Lecce-Catania 0-1: il Barrientos dell'Elefante

Il sinistro imprendibile del Pitu Barrientos: il

Il sinistro imprendibile del Pitu Barrientos: il "Via del Mare" è sbancato! 

Il racconto dell'ultima affermazione etnea in casa salentina. All'interno le immagini della gara

26 NOVEMBRE 2011
Dopo dodici giornate del campionato di Serie A edizione 2011-12 il Catania di Vincenzo Montella galleggia a metà classifica a quota 14 punti (in coabitazione con il Siena), mentre il Lecce di Eusebio Di Francesco (compagno di squadra del mister etneo ai tempi della Roma) annaspa al terzultimo posto con appena 8 punti. Bisogna vincere e il tecnico salentino opta per un 4-4-1-1 con l’esperienza del campione del mondo Massimo Oddo in difesa e la velocità degli astri nascenti colombiani Cuadrado e Muriel in avanti. Rispondono i rossazzurri, con il classico abito bianco da trasferta, con un camaleontico 3-5-2: Andujar tra i pali; terzetto arretrato con Bellusci, Legrottaglie e Potenza; Izco e Giovanni Marchese sugli esterni, Almiron, Ciccio Lodi e Delvecchio nel cuore della mediana; Gomez a supporto di Bergessio in avanti. Fin dalle prime battute si percepisce il copione che avrà la gara: il Catania a fare la partita, il Lecce sulla difensiva pronto a mordere in contropiede. Nei primi quindici minuti gli etnei ci provano con il ‘Papu’ e con Almiron, senza però inquadrare la porta salentina. Va leggermente meglio a Gennaro Delvecchio, l’unico ex in campo, che nel giro di qualche minuto si fa ipnotizzare per ben due volte da un quanto mai ispirato Massimiliano Benassi: clamorose le occasioni fallite a tu per tu con il portiere leccese dallo ‘spilungone’ di Barletta. Poco più tardi tocca anche a Gonzalo Bergessio farsi respingere un pallone, da posizione assai invitante, dal ‘superman’ salentino. Pian piano, il Lecce esce dal guscio e nella parte finale del primo tempo comincia a farsi vedere in area catanese, tuttavia difettando vistosamente nella mira. Il secondo tempo - inaugurato da un destro da fuori del leccese Obodo e dall’ennesima parata di Benassi su conclusione ravvicinata di Gomez - è ancor più aperto. Almiron sparacchia un destro a lato e nell’altra metà del campo Giovanni Marchese, proprio lui, tira fuori dalla porta etnea un pallone scagliato da Luis Muriel.



A quindici minuti dal termine, dopo aver inserito Marco Biagianti per Delvecchio e Maxi Lopez per Bergessio, mister Montella si gioca l’ultima carta: fuori Marianito Izco e il 3-5-2, dentro Pablo Barrientos e il 4-3-3 con il Pitu, la Gallina e il Papu a comporre il tridente d’attacco. A pochi secondi dal 90 il mago di Comodoro Rivadavia tira fuori dal cilindro la prima delle sue 14 perle in rossazzurro, ripagando i tifosi etnei per la lunga attesa dovuta ad un recupero assai lungo e tortuoso dopo un bruttissimo infortunio. Il mancino esterno del ‘Pitu’ scoccato dal limite dell’area salentina è come la coda di una stella cometa che va a illuminare di rossazzurro la rete giallorossa. Sinistro imparabile, anche per i super-poteri di un Max Benassi che ammira in ginocchio l’affresco dell’argentino. In un colpo solo il Catania sbanca il "Via del Mare" di Lecce e scopre le meraviglie di Barrientos, una scatola magica con dentro tanto calcio.

IL TABELLINO

LECCE (4-4-1-1): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Brivio; Cuadrado, Strasser, Obodo(73'Corvia), Olivera(23'Piatti); Bertolacci; Muriel(85'Ofere). A disp.: Julio Sergio, Ferrario, Grossmuller, Pasquato. All: Eusebio DI Francesco.

CATANIA (3-5-2): Andujar; Izco(75'Barrientos), Bellusci, Legrottaglie, Potenza, Marchese; Almiron, Lodi, Delvecchio(56'Biagianti); Gomez, Bergessio(65'Maxi Lopez). A disp.: Campagnolo, Capuano, Ricchiuti, Catellani. All: Vincenzo Montella.

ARBITRO: Peruzzo di Schio

RETE: Barrientos all’89’

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