Mario Noce entrerà nelle grazie di Raffaele?

Mario Noce e i numeri in rossazzurro della scorsa stagione

Mario Noce e i numeri in rossazzurro della scorsa stagione 

E' tempo di conferme per il giovane catanese, peraltro in scadenza al giugno 2021

Assolutamente fuori stagione, i gelidi venti del disastro finanziario che sono spirati anche recentissimi sui campi di Torre del Grifo, hanno finalmente perduto la loro terribile intensità grazie al salvataggio della matricola operata dalla S.I.G.I. che, al di là di organigrammi e cariche sociali ufficiali o meno, ha conosciuto nei catanesi Pagliara e Pellegrino i due combattenti più tenaci sulla distanza. Ricostruendo sulle macerie delle precedenti gestioni, inerpicandosi per i muri lisci degli adempimenti più disparati tutti concentrati in un ventaglio di pochi giorni lavorativi, si è pensato bene di partire con un progetto di assoluta discontinuità dal passato. Chiamata diretta dunque per quello che può essere considerato un tecnico emergente, espressione di un calcio d’attacco, efficace ed efficiente, il messinese Giuseppe Raffaele, ex Cosenza, naturalmente orientato all'utilizzo costante di giovani talentuosi, anche scommettendo sulle loro prospettive future.

Fra i giovani interessanti che la scorsa stagione hanno giocato poco, anche a causa di lunghe cure che lo hanno tenuto fuori squadra per un fastidioso problema di salute, il catanese Mario Noce, 19 anni, marcantonio di 189 centimetri per 80 chilogrammi di peso, di professione difensore centrale. Come tanti catanesi, il ragazzo ha compiuto l’intero percorso delle giovanili rossazzurre, consolidando esperienze in prestito in società del nord, fino al primo contratto professionistico della scorsa stagione.
Inizia a giocare all'età di quattro anni al Catania 80 di Pino Bianchetti; passano due anni ed ecco alla San Pio X i tecnici Sottil e Baiocco, che lo seguono sui campi Stivala di San Giovanni La Punta. L’anno 2009 è quello dell’abbraccio ai colori rossazzurri, mai abbandonati a tutt'oggi, eccetto le recenti esperienze in prestito in Serie D. Gli allenamenti si svolgono ancora presso le strutture del CUS Catania, e dopo un ulteriore periodo sul campo di Massa Annunziata, dopo l’inaugurazione di Torre del Grifo la compagine classe ’99 è ufficialmente la prima a compiere l’intero percorso giovanile a partire dai giovanissimi regionali all'interno dell’innovativa struttura. Mario Giuffrida, Salvo Gentile e ancora Giuffrida, poi Andrea Suriano guidano Mario e i propri compagni dai campi catanesi degli Esordienti a quelli oltre Stretto dei Giovanissimi Nazionali (oggi Under 15). Mario continua il proprio percorso di crescita imperterrito e dopo un paio di mesi negli Allievi regionali di Gaspare Cacciola, la squadra degli Allievi nazionali (oggi Under 17) guidata da Andrea Suriano gli apre le porte sotto età.

Mario Noce nel 2015 fra gli Allievi regionali sul campo di Trecastagni


Il tempo della Berretti, agli ordini di Giovanni Pulvirenti, riserva a Mario due stagioni particolarmente intense, ambedue sul filo di una finalissima sfiorata, specialmente la seconda, successive a quella in cui il giovane centrale entra in squadra sotto età, continuando l’esperienza tracciata con gli Allievi la stagione precedente. Dopo l’amara conclusione della stagione 2016/17, e l’incredibile semifinale contro il Renate, tutti i migliori vengono convocati in Sede per sondare le disponibilità verso progetti di crescita in prestito in altre società, spesso anche al nord. Pervaso da spirito d’intraprendenza, Noce non si tira indietro e il ragazzo a soli 17 anni è pronto per il prestito al Chieri, girone A della Serie D, a pochi chilometri da Torino. Nella sezione invernale del mercato però i dirigenti del Gozzano, nel novarese, lo chiedono al Catania per la seconda parte della stagione. La squadra della società è già al primo posto dello stesso Girone A e si avvia a concludere vittoriosamente la propria stagione; Mario pur non avendo molto spazio, affrontando anche lo stop dovuto ad un infortunio che lo blocca per molti mesi, è in ogni caso partecipe dell’incredibile esperienza di una importante promozione al suo primo campionato dilettantistico.

Mario Noce nella Berretti a Torre del Grifo


Rientrato dal prestito, il ragazzo firma il precontratto e si mette a disposizione di Sottil per la preparazione della prima squadra in vista della Coppa Italia. Quella del 5 agosto 2018 è una data indimenticabile per Noce, che esordisce titolare in Coppa Italia a Foggia, addirittura schierato da Sottil in un ruolo inusuale per lui che è prettamente un centrale difensivo, ovvero esterno di centrocampo a sinistra, lui che è un destro naturale, fra i cinque della mediana. Settantacinque minuti culminati in una vittoria netta per 3-1 per Mario e compagni, che valsero i consensi uniti di stampa e tifoseria tutta nei confronti del ragazzo catanese, piacevolissima scoperta proveniente da quel vivaio spesso oggetto di chiacchere frettolose di chi poi, alla fine, non ne segue gli sviluppi e le dinamiche. Ovviamente, però, tanto per il ragazzo quanto per la società, è tempo di accumulare ulteriore esperienza in Serie D, possibilmente in una squadra prestigiosa e dalle valide aspettative, proprio come il Cesena. Dunque, inizia una stagione favolosa per Mario, quella del secondo scudetto consecutivo fra i dilettanti, ma stavolta da interprete principale, tanto da guadagnarsi costantemente i galloni di migliore in campo da parte degli addetti ai lavori. In un momento da incorniciare per i risultati e la buona forma fisica, piove sulla testa di Mario una tegola assolutamente inaspettata ed imprevedibile: vittima di un terribile incidente, viene a mancare a soli 54 anni il papà Giuseppe, suo primo sostenitore e tifoso, vero faro e punto di riferimento nello sport e soprattutto nei valori del giovane. Da quella batosta, Mario trae risorse e forze per tornare presto a Cesena e portare a termine l’impresa da protagonista, con la conquista dello scudetto, dopo aver accumulato oltre 30 presenze e segnato di testa il gol che sblocca il risultato contro il Jesina.

Con due scudetti in tasca, Noce si guadagna la più grande stima da parte del Catania, che per la stagione 2019/20 gli sottopone il primo contratto professionistico con validità biennale anche grazie all'assistenza del proprio procuratore Valerio Grimaldi, agente che ha lavorato nel tempo in modo determinante sulla crescita mentale del ragazzo. L’esordio, sotto la gestione Camplone, non è di quelli che lasciano ricordi indelebili, tutt'altro: subentrando all'infortunato Silvestri, ma impiegato fuori ruolo da quinto di sinistra in una improbabile linea a cinque mai collaudata e mal gestita dal tecnico, seppur dando il suo, anche Noce è invischiato nella debacle della peggiore giornata della squadra rossazzurra, culminata nel 4-2 di Monopoli. Tecnicamente va già molto meglio, e l’impegno non sfugge a chiunque segua l’incontro, quando Mario ricopre il suo ruolo usuale di centrale in una difesa a quattro, schierato titolare nella gara contro la Vibonese, seppur perduta in malo modo, incontro che costerà la panchina a Camplone.

Al Lucarelli bis, Mario si fa trovare sempre pronto negli allenamenti, aspettando pazientemente il proprio turno, che arriva, puntualmente, in occasione dell’incontro di Coppa a Potenza. Seppure cattivi presagi minaccino la serenità della trasferta, la prestazione dell’undici etneo è assolutamente ineccepibile, la vittoria per 2-1 il giusto premio. Ancora una volta, nel ruolo storico di centrale di difesa, assolutamente impeccabile la prestazione di Noce, che fa ben sperare nell’aver trovato la valida alternativa ai cosiddetti titolari. Ma sul più bello, con la squadra impegnata in un esaltante tentativo di rilancio in campionato, e con la penuria di difensori centrali, lo stesso Noce a gennaio si ferma per un problema di salute che comporta uno stop di circa tre mesi. La sospensione del campionato causa Covid-19 e i playoff vissuti fra le incertezze di carattere finanziario e i sorprendenti risultati sul campo, infine, sono storia recente. A dieci minuti dalla fine del match contro la Ternana, Mario è pronto a subentrare rimpolpando la difesa per mantenere la vittoria di misura, ma il gol del pari rossoverde scombussola i piani di Lucarelli che deve optare per un attaccante, e la stagione di Noce finisce lì con grande rammarico, sui titoli di coda di un pareggio assolutamente bugiardo che punisce oltremodo il Catania.

E’ pur sempre un primo campionato professionistico assolutamente da non buttare, che con la certezza della matricola salva può rappresentare l’apripista di una imminente stagione da giocarsi se al giocatore dovessero essere fornite adeguate garanzie, considerato anche il fatto della scadenza del contratto nel prossimo giugno. Tra i buoni uffici del proprio procuratore e la disponibilità della società si dovrà trovare il modo di garantire a Noce il giusto spazio e la continuità di gioco. L’occasione di un tecnico ben disposto verso i giovani, che crede nella loro qualità è già un buon viatico: notoriamente si prediligono gli esordi di centrocampisti e attaccanti, ma schierare un giovane difensore al centro della difesa comporta scelte di massima fiducia da parte del tecnico. Sono cinque i difensori centrali convocati per la preparazione a Torre del Grifo scattata pochissimi giorni fa, Silvestri, Saporetti, Mbende, Noce e Pino; fra esigenze di mercato e scelte tecniche, la parola, adesso, a mister Raffaele.