Lucarelli: "Akragas classica buccia di banana da schivare"

Un primo piano di Cristiano Lucarelli

Un primo piano di Cristiano Lucarelli 

Le parole del mister rossazzurro nella conferenza stampa di oggi pomeriggio a Torre del Grifo

Di seguito le dichiarazioni di Cristiano Lucarelli, intervenuto in conferenza stampa nel pomeriggio a Torre del Grifo. Il tecnico di Livorno ha parlato del momento della sua squadra e in particolare della sfida di domenica 15 aprile, al "De Simone" di Siracusa, contro l'Akragas.

«Lo scopriremo domenica se nella testa dei giocatori ci sono ancora le scorie di questo pareggio. Lunedì sera un po’ di delusione c’era, ma il bello del calcio è che qualche giorno dopo hai l’occasione di riscattarti subito. Noi siamo abituati ad affrontare ogni tipo di ambiente, abbiamo una corazza. Con l’Akragas è la classica buccia di banana che dovremo essere bravi a schivare. Loro faranno la partita della vita, come sempre succede a chi ci affronta, quindi ci vorrà la massima attenzione fin da subito, come abbiamo fatto lunedì, ma cercando di sbloccarla subito. Per noi non cambia niente ‒ già da un po’ di partite ‒ cosa fanno le altre. È una domenica dove tutte e tre le squadre (Catania, Lecce e Trapani, ndr) potrebbero vincere e quindi non cambierebbe la classifica. Lunedì non riposa nessuno: giocherà Porcino al posto di Marchese perché è giusto che ogni tanto Giovanni rifiati e poi perché c’è bisogno di gente veloce considerando che giochiamo sul sintetico. Ma non riposa nessuno perché voglio vincere ad Agrigento. Rientrerà Tedeschi al posto di Bogdan e dobbiamo valutare Aya, che oggi comincerà a fare qualcosa, è diffidato ed ha un problema che è venuto fuori dalla gara con la Juve Stabia. Se non dovesse recuperare risposteremo Blondett al centro insieme a Tedeschi e inseriremo un esterno propositivo, Esposito o Semenzato, per il resto tutto confermato. Non stiamo già pensando alla partita col Trapani, dobbiamo vincere la partita di domenica per prepararci a quella col Trapani. Giocheremo in un atmosfera irreale, bisogna trovare le stesse motivazioni di una partita con 20mila persone. Purtroppo il calcio moderno ci porta a giocare partite senza pubblico, ma noi non abbiamo scuse, lo dico anche stavolta, bisogna vincere senza se e senza ma. . .»

«Non credo che i calciatori sottovaluteranno questa gara, anche perché in trasferta e anche in casa con l’Akragas è stata spesso indigesta. È una partita in cui abbiamo tutto da perdere, niente da guadagnare. Non credo che sarà una bella partita, a meno che non la sblocchi subito. Loro, memori del risultato della Coppa Italia, faranno di tutto per cercare di fare bella figura e tenere il più possibile testa a noi. Le partite delle ultime giornate nascondono sempre tante insidie. Io preferisco giocare con squadre che come noi hanno da giocarsi qualcosa, giocare solo per fare bella figura è certamente un vantaggio per loro».

«Sono sorpreso della scelta di Valiante come arbitro della partita del Lecce. Con tanti arbitri bravi che ci sono in Serie C, io avrei mandato qualcun altro».

«Noi siamo in un momento dove non possiamo fare ragionamenti a medio-lungo termine, ogni settimana dobbiamo cercare di vincere la partita e farlo con i giocatori più in forma in quel momento lì. Durante la settimana, in allenamento, si affrontano due forti squadre della Serie C di alta classifica. I miei ragazzi devono fare l’allenamento come se affrontassero la finale di Coppa dei Campioni. Di Grazia e Russotto sono stati condizionati dai rispettivi infortuni, Caccavallo sta ancora lavorando a parte, ci sono dei leggeri miglioramenti ma non so dirvi se potremo vederlo in campo da qui al 6 maggio. A me piacciono i giocatori che sbagliano e ci riprovano, ovviamente bisogna dare una lettura all’errore e cercare di correggersi. Quando qualcuno non sta bene, anche mentalmente si possono fare delle scelte sbagliate in campo. Russotto lunedì mi ha dato delle risposte positive».

«Sono tranquillo e consapevole di avere una squadra forte, sono contento della prestazione di lunedì, perché è stata diversa da quelle che sono state definite occasioni mancate (con Casertana e Sicula Leonzio), perché ci è mancato solo il gol e poi affrontavamo un avversario di livello superiore. Mi è dispiaciuto perché abbiamo rimesso il pallino del gioco da un’altra parte, ma sono sereno, consapevole e contento del lavoro fatto fin qui. Oggi pensavo al Trapani, è stato rimontato dal 3-0 al 3-3 in due partite, se avesse vinto sarebbe in fuga solitaria. Siamo tutte e tre lì, per ora la differenza l’hanno fatta solo le virgole».

«Lunedì guardando la curva ho detto a Vanigli che se fossi stato centravanti quella sera avrei fatto due gol. Il dispiacere più grosso è stato non aver potuto ascoltare il boato dopo un nostro gol. Come ho detto nel post partita, la situazione è leggermente complicata, ma non ancora compromessa».

«La gente qui a Catania vive in simbiosi con la squadra di calcio, lunedì mi sono accorto che il pubblico ha avuto paura di non farcela. L’umore della città di Catania è totalmente condizionato dai nostri risultati. La maggior parte della gente ci ha applaudito, ma voglio giustificare quei pochi fischi che ci sono arrivati, non erano di contestazione, ma di delusione, uno sfogo senza capro espiatorio. Lo stadio è un sfogo di emozioni in tutte le salse, anche questo è il bello del calcio. Spero che la fine del nostro campionato sia il 6 maggio, ma se non dovesse esserlo quel giorno, l’importante è che esulteremo tutti insieme».

«Brodic è un giocatore con delle ottime potenzialità e lo si vede in allenamento. Nella gara di lunedì lo abbiamo portato in panchina perché volevamo stare tutti insieme ma era infortunato. Per il momento è penalizzato dalla mancata conoscenza della lingua italiana, quindi è difficile farlo partecipare anche alla vita dello spogliatoio. Lì davanti abbiamo nove soluzioni, ma secondo me è un giocatore su cui investire, non nell’immediato, ma ha dei colpi importanti».

«Ripa è un giocatore esperto, abituato a lottare e a prendersi delle responsabilità. Secondo me doveva andare a segno nelle prime giornate, l’unica soluzione che posso darmi al fatto che non segna in casa è questa. Negli anni addietro ha sempre fatto cose importanti, questo è un fatto curioso. Spero che ne faccia uno, magari quello decisivo per la Serie B».