Matera-Catania 0-2: una "partitaccia" di Serie C da...3 punti

La rete della 'sicurezza' siglata da Luca Calapai

La rete della 'sicurezza' siglata da Luca Calapai 

Il commento alla vittoria esterna dei rossazzurri al 'Franco Salerno' di Matera

Fieno (d’oro) in cascina
Già dalla fine della prima frazione di gioco, in uno scambio di battute su WhatsApp con Piero Italia di Pianeta Catania, mezzo titolo del commento di questo Matera-Catania era emerso con decisione: “Una partitaccia da Serie C”. Questo, in estrema sintesi, il succo di quanto visto al “Franco Salerno XXI Settembre” di Matera, nel match valevole come recupero della terza giornata del girone di andata del raggruppamento meridionale della Serie C edizione 2018-19. Il titolo, partorito al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco, conclusi con il vantaggio catanese firmato dalla prima rete di un Vassallo in continua crescita, ha poi trovato il giusto completamento al minuto 95, quando il neo entrato Luca Calapai ha spedito il pallone (quanto basta) oltre la linea della porta difesa da Farroni. Due a zero, un gol per tempo, seconda vittoria consecutiva, terzo risultato utile di fila, terza partita senza subire reti, quarto posto in classifica a -1 dal Trapani, a -3 dal Rende ed a -5 dalla Juve Stabia capolista. Un fiume di numeri positivi che riempie quanto basta un bicchiere più che mezzo pieno. Già, perché se il gioco non entusiasma ancora, se talvolta – nella fattispecie nel primo tempo – il Catania ha faticato nel trovare spazi e la via del tiro, allo stesso tempo la truppa di Sottil, dai più dipinta come una fuoriserie per la categoria, si è calata la celata cominciando ad utilizzare buona parte di quelle armi che in un campionato maledetto e dannato come la Serie C fanno la differenza: capacità di saper soffrire, darle quando occorre, difendersi anche con gli attaccanti, spazzare la palla in tribuna quando serve e, talvolta, perdere tempo per spezzare il ritmo della gara. Signori miei questa è la Serie C, c’è poco da fare. Bisogna (anche) giocare in questo modo, soprattutto quando affronti avversari di medio-bassa classifica e quando la condizione atletica non è ancora delle migliori. La vittoria colta nel piovoso pomeriggio lucano, al cospetto della volenterosa ma poco incisiva formazione di mister Imbimbo (rimasta in 10 al 67’ per via dell’espulsione di Sepe), è tutto fieno in cascina che diventerà d’oro in Primavera…

4-2-3-1, avanti così
Anche in quel di Matera mister Andrea Sottil ha deciso di dare continuità al 4-2-3-1 visto nelle ultime due esibizioni contro Juve Stabia e Reggina, dando fiducia a Vassallo e Barisic sulla trequarti insieme all’inamovibile Lodi, con le ulteriori conferme di Ciancio e Scaglia come esterni bassi e con gli l’inserimento dal primo minuto di Bucolo e Curiale per i titolarissimi Biagianti e Marotta. Scelte che, numeri alla mano, hanno dato ragione al tecnico di Venaria, nonostante una fase centrale di partita nella quale la sua squadra si è nuovamente abbassata un po’ troppo, concedendo qualche occasione ghiotta (vedi l’occasione capitata a Corado al 72’, fallita clamorosamente) ai padroni di casa. Una sofferenza talvolta eccessiva, sulla quale bisogna lavorare in allenamento, così come la precisione e la spietatezza davanti alla porta avversaria. Troppe le occasioni fallite nell’ultimo quarto d’ora di gioco, nel quale è salito in cattedra il subentrato Manneh, nelle ampie praterie lasciate incustodite da un Matera ridotto in 9 per via dell’espulsione di Sepe e dell’infortunio di Mariano Stendardo. In attesa di qualche puntello dal mercato di gennaio, necessario per far compiere il decisivo salto di qualità a questo Catania, è fondamentale arrivare alla sosta invernale con un distacco dalla vetta minimo. In tal senso, la strada del 4-2-3-1 sembra quella giusta.

Che peccato fermarsi ora…
Dopo due vittorie consecutive, porta blindata da 295 minuti (l’ultima rete incassata da Pisseri è quella di Giannone al minuto 75’ del match casalingo col Catanzaro), verrebbe voglia di scendere nuovamente in campo tra qualche giorno. Come si dice, l’appetito vien mangiando, ma domenica 2 dicembre il Catania di Andrea Sottil sarà ‘obbligato’ a digiunare. Niente Quaresima, anche se l’Avvento è tempo di attesa, l’Elefante rimarrà seduto sul divano a guardare con estrema attenzione la gara del “Menti” di Castellammare di Stabia, per due motivi: in primis per vedere se al termine dei 90’ minuti di Juve Stabia-Bisceglie il distacco dalla vetta sarà mutato rispetto al -5 di questa sera; in seconda istanza sarà un’occasione buona per studiare da vicino il Bisceglie di Ciro Ginestra, quint’ultimo della classe (in coabitazione con Siracusa e Reggina), prossimo avversario degli etnei domenica 9 dicembre. Prima della gara del “Gustavo Ventura”, fissata per le 16.30, il Catania riassaporerà un po’ del gusto del calcio che fu. Dopo oltre quattro anni dall’ultima volta l’Elefante ritroverà sul proprio cammino una squadra di Serie A. Mercoledì 5 dicembre, ore 18.00 (diretta su RaiSport), in quel di Reggio Emilia, i rossazzurri contenderanno al Sassuolo dell’ex De Zerbi il passaggio agli ottavi di finale della Coppa Italia maggiore. Una serata di gala, con l’obiettivo Napoli da centrare, per regalarsi un momento di evasione dall’inferno della Serie C e dalle sue partitacce.