Juve Stabia-Catania: Play-off raggiunti...e adesso?

Uniti si può

Uniti si può 

La presentazione dello spareggio di Castellammare di Stabia tra le vespe e l'Elefante

GARA SECCA
Terminate le 38 giornate previste dalla Lega Pro, dopo una settimana si parte subito con il primo turno dei play-off. Le gare - eccezion fatta per Gubbio-Sambenedettese e Arezzo-Lucchese che si disputeranno sabato 13, sono in programma domenica 14 maggio - saranno a eliminazione diretta e si giocheranno in casa delle migliori classificate che per passare il turno hanno a disposizione due risultati su tre, infatti in caso di pareggio al termine dei 90 minuti regolamentari a passare sarà la squadra di casa perché meglio piazzata al termine della regular season. La squadra ospite per andare avanti deve necessariamente vincere. Il Catania, raggiunti gli spareggi all'ultima giornata, sarà di scena domenica 14 maggio al "Romeo Menti" di Castellammare di Stabia, dove alle 15 affronterà la Juve Stabia. Si tratterà del terzo confronto in stagione tra le due formazioni. In campionato, nella gara di andata valida come prima giornata, nel caldo pomeriggio del 27 agosto 2016 al "Massimino", i padroni di casa, sotto di un gol per via della rete di Lisi al 19', si imposero col punteggio di 3-1 grazie alle segnature di Calil, Paolucci e Di Cecco. Il ritorno al "Menti", però, fu un'autentica disfatta: il 2 dicembre scorso fu un perentorio 4-0 per le "vespe", che sono l'unica squadra che in questo campionato è riuscita a segnare quattro gol alla retroguardia dell' "elefante", la terza miglior difesa del girone C in compagnia di quella del Lecce. Domenica 14 maggio la ‘bella’. Dirigerà l'incontro Fabio Piscopo di Imperia, coadiuvato dagli assistenti Santoro e Mangino. Per i play-off sarà presente anche il quarto uomo, che nell'occasione sarà Matteo Marchetti.

L'espulsione di Nava nel corso del match di dicembre perso dagli etnei per 0-4 



JUVE STABIA: AVANTI ANCHE CON UN PARI, MA SI TEME IL CATANIA
Le "vespe" arrivano al confronto diretto con il Catania dopo aver disputato, domenica scorsa - nell'ultimo turno di campionato – in casa, un incontro che sapeva tanto di amichevole contro il già retrocesso Taranto. Vittoria di misura per i padroni di casa grazie alla rete di Rosafio al 92'. I gialloblu non avevano più niente da chiedere al campionato in chiave classifica, il Matera vincendo a Melfi ha confermato il terzo posto ma per i campani non è cambiato nulla, il quarto posto vale comunque la prima posizione nella griglia play-off proprio grazie all'accesso dei lucani alla finale della Coppa Italia di Lega Pro. La Juve Stabia dunque chiude il campionato con 64 punti, uno in meno del Matera, dieci in meno del Lecce secondo e a più sette dal Siracusa che finisce il campionato in quinta posizione. Ha totalizzato 18 vittorie, dieci pareggi e altrettante sconfitte; 65 gol fatti, 43 subiti. Quello stabiese è il terzo attacco più prolifico del girone C, dopo quelli di Matera e Foggia, il quinto di tutta la Lega Pro se si fa il computo anche degli altri due gironi, dove hanno fatto meglio solo Pordenone (girone B) e Cremonese (girone A). Il bomber dei campani è Ripa con 15 reti, 8 ne ha fatti Lisi, 7 Kanoute e Izzillo. Dopo il decimo posto dello scorso campionato, le "vespe" si presentano ai nastri di partenza della stagione 2016/17 tra le favorite per la promozione diretta tra i cadetti. Per tutto il girone d'andata e per un bel po' di giornate del girone di ritorno rimangono infatti in orbita primo posto, ma poi qualcosa va male, nonostante alcuni innesti importanti dal mercato di riparazione, e la squadra perde di vista la vetta. Dopo la 29ª giornata, a causa dello 0-1 interno contro la Paganese del 12 marzo scorso, viene esonerato il tecnico Gaetano Fontana, con il quale la Juve Stabia ha conquistato 49 punti. Al suo posto arriva Guido Carboni, che a pochi giorni dalla sfida con i rossazzurri dichiara: « Gli etnei hanno una rosa molto forte. Forse avremmo preferito affrontare qualcun altro, ma non siamo da meno e non abbiamo nessuna paura». È evidente che i padroni di casa, che avranno il vantaggio di poter accedere al secondo turno dei play-off anche pareggiando, temono i rossazzurri, specie per l'imprevedibilità che può scaturire dalle gare "secche".

L'esultanza di Mimmo Di Cecco dopo la rete del 3-1 alle vespe 



CATANIA: PUNTARE ALLA VITTORIA
Così Giovanni Pulvirenti in un passaggio della conferenza pre-partita: «Noi dovremo chiaramente puntare alla vittoria senza preoccuparci d'altro. Importante sarà la strategia. Le scelte saranno dettate da una serie di situazioni: la tattica, la qualità dell'avversario e dai nostri punti di forza. Sarà poi il risultato finale a dirci se abbiamo fatto la scelta più o meno giusta». Vittoria è la parola d'ordine. Se si vuole andare avanti e "uscire" da protagonisti da questi play-off, l'unico modo concesso è quello di vincere. E come dice il mister, bisogna azzeccare le scelte e valorizzare i punti di forza. L'atteggiamento difensivo visto nello 0-0 dell'ultima giornata a Caserta potrebbe anche andar bene, "a patto che" non duri per l'intero arco dei 90 minuti, per evitare magari che la Juve Stabia passi in vantaggio e possa gestire a suo piacimento l'incontro, ma quello rinunciatario no. Perché, ripetiamo, il Catania se vuole andare avanti deve solo e soltanto vincere e per far ciò deve attaccare e segnare. Uomini chiave, pertanto, potranno (devono!) essere: Mazzarani, miglior realizzatore del "liotru" con 9 reti con alle spalle un bel po' d'esperienza che serve come il pane in gare come questa; Di Grazia, secondo marcatore della squadra con 8 reti, è il "gioiellino" dei rossazzurri, se gli si accende la fantasia può essere devastante; Pozzebon, soltanto due gol nell'esperienza alle falde dell'Etna, ma potrebbe ancora avere tempo (dipende anche da lui) per realizzare gol pesanti e decisivi, e far valere la sua forza fisica; e poi c'è il centrocampo, che dovrà fare un gran lavoro per mettere gli attaccanti in condizione di segnare. A proposito di centrocampo, un vero e proprio "acquisto" (dalla Berretti) azzeccato si sta rivelando il giovane Kalifa Manneh. Domenica è stato protagonista di una buona e attenta prestazione anche Andrea De Rossi, che si candida alla conferma da titolare, nonostante i rientri di Parisi e Baldanzeddu. Recuperato Gil, out i soliti Bergamelli, Di Cecco e Biagianti. Il Catania dunque agguanta l'ultimo posto disponibile per i play-off, l'undicesimo, grazie al pari di Caserta, al contemporaneo pari del Lecce contro l'Andria – e aggiungiamo anche la sconfitta del Catanzaro, perché se avesse pareggiato anche il Fondi sarebbe andata agli spareggi anche l'Andria ai danni del Catania – e al Matera che da finalista di Coppa Italia ha permesso all'undicesima del girone C di partecipare ai play-off. I rossazzurri hanno chiuso la propria stagione con 47 punti: 14 vittorie, 12 pareggi e altrettante sconfitte. Senza penalizzazione sarebbero 54 i punti in classifica e il Catania domenica sarebbe andato a Cosenza, dove ha già vinto in campionato.

LA PILLOLA DEL PRE-PARTITA
Gli etnei hanno concluso il loro campionato raggiungendo l'obiettivo minimo prestabilito. Disputare i play-off da protagonisti potrebbe sembrare un'utopia ma domenica inizia un altro mini torneo, nel quale tutto può succedere, che potrebbe già finire lo stesso giorno, ma se si andasse avanti? In Campania bisognerà fare una partita impeccabile, attenta: non si deve subire, bisogna creare occasioni e concretizzarle, evitando errori banali sotto porta (vedi Mazzarani nel primo tempo di Caserta, tra gli esempi più recenti). "Provarci è d'obbligo". Vai Catania!