Schelotto saluta i suoi ex compagni...
In vista della gara di stasera, al Massimino, contro l'Atalanta, vi raccontiamo la stella avversaria: Ezequiel Schelotto.Un accurato 'ritratto' a cura di Angela Sciuto
Abbiamo avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo: Ezequiel Schelotto, centrocampista argentino, naturalizzato italiano, classe 1989, ha infatti vestito la maglia del Catania nel 2011, approdando in terra sicula a gennaio, durante la sessione del mercato invernale.
La sua prima esperienza italiana, si consuma a Cesena: cresce tra le fila della squadra romagnola, disputando il campionato di Prima Divisione: per il centrocampista, appena sei presenze con una rete messa a segno.
Successivamente, arriva per lui la parentesi a Bergamo, in Serie B, nella stagione 2009-2010, annata in cui registra quaranta presenze e realizza sei reti; ultimato questo corso, torna a vestire, nella stagione seguente, la maglia cesenate, disputando il campionato di Serie A. Il suo esordio avviene alla giovane età di 21 anni e risale all’ agosto 2010, in occasione del match contro la Roma.
Come detto precedentemente, nel gennaio 2011 giunge in prestito al Catania, dove colleziona 14 presenze, condite da una sola segnatura, realizzata in quella sfortunata partita tra Catania e Lazio, vinta per 4-1 dai capitolini.
A stagione conclusa, torna ad indossare la maglia dell’Atalanta, col presupposto di vivere finalmente una carriera da protagonista; è indubbio infatti, constatare che, i dirigenti orobici abbiano già da tempo deciso di puntare su di lui.
Usa indistintamente ambedue i piedi, capacità che lo rende poliedrico ed impiegabile su entrambe le fasce, anche se è sulla destra che diventa esiziale per le difese avversarie. “Polmone d’acciaio”, le sue scorribande creano spesso superiorità numerica e risultano preziose anche in fase di contenimento.
Uscito indenne da un incidente stradale, che lo ha coinvolto lo scorso 15 settembre, l’italo-argentino è a disposizione del tecnico Colantuono e sembra possa prendere parte al match infrasettimanale, valevole per la quarta giornata d’andata del campionato di serie A, che si disputerà domani al Massimino: nella speranza che, a lui, amante dell’ “Asado” argentino, possa risultare indigesta la carne di cavallo catanese…
La sua prima esperienza italiana, si consuma a Cesena: cresce tra le fila della squadra romagnola, disputando il campionato di Prima Divisione: per il centrocampista, appena sei presenze con una rete messa a segno.
Successivamente, arriva per lui la parentesi a Bergamo, in Serie B, nella stagione 2009-2010, annata in cui registra quaranta presenze e realizza sei reti; ultimato questo corso, torna a vestire, nella stagione seguente, la maglia cesenate, disputando il campionato di Serie A. Il suo esordio avviene alla giovane età di 21 anni e risale all’ agosto 2010, in occasione del match contro la Roma.
Come detto precedentemente, nel gennaio 2011 giunge in prestito al Catania, dove colleziona 14 presenze, condite da una sola segnatura, realizzata in quella sfortunata partita tra Catania e Lazio, vinta per 4-1 dai capitolini.
A stagione conclusa, torna ad indossare la maglia dell’Atalanta, col presupposto di vivere finalmente una carriera da protagonista; è indubbio infatti, constatare che, i dirigenti orobici abbiano già da tempo deciso di puntare su di lui.
Usa indistintamente ambedue i piedi, capacità che lo rende poliedrico ed impiegabile su entrambe le fasce, anche se è sulla destra che diventa esiziale per le difese avversarie. “Polmone d’acciaio”, le sue scorribande creano spesso superiorità numerica e risultano preziose anche in fase di contenimento.
Uscito indenne da un incidente stradale, che lo ha coinvolto lo scorso 15 settembre, l’italo-argentino è a disposizione del tecnico Colantuono e sembra possa prendere parte al match infrasettimanale, valevole per la quarta giornata d’andata del campionato di serie A, che si disputerà domani al Massimino: nella speranza che, a lui, amante dell’ “Asado” argentino, possa risultare indigesta la carne di cavallo catanese…
