Melfi-Catania 3-3: le pagelle rossazzurre

Desiderio Garufo, protagonista di giornata

Desiderio Garufo, protagonista di giornata 

Bastianoni e Nunzella: gara da dimenticare che costa tre punti alla squadra. Molto bene Garufo e Russotto.

Bastianoni voto 4: Già al 7° sul tiro dalla distanza di Herrera, controllato in due tempi, fa capire di non essere in giornata. Al 22°, sulla conclusione da distanza siderale di Longo, ecco il "misfatto". C'è sulla conclusione in area di Canotto al 63°, ma viene trafitto ancora dalla distanza dallo stesso Canotto per il 3-3 finale. Un portiere così, che non da sicurezza alla squadra, va messo da parte.

Garufo voto 7: Conferma di rendere meglio in proiezione offensiva piuttosto che in fase difensiva. Suo il traversone teso e insidioso che Agazzi valorizza realizzando lo 0-1. Suo anche il lob di sinistro a scavalcare la difesa avversaria che mette Russotto davanti a Sciarrone per il 2-2 etneo. Nella ripresa rischia parecchio quando per poco non aggancia Tortolano in area di rigore.

Pelagatti voto 6,5: Conferma di essere in questo momento più affidabile di Ferrario. Attento sui traversoni avversari e in marcatura, cerca spesso di far ripartire l'azione.

Bergamelli voto 6: Svetta sulle palle alte, ma va in difficoltà nello stretto con il mobilissimo Herrera.

Nunzella voto 4,5: Non è una novità che anche lui, come Garufo, renda meglio in fase di spinta piuttosto che in copertura. Ma a parte il fatto che oggi non riesce a produrre azioni insidiose sull'out di sinistra, va totalmente in bambola di fronte all'accoppiata Demontis-Canotto, che trovano tutto lo spazio che vogliono per inserirsi, crossare e calciare dalle sue parti. In particolar modo sul n°7 avversario la marcatura è scadente, come dimostra il gol del definitivo 3-3. Non a caso rimedia poco dopo un giallo di frustrazione per un'entrata decisa proprio sull'esterno destro del Melfi.

Russo voto 5: Schierato da Pancaro per garantire più fisicità e copertura alla mediana. In effetti è quello più a suo agio con le "sportellate". Molto meno utile, invece, in fase di costruzione della manovra. Pesa sulla sua valutazione l'ingenuità commessa in occasione del rigore, che è non molto nitido, ma che non sarebbe stato fischiato se lui avesse evitato di trattenere Finazzi.
-> Scarsella voto 5: Come gli accade spesso di recente, è assolutamente impalpabile.

Musacci voto 4,5: Herrera lo mette totalmente in crisi, costringendolo a perdere diversi palloni e a rimediare pure un giallo che incide sulla sua serenità nella prosecuzione del match.
-> Plasmati voto 5: Stavolta le sue caratteristiche (fisicità e gioco aereo) non aiutano i compagni a trovare varchi interessanti, al cospetto di una difesa che dimostra di temere maggiormente la velocità e le combinazioni nello stretto.

Agazzi voto 6,5: La presenza di Russo lo smarca dai compiti difensivi che deve eseguire quando gioca Scarsella, e vestendo proprio i panni del compagno escluso, dimostra di poter pungere anch'egli in fase di inserimento e conclusione, realizzando con abilità il gol dello 0-1 su assist di Garufo. Continua ad avere un approccio "leggerino" nei contrasti per la categoria in cui gioca, ma è l'unico del suo reparto a garantire la lucidità necessaria nel fase di gestione del pallone.

Russotto voto 7,5: Dimostra di essere particolarmente pericoloso negli inserimenti e freddo nella finalizzazione sotto porta. Probabilmente andrebbe meglio valorizzata questa sua qualità, in quanto anche oggi dimostra di non avere la lucidità necessaria per portare il pallone e smistarlo al fine di costruire azioni offensive.
-> Lulli SV: Inserito dal tecnico per tornare ad un assetto più equilibrato dopo il 2-3 di Russotto. Sfortunatamente arriva la gran giocata di Canotto e il piano tattico salta.

Calil voto 6: Apparentemente il grande assente del match, ma prestando la dovuta attenzione ci si rende conto di come venga coinvolto dai compagni in due soli frangenti. E in entrambi lascia in qualche modo il segno: il primo è un passaggio filtrante ricevuto in area all'8°, e lui chiama Sciarrone all'intervento; il secondo è il lancio dal quale scaturisce il gol del 2-3, a cui "Tano" contribuisce costringendo i difensori avversari a scoprirsi in marcatura e concedere così lo spazio decisivo a Russotto.

Falcone voto 5,5: Il feeling con Nunzella sulla corsia di sinistra è scadente. Tra l'altro è poco presente in fase di ripiegamento e la premiata ditta Demontis-Canotto ringrazia sentitamente. In compenso la sua abilità nel portar palla e saltare l'uomo consente di costruire le manovre più pericolose dei suoi. Prova anche la soluzione dal limite dell'area sul 2-3, sfiorando il gol che avrebbe chiuso la partita.

All. Pancaro voto 5: Insiste col 4-3-3 e col contemporaneo utilizzo di Musacci e Agazzi, schierando però Russo, e non Scarsella, per avere più equilibrio. La mossa produce effetti positivi, ma l'assetto tattico resta particolarmente deficitario in fase difensiva, col centrocampo puntualmente scavalcato dalle verticalizzazioni con cui il Melfi libera i propri trequartisti. Ha il merito di provare a vincere la partita giocandosi il tutto per tutto con 4 attaccanti in campo dopo l'ingresso di Plasmati ed una mediana composta da due giocatori poco propensi a difendere come Scarsella e Agazzi. Anche questa mossa sembra lasciare il segno sulla gara, ma l'incapacità di chiudere il match in contropiede, unità alla fragilità difensiva ancora una volta mostrata dai suoi (nello specifico con Nunzella sul settore di sinistra) costa l'amaro pari. Su Bastianoni dovrà fare profonde riflessioni.

MELFI voto 7: Ad Ugolotti mancano due difensori titolari, gli squalificati Annoni e Di Nunzio, e con coraggio cerca, giustamente, di difendersi...attaccando, con un aggressivo 4-2-3-1 che punta parecchio sulle sortite del funambolico Herrera. La difesa di burro, che soffre maledettamente la velocità degli esterni etnei, non gli consente di coltivare velleità di vittoria, ulteriormente mortificate dalla perdita di lucidità nella gestione del pallone in mediana in cui incappano i suoi ragazzi nella ripresa. Intuita però la difficoltà di Nunzella sulla fascia sinistra, la sua squadra, e in particolar modo l'ostinato Canotto, ha il merito di insistere fino a trovare, meritatamente, la rete del pareggio.

Arbitro Giua voto 5,5: Il rigore negato al Melfi nella prima fase dell'incontro (respinta a braccia larghe di un giocatore del Catania in area su conclusione da fuori) lo condiziona nelle successive scelte, anche se il rigore fischiato per la trattenuta di Russo su Finazzi, regolamento alla mano, ci può stare, nonostante il centrocampista brasiliano accentui parecchio la caduta. Nella ripresa non se la sente di fischiare un ulteriore rigore per un dubbio intervento di Garufo su Tortolano, ma le mancate proteste dei padroni di casa sembrano dargli ragione.