Lo Monaco: "Questo Catania non è ancora il prodotto finito"

Lo Monaco

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Le dichiarazioni di Pietro Lo Monaco, in sala stampa per chiarire alcuni aspetti.

Si è svolta nel pomeriggio alle ore 17:00, a Torre del Grifo, la conferenza stampa che ha visto impegnato Pietro Lo Monaco in un colloquio con i giornalisti, nel primo ed ultimo incontro in sala stampa della settimana sino all'incontro di domenica al Massimino. A pochi giorni dal match con il Messina ed in seguito alla decisione della Fifa di respingere la richiesta fatta dalla società etnea per l'annullamento dei punti di penalizzazione per il caso Castro, l'ad ha voluto sottolineare alcuni aspetti.

"Vi ringrazio per essere qui. Vi preciso che la società non è in silenzio stampa. È solamente una settimana in cui si preferisce far concentrare il gruppo su questo match. Sottolineo che non stiamo parlando di derby ma di una partita in cui sono in palio tre punti pesanti. Quelle di domenica sono due squadre che sono partite con due percorsi differenti. Viviamo una situazione difficile e nonostante le recriminazioni dettate da alcuni episodi, i maggiori colpevoli siamo noi. Stiamo pagando per il caso Castro. Questo caso è maturato nel 2014, il Catania doveva pagare una somma che non ha mai pagato. In seguito a ciò il Racing ha chiesto una penalizzazione prevista dalla FIFA. Nonostante avessimo inviato alla FIFA un dossier, insieme al Racing, chiedendo la sospensione di questa penalizzazione, purtroppo la sanzione era già stata comminata. Da questo momento abbiamo trenta giorni di tempo per ricorrere al TAS. Gli avvocati stanno già lavorando dunque adesso ci auguriamo che le cose si sistemino. In questi quattro mesi abbiamo vissuto tante cose però rispetto agli inizi qualcosa si sta muovendo".

"Ci mangiamo un po le mani per i risultati ottenuti sul campo. Il Catania a parte la partita con l'Akragas non ha mai perso. Oggi c'è rammarico per quello che poteva essere e che non è stato. Gli episodi condizionano sempre ma la palla in rete la dobbiamo mettere noi. Comprendo l'insoddisfazione della gente ma non è così semplice risalire. Siamo partiti con una penalizzazione importante, una situazione debitoria pesante che ci ha rallentato la corsa. In tutto questo intanto le nostre avversarie chiaramente non sono rimaste a guardare. Oggi vedo un Catania che in un certo qual modo si sta facendo condizionare da questa situazione perché se così non fosse non si sbaglierebbero certi gol sotto porta al 94'. Se non abbiamo fatto gol evidentemente dobbiamo completare l'opera e chi si sente stanco forse dovrebbe riposarsi. Bisogna svegliarsi dal sonno e incidere. Questo Catania non è ancora il prodotto finito. Domenica in campo avevamo tanti giovani, credo sia importante lasciargli il tempo giusto. L'obiettivo nostro è quello di agganciare i playoff, mi piacerebbe che lo fosse per tutti, anche del tifoso. Vincere non è mai facile, passa tutto attraverso la costruzione. Rigoli? Sono soddisfatto del tecnico, potrebbe anche non piacere per via della poca esperienza però ha vinto tanto. Vi posso garantire che Rigoli finirà il campionato con il Catania".

"Per natura mia sono sempre piacevolmente sorpreso nel vedere un giovane imporsi perché è il patrimonio della società. Penso che il Catania abbia degli ottimi giovani. A breve vedremo anche Piermarteri unirsi alla rosa. Sono loro quelli che mi colpiscono particolarmente. Ad oggi mi aspetto di più dal reparto avanzato, lo vedo troppo sottotono. Non posso credere che questo sia il massimo che si possa fare. Paolucci? Sembra che giochi solo l'azione sotto porta invece bisognerebbe si dia una mossa anche in fase di costruzione. Anche Scoppa sta un po' subendo forse qualche presenza. Il giocatore che sta mantenendo fede alle aspettative è Drausio. Nonostante la partenza a rilento di qualcuno li aspettiamo".