Izco: "Penso che possiamo salvarci con largo anticipo"

Mariano Izco, capitano del Catania

Mariano Izco, capitano del Catania 

Mariano Izco, capitano del Catania, ha parlato in sala stampa.

TORRE DEL GRIFO-Ha parlato in conferenza stampa Mariano Izco, capitano del Catania, in vista dell’importante sfida salvezza di domenica contro il Livorno al Massimino.

Qual è stato il momento o la partita più difficile fino a questo punto della stagione, dove hai visto i tuoi compagni maggiormente sconfortati? E tu, da capitano, cosa hai detto loro?

Fino alla partita contro l’Inter eravamo tutti in difficoltà per quello che dice la classifica. Andiamo avanti così che ce la possiamo fare.

Tu sei il veterano della squadra. C’eri quando il Catania battè il Chievo a Bologna, c’eri quando Martinez pareggiò a cinque minuti dalla fine contro la Roma. Possiamo paragonare le due imprese a quella che il Catania deve compiere?

Io penso che possiamo salvarci con largo anticipo e non arrivare alla fine perché potrebbe poi diventare difficile gestire una situazione simile.

Catania-Livorno non è solo una sfida salvezza: Catania-Livorno è anche 2 Febbraio. Tu c’eri, come detto. Quanto è maturata la città e la tifoseria rossazzurra da quella tragedia?

Non c’entra nulla, sono passati tanti anni. Sarà solo uno scontro diretto per la salvezza, non c’enra nulla il 2 Febbraio.

Contro l’Atalanta hai raggiunto il traguardo delle 200 presenze in Serie A. Calciocatania.com ti ha tributato uno speciale raccogliendo anche gli auguri di alcuni dei tuoi ex compagni di squadra: quale di questi ti ha fatto maggiormente piacere ricevere?

Tutti perché è stata una cosa bellissima al di là del fatto che non ho potuto festeggiare a causa della situazione in classifica. Sono molto contento di tutti quelli che mi hanno scritto.

La partita contro l’Inter può essere stata la partita della svolta. Quali sono state le impressioni della squadra dopo la partita?

E’ stata l’unione del gruppo a farci pareggiare. Tutti pensavano di tornare da Milano con zero punti: è stata una partita importante sia per la classifica sia dal punto di vista del morale in vista della sfida salvezza contro il Livorno.

A proposito dello scontro diretto contro il Livorno, quali saranno le parole giuste da utilizzare questa settimana per caricare la partita senza quella pressione che può trasformarsi in paura?

Sarà bravo il mister a caricare la squadra, anche se noi siamo già molto carichi. Sappiamo che non abbiamo ancora fatto nulla ma la partita di domenica può cambiare molto la classifica.

Il ruolo del capitano in queste situazioni in cosa consiste?

Nel rincuorare tutti, ancora manca tanto: siamo una squadra forte e possiamo salvarci.

Quanto ha inciso il ritorno di Maran nella bella prestazione di Milano?

Lui è venuto con più carica di noi, perché ha imparato dai pochi errori fatti in passato per non ricommetterli: è stato molto bravo.

In che condizione fisica sei?

Al di là dell’infortunio alla caviglia, in questa partita mi sono sentito molto meglio fisicamente.

Ti senti un uomo fondamentale per questa squadra?

Mi sento molto importante ma siamo stati sfortunati ad avere tanti infortuni. Chi ha giocato al posto degli infortunati ha fatto benissimo. Comandano i risultati: abbiamo fatto male, siamo un gruppo, ma l’importante è essere rientrati in condizione e essere fiduciosi di potercela fare.

Siamo in una settimana particolare anche per la chiusura del mercato. Può distrarre alcuni giocatori nella preparazione della partita?

Non penso incida nella preparazione della partita. Può essere che chi sta per andar via non ci sta con la testa.

Fino a qualche giornata fa si parlava di quattro o cinque squadre in lotta per la salvezza. I risultati negativi di Cagliari e Udinese possono averli coinvolti?

Siamo in tanti, ma dobbiamo pensare ai nostri risultati. Se noi vinciamo e andiamo avanti così non dobbiamo pensare agli altri perché abbiamo il vantaggio di dover giocare contro tutti.

La partita contro il Livorno può essere la partita più importante della stagione?

Secondo me si, perché può farci risalire in classifica e può far morale. Può farci ritornare anche ai livelli di prima: a giocare bene e a star più tranquilli.

Rispetto al calo di spettatori negli stadi italiani il Massimino rimane una grande risorsa. Cosa chiedi ai tifosi?

Per noi è importantissimo: sono la spinta più importante che abbiamo. Sono stati pazienti in un periodo così brutto, al di là dei fischi.

L’atteggiamento visto a San Siro ha dato più carica rispetto a quello visto contro il Bologna?

Contro il Bologna vincere è stata una partita dove siamo stati molto bravi, ma a Milano contro l’Inter è stato molto importante per il morale, e questo ci ha dato una carica molto importante.

Come si è inserito Rinaudo?

Si è inserito benissimo, si è adattato perfettamente al calcio italiano. Ha fatto molto bene, ne avevamo bisogno. Ha fatto vedere che può daci una importante.