Lo Monaco: "B a 22 squadre con Catania, Novara e Siena"

Pietro Lo Monaco, ad rossazzurro

Pietro Lo Monaco, ad rossazzurro 

Le parole dell'amministratore delegato Pietro Lo Monaco a tre giorni dall'attesa sentenza di giorno 7

L'amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, nel pomeriggio di oggi, martedì 4 settembre, ha presentato a Torre del Grifo i difensori Andrea Esposito e Joel Baraye. Ma i riflettori sono puntati sui possibili scenari che deriveranno dalla decisine del consiglio di garanzia del CONI, attesa per giorno 7 settembre:

«Questa vicenda dei ripescaggi sta rischiando di sfaldare la Serie B in quanto categoria. La cerimonia dei calendari è stata precaria, da gridare "aiuto!" Ma questo è il risultato dell’operare dei pupari negli ultimi anni. La venuta di Ronaldo ha fatto aumentare qualche guadagno, ma solo per la Serie A, che si mantiene con in proventi dei diritti televisivi, ma vi sono alcuni scenari che ti fanno capire la deriva in cui stiamo andando. La A è stata per tanto tempo senza un governo. Il calcio è malato, non si è mai visto un campionato di Serie B con 19 squadre, non si è mai visto una squadra che alla prima partita ha un campo impresentabile, da perdere a tavolino, ma non è solo il caso del Cosenza. Quando si dice che giorno 7 si deciderà su due temi importanti, uno è la B a 19 o 22 squadre. E su questo nessuno può confutare quello che è detto dalle regole. Si arriverà a 22 squadre, poi però si arriverà nel pomeriggio, dove non voglio che sia già tutto deciso, visto che il presidente della Ternana è già sicuro di essere dentro il campionato di B. Assodato che la B sarà sicuramente a 22 squadre, decidere nel merito significa sicuramente non disattendere due gradi di giudizio che hanno visto la sentenza del Novara, a favore del Novara, il sostenimento della propria tesi, se poi vogliamo fare i soliti compromessi politici allora si da pure spazio a quello che possono essere le posizioni di squadre come la Ternana. La legge parla chiaro, il Novara ha visto due gradi di giudizio che l’hanno vista vincitrice di questa situazione, perché la legge è questa, non la può cambiare nessuno. Io non vorrei che il collegio arbitrale facesse prevalere l’"accontentiamo tutti" e a quel punto si potrebbero inventare chissà cosa per rendere nullo il reclamo del Novara. Io mi auguro proprio che il 7 si ripristini la legalità e con questo auspico una B a 22 con Catania, Novara e Siena. Quello che abbiamo visto nell’ultimo mese ha dell’incredibile, io è più di cinquant’anni che sto nel mondo del calcio, ne ho visto di tutti i colori, ma quello che è successo ora... Non ci resta che aspettare e affidarci al buonsenso ma soprattutto non devono fare nient’altro che decidere con le leggi a portata di mano, non devono inventarsi niente. Purtroppo c’è una società che ha due pagine al giorno dedicate da un giornale nazionale (Ternana e Corriere dello Sport, ndr) che non fa che ripetere le stesse cose, "B a 22 squadre con Ternana dentro". Il presidente della lega di B non deve giocare con le parole, non deve fare il saltimbanco. Il format dei campionati va cambiato, ma nel rispetto delle regole e investendo non solo su una Lega, ma su tutte le Leghe. Perché quello che decide la Lega di B ha delle ripercussioni non solo nella Lega di B, ma anche in quella di C e nei dilettanti. Fra oggi e domani partirà una denuncia penale, da parte nostra, a chi si è reso responsabile di tutto questo scempio. Una cosa è certa, non ci si ferma, non lasceremo niente di intentato».

«Presumo che giorno 7 di mattina si deciderà sulla B a 22 o 19 squadre, perché in base a questa decisione si può dare avvio all’altra situazione. Ripeto, non vorrei che sia già tutto scritto, perché vorrà dire che i pupari avranno vinto un’altra volta e lasciato il segno. La sicurezza con il quale il presidente della Ternana anticipa il verdetto mi lascia perplesso. Domani partirà la denuncia penale nei confronti di chi ci ha messo in questo situazione. Io penso che era stato tutto calcolato, anche mettere giorno 7 settembre la decisione del collegio di garanzia del CONI. Evidentemente quello che è successo era troppo grande per non essere taciuto e per andare tutto in sordina. Ora sono chiamati a rispettare la legge e decidere secondo la legge. Si poteva pensare sicuramente prima a delineare questa cosa e non arrivare a dove siamo arrivati. Noi andremo in fondo alla vicenda, qualunque sia il verdetto. Stiamo cercando di capire da un mese a quale campionato dobbiamo partecipare. Fabbricini ha perso una buona occasione per stare zitto, ha fatto più danni della Germania. Non ci vuole lui a dire che la FIGC è un organismo sui generis. La FIGC è tenuta a fare rispettare le regole alle varie leghe, è un ente di controllo, di gestione delle varie leghe. Io so solo che noi abbiamo gli stadi più fatiscenti d’Italia, non abbiamo impianti sportivi, siamo il paese dei" mau-mau". Il calcio per noi è solo la Serie A, che si mantiene, ripeto, solo con i proventi dei diritti televisivi. Oggi noi abbiamo gli stadi più degradati d’Europa e questo dovrebbe spingere tutte le società a sistemare le cose. Andare a vedere Sassuolo-Genoa su un terreno che non sembrava un campo sportivo deve fare riflettere molto. Non c’è una programmazione. Fabbricini ha dato la spallata decisiva al rotolamento di quello che è il nostro sistema calcistico, per non parlare della nostra giustizia sportiva. Siamo in un ginepraio dove sguazzano i pupari che a modo loro gestiscono questo baraccone, ma la loro gestione ha portato solo sfascio. Ora o ci arrestano o...».

Sui due nuovi arrivati in casa Catania...
«Con Esposito e Baraye abbiamo quasi finito, mancano da presentare solo Scaglia e Pulidori. È stato per noi un mercato abbastanza complicato, anche se ci siamo mossi per tempo. Abbiamo allestito una squadra che potesse essere competitiva in B e per vincere il campionato di C, per metterci al riparo da qualsiasi esito della sentenza, che ormai è diventata un tormentone, di giorno 7. Andrea Esposito è un giocatore di notevole esperienza, ha giocato in B, ha giocato in A, e questo lo mette in una condizione di assoluto privilegio in merito alle scelte che abbiamo fatto. Lo abbiamo preso pensando di fare la B, ma la possibilità di fare la C conta poco, è un giocatore competitivo. A sinistra avevamo l’esigenza di completare la fascia e allora abbia preso Baraye, il quale viene in prestito dall’Entella. È un giovane di ottime potenzialità e siamo molto curiosi di vedere e capire l’apporto che potrà dare alla nostra causa. A sinistra abbiamo Baraye e Scaglia, per avere una sana competizione in tutti i ruoli che è la cosa che fa lievitare la qualità della squadra, al solito abbiamo preso due titolari per ruolo. L’augurio è che ci sia una sana competizione e che ne possa godere il Catania».