Lo Monaco: "Il Catania resterà in piedi e pensa già al futuro"

L'ad etneo Pietro Lo Monaco

L'ad etneo Pietro Lo Monaco 

Le parole dell'amministratore delegato rossazzurro estrapolate dalla conferenza stampa odierna.

In sala stampa a Torre del Grifo, Pietro Lo Monaco ha rilasciato alcune dichiarazioni sottolineando alcune dinamiche del momento. L'Ad ancora una volta ha esposto la propria positività in merito al raggiungimento dell'obiettivo play off.

DIFFICOLTA' INASPETTATE
"Vorrei cominciare con il dire che i primi a nutrire determinate perplessità siamo noi in quanto società. Non siamo soddisfatti di come stanno andando le cose, anche noi siamo sorpresi dello strano andamento di questo campionato. Tutto ha iniziato a girare male già dal match contro l’Akragas. Due mesi fa la nostra classifica era un'altra: eravamo sesti. Per non parlare dei 7 punti di penalizzazione. Sicuramente avremmo avuto un'altra collocazione, saremmo stati tra i primi. Ci sono state gare in cui avremmo potuto dare più, invece abbiamo buttato via diversi punti. Pochi mesi fa questa squadra era competitiva, poteva benissimo essere una delle protagoniste di vertice. Non so cosa sia successo ma è come se fossimo andati in tilt. Comprendo i tifosi e il loro stato d’animo. Troppi anni di amarezze e adesso a queste se n'è aggiunta un'altra. La Nord ha fatto un gesto d'impatto disertando lo stadio e questo mi dispiace. Tuttavia so che questo gesto deriva dall'amore per il Catania. Mi rendo conto adesso che forse le aspettative erano troppo alte. Forse abbiamo chiesto ed era troppo per una squadra che ha dovuto far fronte ad una situazione come quella vissuta dal Catania. Nonostante cio però credo ancora che il destino sia dalla nostra parte, siamo ancora a 2 posti dai playoff per tale motivo abbiamo l’obbligo di non arrenderci, di provarci fino alla fine. Credo fortemente che il Catania sia una squadra da sostenere per cui mi auguro che la Curva Nord e tutti i sostenitori rossazzurri decidano di tornare allo stadio e di seguire queste ultime partite a fianco del Catania. Bisogna stare uniti. Come loro anche io non sono stato felice di notare determinate cose. Da alcuni giocatori non mi aspettavo determinate performance: Marchese ad esempio in diverse partite non mi è sembrato quello conosciuto in passato, certi suoi errori sono stati per me inspiegabili. Nonostante questo però non posso dire certo che il calciatore debba essere buttato via. Come lui anche qualcun'altro non ha soddisfatto le nostre aspettative ma comunque l'idea di partenza rimane quella: andare in B in due, tre anni al massimo. Domenica giocheremo contro il Siracusa al quale faccio i miei complimenti perchè si è rivelato essere la vera sorpresa del campionato. In questo momento non è certo l'avversario più adeguato da affrontare. Il Catania però dovrà giocarsela tirando fuori la giusta rabbia agonistica. Mancano 2 partite alla fine. Se dovessimo vincerle sarebbe più semplice agguantare i playoff. La squadra adesso è in ritiro ma voglio sottolineare che questo non vuole essere un ritiro punitivo. L'obiettivo era tenere la squadra unita. Russotto? Le sue prestazioni non incidono. Sicuramente è tra i pochi a consentirci l'accelerata giusta, ma non si attiva per farlo. Forse avremmo dovuto valutare le proposte ricevute a gennaio".

IL CATANIA GUARDA AL FUTURO
"Guardiamo al futuro e pensiamo che per la prossima iscrizione ci serviranno circa 2 milioni. Le difficoltà sono tante ma la voglia di continuare c'è. Vogliamo tenere in piedi Catania. Abbiamo già pronto l’allenatore per l'anno prossimo cosi come alcuni giocatori, tra tutti Lodi. Noi ci stiamo muovendo e non credo lo stia facendo qualcun altro a parte noi".