La giornata ai raggi X

 

Trentacinquesimo appuntamento con la rubrica dedicata alla presentazione di tutte le 38 giornate di serie A.

Il campionato è entrato nel suo clou: solamente 4 giornate dividono le squadre dal loro destino, destino che significa scudetto, Europa oppure salvezza. Rimangono in palio solamente 12 punti, da mettere necessariamente in cassaforte se si punta a qualcosa.

Ad aprire la trentacinquesima giornata saranno Chievo e Cagliari, che alle 18 giocheranno una partita diventata ormai, a salvezza acquisita per entrambe, una sorta di “amichevole”. Le due compagini hanno raggiunto l’ obiettivo di staccare il biglietto di serie A anche per la prossima stagione e, in questi novanta minuti, potranno dare spazio a chi ha avuto poche opportunità di mettersi in mostra durante questo campionato.

Alle 20.45 si disputerà una sfida europea affascinante: i viola di Montella sono solamente ad un passo dal terzo posto (occupato dal Milan), mentre i giallorossi di Andreazzoli occupano la quinta posizione che significa Europa League. Considerando il fatto che le due squadre distano solamente di sei punti, una vittoria romana potrebbe far clamorosamente riaprire la caccia al quarto posto, mentre i toscani vittoriosi metterebbero ulteriore paura ai rossoneri milanesi. Con la certezza che il pareggio non serva a nessuno, assisteremo di sicuro ad una partita emozionante…

L’eventuale vittoria della Roma, oltre a coltivare un sogno, servirebbe ai giallorossi per tenere a debita distanza quell’Udinese capace di rimontare nell’ultimo periodo posizioni su posizioni, fino a ritrovarsi sesta in graduatoria. Nell’anticipo domenicale delle 12.30, gli uomini di Guidolin si troveranno di fronte una Sampdoria che sembra già in piena vacanza e il compito dei friulani pare essere di facile soluzione: tutto l’ambiente bianconero crede all’Europa League e difficilmente i tre punti prenderanno strade diverse da quelle di Di Natale e compagni.

“Pazzo” Milan: non è facile per un calciatore essere messo in panchina partita dopo partita, ma nello stesso tempo farsi trovare pronto e determinato per entrare in campo negli ultimi minuti e cambiare le sorti del match. Pazzini, alla prima stagione da rossonero, però ce l’ha fatta e con la sua straordinaria doppietta in soli 3 minuti contro il Catania, è riuscito non solo a superare in classifica marcatori quella punta che nel Milan, sempre alla prima stagione, aveva siglato 14 reti (si parla di Zlatan Ibrahimovic, e non è poco…), ma ha risollevato la propria squadra, riportandola nuovamente al terzo posto, che significa Champions League. Contro il Torino alle 15, i rossoneri dovranno difendere questa posizione dagli attacchi della Fiorentina per dare un senso definitivo al loro campionato, partito, in verità, abbastanza male.. Il Torino di Ventura, invece, cercherà a S.Siro quel punto importantissimo sfuggitogli nel derby solo nei minuti finali, in maniera da poter finalmente chiudere, o quasi, il discorso salvezza.

L’ unica nota positiva in questo momento è che la Lazio disputerà la finale di Coppa Italia contro la Roma, perché per il resto ormai è totalmente sprofondata, in quanto piano piano è scivolata in classifica ed attualmente occupa l’ ottava posizione. Si certo, ha l’ opportunità di vincere la Coppa Italia per entrare lo stesso in Europa, ma tutto l’ambiente laziale non si aspettava questi risultati negativi in campionato. Bisognerà cambiare totalmente rotta in questo finale, a partire da domenica pomeriggio contro un Bologna che non ha più nulla da chiedere a questo campionato avendo già raggiunto i famosi 40 punti, che significano “permanenza in serie A”.

Parma e Atalanta provengono tutte e due da un buon pareggio: se la squadra ducale ha terminato la scorsa partita a reti inviolate, quella bergamasca prima è passata in vantaggio, ma poi si è fatta raggiungere nella parte finale di gara da Gilardino. In classifica distano solamente di una lunghezza (40 Parma, 39 Atalanta), ma hanno in comune la salvezza acquisita da tempo. Sarà una festa in campo.

Stanno disputando un grande campionato e stavano per accendere le “Luci a San Siro”. Rimane l’ amaro in bocca per essere passati due volte in vantaggio alla Scala del Calcio, ma alla fine questo doppio vantaggio non è servito a nulla, in quanto poi sono usciti sconfitti, ma a testa alta. Si sta parlando dei rossazzurri di Maran, che contro il Milan stavano per conquistare tre punti d’oro: nona posizione in classifica e 48 punti sul groppone, non male per una squadra affidata ad un allenatore esordiente in serie A e che si appresta, anche conquistando solo un punticino sui 12 finali a disposizione, a scrivere la storia del Calcio Catania per il record di punti nella massima serie. La partita in programma non è di certo facile, in quanto l’ avversario, il Siena, si ritrova nella zona rossissima della classifica (30 punti) e cercherà a tutti i costi di conquistare bottino pieno, per poter rimanere a galla e alimentare speranze di salvezza.

Attualmente oltre al Pescara, che ormai aspetta solo la matematica, ed il Siena, retrocederebbe anche il Genoa che, a pari punti col Palermo (32), è in svantaggio negli scontri diretti coi rosanero e quindi sarebbe condannato alla serie cadetta. In novanta minuti di fuoco, Borriello&C. vorranno a tutti i costi vincere la partita contro il Pescara, per incassare tre punti d’oro ed uscire da questa brutta posizione, in attesa dei risultati dagli altri campi, forti del calendario finale sicuramente meno impegnativo rispetto alle antagoniste per la permanenza.

Solamente un punto divide la Juventus dal suo ventinovesimo scudetto. Il destino vuole che i festeggiamenti possano iniziare il 5 maggio, una data emozionante che tutti i tifosi iuventini non dimenticheranno mai, in quanto 12 anni fa vinsero il tricolore in maniera rocambolesca proprio in questo giorno. Di fronte avranno un Palermo reso forte dai risultati positivi delle ultime giornate e dalla bella vittoria interna contro l’Inter: se il campionato fosse finito domenica scorsa, gli uomini di Sannino si sarebbero salvati, invece, con quattro partite (tre delle quali molto difficili)ancora da giocare, la strada appare ancora tutta in salita.

A chiudere questa giornata ci pensa un grande big-match, Napoli-Inter. I partenopei, a +7 dal terzo posto con 69 punti, vogliono chiudere prima possibile i giochi per la qualificazione alla Champions League senza passare dai preliminari, coronando una stagione che, nonostante gli alti e bassi, riporterà gli azzurri nell’elite del calcio europeo. Alle 20.45, nel meraviglioso San Paolo, sfideranno la squadra di Stramaccioni, che attualmente non sta vivendo un bel periodo: ennesima sconfitta fuori casa ed ennesima perdita di un calciatore importante, Zanetti. Il trentanovenne capitano, che si è rotto il tendine d’achille e dovrà stare fuori dai campi per almeno sei mesi, si va ad aggiungere al folto gruppo relegato in infermeria, a conferma che quest’anno per i nerazzurri milanesi è da dimenticare in fretta. Perdere anche questa partita sarebbe una batosta ulteriore, soprattutto per la corsa Europa che verrebbe, a quel punto, definitivamente compromessa..