Inter-Catania: presentazione della gara

A Milano con una grinta così...

A Milano con una grinta così... 

La presentazione della gara di Milano tra nerazzurri e rossazzurri. Inter a caccia della prima vittoria nel 2014, Catania affamato di punti salvezza...

Non ci resta che…Combattere!
Il pesante capitombolo rimediato nella gara interna contro la Fiorentina, che segnava tra l’altro il ritorno di mister Rolando Maran sulla panchina etnea, ha riportato in auge il titolo di un celebre film della metà degli anni 80: “Non ci resta che piangere”. Un riferimento assai azzeccato, in chiave ironica, per smorzare la cocente delusione patita nel pomeriggio del “Massimino” contro i viola dell’ex Montella. Tre reti incassate, reazione assente, prestazione gravemente insufficiente e classifica sempre altamente deficitaria: contenuti più vicini ad un film horror che alla spensierata commedia di Benigni e Troisi.

Voltata l’ennesima pagina amara, ecco che il libro della stagione 2013/14 offre agli etnei un nuovo foglio bianco (il numero 21 della serie) da scrivere ed inondare d’inchiostro rossazzurro: la trasferta milanese in casa dell’Inter di Mazzarri. In verità, numeri alla mano, il match del “Meazza” non sembra proprio l’occasione ideale per dar sfogo a propositi trionfalistici. Anzi, tutt’altro. Analizzando i precedenti, che vedono i rossazzurri mai vittoriosi e quasi sempre sconfitti, ogni velleità va a farsi benedire. Stesso discorso se alla storia degli “Inter-Catania” si somma lo score esterno degli etnei, dieci sconfitte in altrettante gare. Come se non bastasse, per affondare il coltello nella piaga ecco il bisogno di vittoria della Beneamata, ancora alla ricerca della prima gioia nel 2014. Di male in peggio.

Cosa fare allora? Adagiarsi passivi sull’idea “sarà una nuova pagina amara della stagione e piangere” oppure provare ad invertire la rotta, provando a gettare veramente il cuore oltre all’ostacolo? “Non ci resta che combattere!” E’ esclusivamente questo il titolo che deve rappresentare il Catania in questa decisiva parte della stagione. Bisogna combattere, combattere e combattere ancora. Contro ogni avversario e in qualsiasi campo, perché il tempo stringe e le occasioni per invertire l’andazzo di questo tribolato campionato continuano a diminuire inesorabilmente. A San Siro bisogna con uno spirito combattivo, ben diverso da quello disarmante offerto nella gara contro i gigliati. I quattro punti da recuperare al quart’ultimo posto (occupato da Chievo, Bologna e Sassuolo) concedono al Catania ancora speranza. Ma se non si combatte la speranza non serve a nulla. -27 all’AlbA: “Siate folli, siate affamati, siate umili, siate elefanti!”