Lodi: "Domenica è la partita più importante"

Ciccio Lodi esulta dopo il gol al Bologna

Ciccio Lodi esulta dopo il gol al Bologna 

Cicco Lodi, regista del Catania, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa in vista della gara interna contro la Lazio.

TORRE DEL GRIFO-Ha parlato in conferenza stampa Ciccio Lodi, numero 10 del Catania, analizzando l’importanza della partita di domenica contro la Lazio al Massimino.

Pensi che qualcosa stia cambiando?
Penso che le ultime prestazioni fanno ben sperare perché c’è maggior consapevolezza nei nostri mezzi. Andiamo in campo consci delle nostre qualità e delle nostre ambizioni, non ci si deve aspettare regali da nessuno ma bisogna contare solo su noi stessi. Domenica solo salvataggi, pali e traverse non ci hanno permesso di vincerla perché non abbiamo mai sofferto il Parma. Dobbiamo pensare alla partita contro la Lazio che è fondamentale.

Cosa è scattato in voi?
Il mister ci conosce, il suo ritorno ha aiutato parecchio perché molto carico. Sappiamo le difficoltà che abbiamo passato ma sappiamo che se giochiamo come nelle ultime partite possiamo uscire da questa situazione. Domenica dobbiamo vincere ma non dobbiamo affrontare la partita come contro il Livorno: dobbiamo essere consci che la partita si può vincere anche alla fine. Mi auguro che la sorte inizi a girare.

L’anno scorso il centrocampo tipo era Izco-Lodi-Almiron, adesso c’è Rinaudo: come ti trovi e cosa è cambiato?
Io mi trovo bene con tutti, conosciamo l’importanza di Almiron che adesso è fuori, non dimentichiamo anche l’importanza di Plasil. Il mio modo di giocare è uguale all’anno scorso, voglio mettermi a disposizione dei compagni. L’importante è che chi gioca si faccia trovare pronto perché l’unico obiettivo di quest’anno è quello di salvare il Catania.

In queste tue prime partite mancano le tue punizioni.
Nel mio passato sono stato impiegato poco al Genoa e capitavano tante occasioni, forse sapevano che non giocavo. Mi auguro che ci siano meno punizioni e più occasioni per i miei compagni: se capita una punizione farò del mio meglio per segnarla però non bisogna cullarci ed aspettare una punizione.

Potrebbe esserci un po’ più di intraprendenza da parte tua per spingerti oltre la tua posizione?
Sia Rinaudo che Izco hanno un buon piede. Giocando con Rinaudo posso accompagnare maggiormente l’azione perché mi dà copertura dietro.

Hai detto che non bisogna fare lo stesso errore della partita contro il Livorno: state preparando la partita con un atteggiamento più guardingo?
No, l’atteggiamento è sempre quello di attaccare l’avversario ma non bisogna prestare fianco a loro. Sanno che davanti abbiamo delle qualità e verranno qui per non perdere. Per noi è una partita molto importante e bisogna assolutamente vincere perché per noi la salvezza è tutto.

Cosa temere della partita di domenica?
Il Catania deve temere solo il Catania: se il Catania gioca da Catania non deve temere nessuno, l’ha dimostrato lo scorso anno. Sono convinto che questa città possa aiutare la squadra, le squadre devono provare un po’ di timore pensando di scontrare il Catania, questo deve tornare a Catania per potersi salvare. Dobbiamo riportare i tifosi dalla nostra parte e loro devono starci vicino.

A tuo avviso la lotta per la salvezza riguarda solo le ultime cinque squadre o potrebbe esserci qualche sorpresa?
Guardando la classifica, dal Cagliari in poi tutte sono coinvolte. Se tu inizi a vincere gli altri passano in secondo piano: dobbiamo pensare a fare risultato e non aspettarsi un regalo da qualche squadra, dobbiamo giocare come sappiamo fare.

La parola di domenica è pazienza?
Coraggio, determinazione e grande voglia di vincere. Dovreste vedere l’atmosfera che c’è nello spogliatoio: è un unico gruppo che cerca di salvarsi.

Pensi che Marchese e Gomez non siano mai stati rimpiazzati? Il Catania deve cambiare modo di attaccare?
E’ vero che mancano due giocatori importanti ma c’è chi può far bene in squadra. E’ tutta una questione mentale, la posizione di classifica non permette di giocare normalmente. Non giochiamo con la tranquillità dello scorso anno, basta però percorrere la giusta strada attraverso una continuità di risultati.

Tornando su Rinaudo, avete l’impressione di “pestarvi i piedi”?
No, lui è un giocatore che si sta impiegando bene come mezzala, siamo giocatori che possiamo facilmente scambiarci posizione: ci sta dando una grossa mano.

Da numero 10 stai trascinando la squadra all’impresa. Cosa ha significato il tuo ritorno per i tuoi compagni? Hanno trovato in te un punto di riferimento?
Non posso fare l’impresa da solo perché non sono Maradona o Messi, cerco di dare una mano ai miei compagni, mi fanno piacere gli attestati di stima che mi rivolgono durante la settimana ma è una stima che vorrei ripagare sul campo e non a parole.

Poco fa parlavi di atmosfera nello spogliatoio: c’è la consapevolezza che la partita contro la Lazio funga da spartiacque in vista delle prossime partite?
Se si fa risultato pieno domenica, andiamo a scontrare il Chievo con più tranquillità. Domenica è una partita da vincere con la testa, con umiltà e con questa voglia che stiamo mettendo nelle ultime partite.

Avete guardato alle prossime quattro partite?
E’ importante vincere contro la Lazio ed andare a sfidare il Chievo consci delle nostre qualità: per me domenica è la partita più importante.