Lucarelli: "Non guardiamo Trapani e Lecce, siamo padroni del nostro destino!"

Cristiano Lucarelli, tecnico del Catania

Cristiano Lucarelli, tecnico del Catania 

La conferenza pre-partita del tecnico del Catania in vista della gara contro la Juve Stabia

In campo senza snaturarci
Consueta conferenza di vigilia in casa rossazzurra. Al "Torre del Grifo Village” il tecnico del Catania, Cristiano Lucarelli, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in vista della gara contro la Juve Stabia, in programma lunedì 9 aprile alle ore 20:46 allo stadio “Angelo Massimino”. Sorridente, volto disteso, il mister dei rossazzurri ha analizzato con la solita attenzione i temi “caldi” della gara contro i campani, prima di cinque “finali” da vincere: “Proveremo a battere la Juve Stabia utilizzando quelle armi che nelle ultime partite ci hanno premiato, ovvero la grande volontà e voglia di ottenere il risultato, la massima partecipazione dei venticinque calciatori ma soprattutto degli undici nel difendere e nell’attaccare insieme, cercando di mantenere la squadra in trenta trentacinque metri, mantenendo la massima attenzione su tutto. Anche se adesso abbiamo qualche chance in più rispetto a prima dobbiamo cercare di rimanere noi stessi, senza cambiare il modo di preparare e vivere la partita, mantenendo sempre la giusta serenità e l’equilibrio che abbiamo avuto anche dopo la partita di Monopoli”.

Padroni del nostro destino
“Siamo in una fase dove possiamo guardare solo a noi stessi, senza aspettarci altri favori da altre parti, anche perché credo che domenica Trapani e Lecce vinceranno le loro partite, quindi dobbiamo essere già mentalizzati a questa evenienza. A noi, comunque, non cambia nulla: qualsiasi risultato esca da quelle due partite noi dobbiamo pensare a vincere la nostra. Quindi, adesso, possiamo fare a meno di guardare gli altri. Siamo consapevoli che vincendo tutte le partite si materializzerebbe l’andare direttamente in Serie B, un discorso che fino a qualche tempo fa sembrava un po’ lontano, ma non per me… Dovranno essere gli altri a preoccuparsi di quello che facciamo, non noi”.

Fornito disponibile, Curiale…
"Fornito ha ripreso ad allenarsi con noi da mercoledì. Oggi, con la partitella contro la Berretti, sarà il terzo allenamento di fila. È chiaro che dal punto di vista numerico è a disposizione, ma è altrettanto vero che si tratta di un giocatore rimasto fuori per lungo tempo e quindi bisognoso di tempo per recuperare la condizione migliore, così come fatto con Russotto. Curiale deve fare i conti sempre con il mal di schiena lo condiziona nel lavoro, in tutto, tranne che nell’andare in gol…”

Nessuna euforia, avanti con equilibrio
“Credo che la squadra, attraverso il lavoro e alle musate prese, sia pronta. Abbiamo fatto un campionato di rincorsa, sempre dietro, a mangiare cacca, ma dopo ogni inciampo ci siamo sempre rialzati. Quindi, a questo punto della stagione, sono dell’idea che la squadra sa benissimo quello che si deve fare, anche per completare un percorso iniziato con tutta una serie di condizioni nuove che necessitavano di un periodo di adattamento per conoscersi. Sbagliando s’impara, tutti, e per quello che la squadra ci ha fatto vedere nelle ultime sei partite ha fatto tesoro degli errori commessi durante l’anno, facendosi trovare pronta nel momento più importante del campionato. Noi, oggi, stiamo bene, abbiamo la testa giusta, libera, consapevoli di aver rimesso in piedi un campionato che sembrava perso. Siamo vicini all’ultima curva con una condizione fisica e mentale notevole. Lunedì dobbiamo confermare tutto questo al cospetto di una squadra forte, perché la Juve Stabia è una squadra forte, che dopo un girone di andata un po’ in sofferenza è riuscita a trovare la quadratura, anche grazie acquisti importanti e mirati. Non bisogna sottovalutare l’avversario o farsi prendere dall’euforia, ma proseguire con quell’equilibrio mentale dimostrato nell’ultimo periodo”.

Formazione, difficile modificare qualcosa
“Nelle ultime tre partite la squadra ha trovato un suo modo di essere. Quindi, oggi, salvo infortuni o squalifiche, diventa difficile modificare qualcosa. La squadra che aveva fatto bene contro la Paganese si è confermata anche a Catanzaro, dimostrando di avere la maturità di capire che nel primo tempo, causa il vento, bisognava avere quel tipo di atteggiamento. Al tempo stesso, però, dobbiamo essere bravi così come abbiamo sempre detto a non far sentire troppo titolari un gruppo e troppo riserva un altro. La cosa bella del Catania è data anche dall’apporto dei subentranti. Io ho la possibilità di tenere fuori dei giocatori che da altre parti giocherebbero anche in Serie B. In questo momento, ripeto, diventa difficile cambiare strada”.

Monopoli è stata la svolta
“La sconfitta di Monopoli ci ha segnato l’orgoglio e la dignità, in tutti, dal primo all’ultimo. Quando si prendono certe lezioni, così come è avvenuto quel giorno, ci sono soltanto due strade: o si affonda direttamente, oppure ci si rimbocca le maniche e si riparte più forti di prima. Nella nostra condizione si è ripartiti più forti di prima, anche grazie alla sosta che ci ha aiutato soprattutto nel lavoro mentale. È stata la svolta che serviva. È altrettanto vero, però, che quel che speravamo che accadesse per 31 giornate si è materializzato in poche giornate, ovvero che il Lecce perdesse qualcosa per strada e che ci facesse avvicinare a loro così come sospirato per tutto l’anno”.

Ostacolo a “cinque stelle”
“La Juve Stabia è una squadra di grande gamba, sia sugli esterni, sia in mezzo al campo e anche nei tre d’avanti, sono giocatori dotati di una grossa esplosività sotto il punto di vista muscolare, difendono molto bassi, in trenta metri, e ripartono veloci. È una squadra forte, equilibrata, e anche in considerazione dei problemi attuali del Matera, credo che sia la quarta forza del campionato. È uno dei due ostacoli a “cinque stelle” che ci aspetta da qui alla fine del campionato, l’altro è il Trapani. Massimo rispetto per loro, ma noi dobbiamo vincere in tutti i modi, senza “se” e senza “ma”.

Abbiamo uno zoccolo duro di novemila persone
“Sappiamo di avere uno zoccolo duro di otto o novemila persone che in qualunque categoria, avversario, orario o condizioni climatiche è sempre al fianco del Catania. È chiaro che ci sono dei tifosi che a secondo dell’andamento della squadra decidono di andare o meno allo stadio, ma questo avviene da tutte le parti. Portare più gente allo stadio, per noi, è gratificante, anche perché vuol dire che stiamo facendo bene. Al di là del numero delle persone che verranno, che sicuramente ci daranno una mano con il loro sostegno, l’importante è che lunedì ci sia la squadra e che dia un altro segnale forte. L’appuntamento è troppo importante”.

Ripa in rete in casa? Piacerebbe anche a me
“Mi auguro che sia la gara di Ripa, di Curiale, di Di Grazia, di Russotto, di Pisseri, mi auguro che si la gara di tutto. Piacerebbe anche a me che Ciccio (Ripa, ndr) riuscisse a sbloccarsi in casa sbloccasse in casa, è chiaro. A Catanzaro, così come accaduto a Bisceglie, si è fatto trovare pronto.