Inter-Catania (2-0): replay milanese

Almiron, vicinissimo al gol milanese...

Almiron, vicinissimo al gol milanese... 

Il commento al match del "Meazza" tra meneghini ed etnei.

Solito mal di trasferta
Ci risiamo. Il Catania di Maran stecca nuovamente in trasferta, cogliendo la terza sconfitta in quattro gare lontano dal “ Massimino”. Un punto in quattro partite, due gol fatti (entrambi a Roma alla prima giornata) e ben dieci subiti. Sintesi: sterilità offensiva e fragilità difensiva cronica. Il solito Catania insomma: bello e concreto in casa, vulnerabile e poco cinico fuori. Anche al “Meazza”, infatti, i rossazzurri hanno confermato quanto di contrastante avevano fatto vedere nelle precedenti gare di Firenze e Bologna: buona tenuta del campo, diverse occasioni da goal create (alcune delle quali clamorosamente fallite) e preoccupanti amnesie difensive. Etnei generosi e volenterosi, Inter poco spettacolare ma maledettamente concreta e cinica, a segno, con Cassano prima e Palacio poi, proprio nei momenti migliori dei rossazzurri. La vittoria dei meneghini, la quattordicesima in sedici confronti di serie A disputati a San Siro, unita alle occasioni da rete fallite dai rossazzurri prima e dopo il vantaggio interista, aumenta i rimpianti per l’ennesima occasione buttata alle ortiche. Nessun dramma, però: la classifica (cortissima) vede un Catania al sesto posto, insieme alla Roma (i giallorossi giocheranno stasera a Genova), con 4 punti di vantaggio sul ‘gruppone’ delle terzultime (tra le quali il ‘defunto’ Milan). Di certo, questa andazzo altalenante tra casa e trasferta è estremamente deleterio e snervante. Serve continuità. Necessariamente.

Alvarez, l’anello debole
Contro il Parma, al rientro dopo aver saltato la gara di Bologna per squalifica, era stato uno dei migliori in campo. Quest’oggi al “Meazza”, invece, Pablo ‘Comu finiu’ Alvarez è ritornato nuovamente quel giocatore svogliato visto ripetutamente in questo primo scorcio di stagione. La grave ‘dimenticanza’ in occasione della rete di Cassano è, sostanzialmente, la ‘fotocopia’ dell’errore commesso a Roma che ha regalato al ‘baby’ Nico Lopez la gioia della prima rete in A e il pareggio ai capitolini. Al di là dell’ennesima svista, però, ciò che fa riflettere è la troppa vulnerabilità che questo Catania ha nella corsia destra della difesa. Al momento, infatti, il ‘buon’ Alvarez è l’anello debole di un reparto arretrato che con i vari Legrottaglie, Spolli, Marchese e Bellusci (oggi assente per infortunio) ha trovato un certo feeling. La speranza è quella di rivedere, al più presto, quel terzino, solido dietro e devastante in avanti, ammirato qualche stagione addietro con Mihajlovic in panchina, perché così non va. Per niente.

Almiron, tripletta mancata
Inaspettatamente Sergio Bernardo Almiron, il trattore della mediana rossazzurra, per un giorno è stato l’uomo più pericoloso del Catania. Nel pomeriggio milanese, infatti, il possente mediano argentino ha avuto per ben tre volte l’occasione di ‘far male’ all’Inter di Stramaccioni. L’occasione fallita in avvio di gara, che avrebbe cambiato decisamente le sorti dell’incontro, è sicuramente l’errore più clamoroso dei tre. Il mancato colpo di testa sul traversone di Barrientos e ed il tiro smorzato dalla difesa nerazzurra completano il quadro dei ‘rimpianti almironiani’.

A pranzo con la Signora
Tra sette giorni ecco una sfida affascinante e stimolante, l’ideale per provare a dimenticare la sconfitta odierna. Al “Massimino” arriva all’ora di pranzo la Juventus campione d’Italia ed imbattuta, con Conte, Carrera ed Alessi in panchina, da 46 giornate: 38 della scorsa stagione più le 8 di questa. Un avversario ‘imbattibile’ che nella (prematura) sfida-scudetto di Torino ha regolato per 2-0 il Napoli, portandosi da sola al comando a +3 proprio sui partenopei. Gara suggestiva, molto attesa dai soliti ‘figli dell’evento’ di Sicilia, pronti a popolare le tribune del “Massimino” ed a mescolarsi con i veri tifosi rossazzurri. Discorsi vecchi che, però, riescono a risvegliare sempre un certo sdegno, perché dopo sette stagioni consecutive in A (record assoluto per il calcio etneo) è inconcepibile che siano catanesi dal cuore bianconero, nerazzurro o rossonero. Proprio per questo, battere l’imbattibile ‘Vecchia Signora’sarebbe ancor più gratificante... -29 all’Alba: “Siate affamati, siate folli, siate umili, siate elefanti!”