ManiTaranto
- di Max Licari
- Serie C | Taranto | |
- 08 Dec 2024 8:36
Max Licari sulla larga vittoria di Taranto. Finalmente la "normalità", nessuna esaltazione e sotto con il Potenza!
Finalmente, la "normalità"...
Sparare sulla Croce Rossa non è nostro costume e non lo faremo certo al termine di un match similare. Pertanto, spietatamente sottolineare la pochezza dell'undici rossoblù, peraltro al centro di una controversa bufera societaria passibile anche di foschi scenari, oppure eccessivamente magnificare la facile vittoria di una compagine rossazzurra padrona del campo (se terreno di gioco può essere chiamato quello di uno "Jacovone" oggetto dei lavori di rifacimento in funzione dei prossimi Giochi del Mediterraneo) sarebbe del tutto inopportuno, finanche poco serio. Tuttavia, evidenziare una "normalità" ritrovata sì, ci sembra perlomeno onesto intellettualmente farlo. È "normale", infatti, che il Catania vinca nettamente contro una squadra come il Taranto, per giunta in un momento del genere, così come sarebbe stato normale che lo avesse fatto con formazioni più o meno dello stesso livello come Latina, Messina o Cavese. E non lo ha fatto, colpevolmente. Oggi, contro una squadra, quella di Cazzarò, praticamente alla deriva, i rossazzurri hanno fatto il loro dovere, con serietà, segnando le reti che dovevano essere realizzate, senza concedersi sbavature. Finalmente, diremmo. L'auspicio è che sia l'inizio di un percorso tecnico diverso, più continuo e confacente alle indubbie qualità di un organico che non è certamente da ottavo posto. Pleonastico, in ogni caso, guardare la classifica, quinti, sesti o settimi ha poco significato in questo frangente; più proficuo soffermarsi sulla propria crescita, sulla propria capacità di migliorare le prestazioni. E, in special modo, soffermarsi sulle possibilità di recupero di uomini fondamentali finora mancati a Toscano. Non a caso, le notizie migliori provenienti dalla "città dei due mari" provengono da De Rose e Sturaro, due elementi fondamentali nello scacchiere centrale ideato dal tecnico etneo a inizio stagione. Averli nuovamente a disposizione diviene, senza dubbio, il miglior acquisto possibile all'alba di una imminente finestra di mercato che, comunque, dovrà portare a Catania alcuni elementi di spicco in tutti i reparti, attacco in primis. Incrociando le dita...
Un centrocampo più logico che "libera" la creatività dei ragazzi più tecnici
Fatta la tara all'evidente fragilità e "morbidezza" dei padroni di casa, non appare un caso che la "normalità" cui abbiamo accennato si manifesti nella prima gara dopo "secoli" in cui Toscano ha la possibilità di schierare nel cuore della mediana De Rose, nettamente il migliore in campo per geometrie e lucidità tattica, insieme con Sturaro, la cui "sostanza" appare indispensabile in questa categoria. L'esperienza dei due ritrovati alfieri etnei riesce, così, a "liberare" la creatività dei due trequartisti giovani Jimenez e Stoppa, consentendo alla manovra d'attacco una fluidità certamente diversa rispetto alla gran parte delle esibizioni sciorinate da Inglese e soci in questo girone d'andata. Non a caso, i primi due gol giungono precocemente un virtù del pressing alto, abbinato naturalmente all'insipienza dei difensori locali, in specie Marong e Matera. La rete di Ierardi al 23' che sblocca da corner il risultato è incredibile per come al difensore rossazzurro sia concesso di saltare indisturbato a due passi dall'assai incerto Del Favero; il raddoppio, siglato un minuto dopo, è un "orrore" di Marong che regala a Stoppa (quarta segnatura stagionale) la facile battuta alle spalle dello stesso estremo rossoblù. Una doppia botta che avrebbe mandato KO una squadra ben più forte e tranquilla, figuriamoci il disastrato Taranto di questi tempi. Da tale momento, sarà tutto un monologo etneo, inframezzato dall'errore di Bethers al 68' sulla centralissima punizione dalla lunga distanza di Guarracino, svista che concede ai padroni di casa il classico gol della bandiera. In mezzo e dopo, il bel gol di testa di Inglese al 47', settimo stagionale, su cross dalla destra di Carpani, fra i più positivi; il secondo sigillo in campionato del neoentrato Montalto, su facile respinta in rete da due passi (da segnalare la travolgente esultanza di Toscano nell'occasione...) e, accadimento forse più rilevante del match, la quinta rete realizzata nel finale dal giovanissimo e catanesissimo Forti, sommerso dall'abbraccio di tutta la panchina. L'andamento piuttosto tranquillo della partita permette, inoltre, al trainer calabrese di far riposare dopo un'ora Stoppa, Jimenez e Inglese (ammonito), Toscano che aveva già concesso un turno di relax a capitan Castellini, ben sostituito da Quaini. Finalmente, una gara "lineare" in cui la squadra è riuscita a rimanere concentrata anche contro avversari inferiori. Un risultato non scontato, basti pensare che il Taranto contro le formazioni più titolate aveva comunque fatto bene (vittorie con Cerignola, Picerno e Avellino, pareggio con il Trapani), ma che, attenzione, non deve esaltare, considerato il livello e il momento attuali dell'avversario. E, soprattutto, non deve far minimamente abbassare l'attenzione sulle concrete e meritate "risposte" che la società di Ross Pelligra è inderogabilmente chiamata a fornire a una piazza sempre pronta al sostegno come quella catanese. Sotto, adesso, con il Potenza al "Massimino". Parola d'ordine: continuità... Let's go, Liotru, let's go!!!