MESSINA-CATANIA 1-2: l’intenso barrito do’ Liotru

Il barrito sullo Stretto, sedici anni dopo...(Illustrazione a cura di Cetty Emanuele)

Il barrito sullo Stretto, sedici anni dopo...(Illustrazione a cura di Cetty Emanuele) 

Sedici lunghissimi anni, sciolti nell'abbraccio di pochi minuti nel rocambolesco finale di un derby.

SEDICI ANNI DOPO
Ogni giorno, nella Piazza Duomo di Messina, quando la lancetta dei minuti e quella delle ore si ‘fondono’ in un’unica punta rivolta verso l’alto, lo straordinario ingranaggio dell’orologio astronomico del campanile s’innesca magicamente, attirando a sé migliaia di visitatori da tutto il mondo. Tutti con lo sguardo all’insù, in attesa di ammirare uno spettacolo unico nel suo genere, con i tre ruggiti del Leone (simbolo di forza e della provincia messinese) ed i tre chicchirichì del Gallo sottostante a risuonare armonici nella piazza. Tutto questo accade ogni giorno a mezzogiorno, con le varie divinità pagane – sette per l’esattezza: Diana, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno ed Apollo – portate in trionfo in un carro trainato da un animale (cervo, cavallo, pantera, chimera e colomba) che si alternano ciclicamente dal Lunedì alla Domenica. Anche oggi, Domenica 26 febbraio, alle ore 12, è stato così: con il cavallo a trainare il dio del sole, tra ruggiti e chicchirichì.

Tutto regolare, così come avviene dal 13 agosto 1933, giorno dell’inaugurazione dell’astronomico marchingegno, anche se qualcuno, qualche ora più tardi, ha visto e sentito anche altro. Qualche chilometro più a Sud, verso la contrada San Filippo, dove sorge il nuovo stadio del Messina, intitolato alla memoria di Franco Scoglio – il “Professore” di Lipari con un passato importante sulla panchina biancoscudata, scomparso tragicamente nel 2005 – è andato in scena l’atteso evento che per giorni ha catalizzato l’attenzione degli sportivi della città dello Stretto. Per una settimana intera, così come accadde nella scorsa stagione, in occasione della gara del 15 novembre 2015, personaggi celebri del mondo giallorosso hanno confermato la loro presenza, con il virale #iocisono, invogliando i tifosi messinesi a riempire a più non posso uno stadio da trasformare in catino bollente.

Quanti volti noti c’erano in quei brevi filmati: dal nuovo presidente al sindaco, dalle bandiere sul campo (due delle quali dal passato rossazzurro) ad attori provenienti anche da altre città. Tutti presenti alla “partita del secolo”, che segnava l’inizio di una nuova avventura. C'erano tutti, anche se lo spettacolo visto sul campo non era quello sperato. Tutti han visto, attorno alle ore 16.30, un Leone trainare un carro con sopra una sagoma inconfondibile, così come han sentito risuonare il suo intenso verso. Era il Liotru che, a distanza di sedici anni dall'ultima volta, piantava il suo vessillo rossazzurro in riva allo Stretto tra un barrito e l'altro...