attendista, e riesce nell’impresa di farsi male da sola, concedendo il vantaggio ad un Messina inguardabile in virtù dell’harakiri di Stancampiano. Lui cerca subito la contromossa passando al 4-2-3-1 (e al 4-2-4 nella ripresa), le occasioni arrivano e alla lunga anche il gol. Ma un’altra topica difensiva costa un nuovo svantaggio, prontamente recuperato. E pochi minuti dopo, un altro regalo non sfruttato da Adorante avrebbe potuto costare caro…
L’impressione è che, al di là delle scelte individuali di cui sopra, i demeriti dell’odierna prestazione siano da ascrivere ai soliti limiti tecnici della squadra e non al suo operato, che invece si rivela utile nel raggiungimento della rimonta nella ripresa.

MESSINA voto 6: Raciti prova a replicare lo scatto matto già fatto agli etnei qualche stagione fa sulla panchina del Siracusa. Parcheggia un autobus davanti l’area di rigore, imbrigliando le iniziative di un Catania peraltro in versione “rallentata”, e attende l’occasione giusta, che giunge puntuale grazie ad una palla persa da Maldonado ed all’errore di Stancampiano. I suoi ragazzi hanno il merito di giocare una gara gagliarda in difesa, ma per il resto sono abbastanza inguardabili sul piano del gioco e della tecnica, Damian a parte. Nonostante ciò basta il minimo sindacale per sfiorare una vittoria che avrebbe rappresentato un regalo eccessivo per quanto visto sul terreno di gioco.

Arbitro GUALTIERI voto 6: Direzione tranquilla, senza particolari intoppi, a parte qualche inevitabile polemica in occasione di qualche fallo fischiato a centrocampo. Suscita qualche dubbio il gioco pericoloso di Adorante su Stancampiano in occasione del primo vantaggio messinese.