Il punto sulla A

Pietro Terracciano, giornata da dimenticare

Pietro Terracciano, giornata da dimenticare 

Il resoconto delle gare della trentatreesima giornata del campionato di serie A. Un'analisi accurata ed approfondita con tanto di top e flop della giornata

SCUDETTO ED EUROPA: La Juventus non si fa raggiungere, la Lazio si
Nel recupero della trentatreesima giornata non succede nulla di nuovo al vertice. Vittorie scontate, ma soffertissime per Juventus (74) e Milan (71). I bianconeri non in una delle migliori giornate soffrono l’ errore dal dischetto di Pirlo e solo nel finale piegano il Cesena. Mentre il Milan, arrivato stanchissimo in questo finale di stagione, viene salvato in extremis da Boateng. Quattro punti di vantaggio (per via degli scontri diretti) a quattro giornate dal termine sembrano irrecuperabili. A meno di colpi di scena clamorosi, Conte riconsegnerà lo scudetto alla Vecchia Signora. Scudetto che manca dal lontano 2002/03. Se sarà trionfo bianconero, sarà certamente meritato, perche la Juventus non ha mai perso, perché Conte ha dato finalmente un gioco, tanta determinazione ed ha creato un gruppo unito, riuscendo a motivare tutti i giocatori in rosa. L’ ultimo della lista risponde al nome di Borriello: match-winner contro il Cesena. Certo il Milan non si arrenderà. Ma il gol non assegnato a Muntari nello scontro diretto con i bianconeri potrebbe pesare come un macigno. Juventus o Milan? Il tredici maggio lo scopriremo, o forse prima. La corsa per l’ ultimo posto valido in Champions non si concluderà prima dell’ ultima giornata di campionato. A riaprire i giochi, ancora una Lazio (55) deludente. I biancocelesti si arrendono, anche, ad un Novara che di punti ne ha la metà. Magistrale la punizione di Mascara che, se da un lato non riesce a risolvere i problemi della sua squadra, dall’ altro, come detto, riapre in pieno la lotta al terzo posto. A ringraziare sono in ordine di classifica: Napoli (54) ed Inter (52). Il Napoli di Hamsik e Cavani si impone a Lecce e godrà, da qui alla fine, di un calendario più agevole rispetto alle dirette rivali. L’ Inter compie un mezzo miracolo andando a vincere ad Udine. Si dice che a tutto c’ è un limite, e Stramaccioni lo sa. Seppur così giovane, ma certamente non incapace, non ne può più: fa fuori Forlan (era ora) e Zarate (anche se in panchina) e rilancia Alvarez e Sneijder. Scelte vincenti. Scelte da tre punti e morale alle stelle. Ma io ci andrei cauto con l’ entusiasmo, perché da un po’ di tempo a questa parte, l’ Udinese (52) non c’è più. I friulani, con questa sconfitta, restano inchiodati a quota 52 ma la condizione della squadra è preoccupante, visto che non riesce più a vincere. A quota 50, ad un passo dalle ultime quattro squadre menzionate pocanzi, c’è la Roma. Ma a quattro giornate dalla fine qual’ è l’ obiettivo dei giallorossi? Direi nessuno! Altra figuraccia, stavolta contro la Fiorentina e squadra allo sbando. Le colpe? Se da una parte, è vero che i giocatori vanno in campo, dall’ altra come si fa a scagionare Luis Enrique? Forse la troppa poca esperienza a livello internazionale potrebbe essere una scusante o un alibi, ma i risultati non stanno dalla sua parte, e la stagione è da considerarsi fallimentare. Non tanto per i punti, ne per la posizione in classifica, ma nella compagine giallorossa i giocatori che meriterebbero la riconferma quali sarebbero? E allora è tutto da rifare …

E’ ANCORA SERIE A: Parma corsaro, Palermo inguaiato
Al Nereo Rocco di Trieste (campo neutro) si sono presentati Cagliari e Catania. O perlomeno il Cagliari sicuramente, mentre la presenza del Catania (46) resta un mistero. Con l’ obbiettivo ormai raggiunto e la grana Lo Monaco scoppiata in settimana, gli etnei risparmiano le proprie forze in vista del derby e spianano la strada ai sardi. Servirà un altro Catania al Barbera per cercare di raggiungere la tanto sospirata quota cinquanta punti. E poi quale migliore occasione per far tremare il Palermo in questo finale di stagione? Sarà un derby infuocato che il Catania vorrà vincere ed il Palermo non potrà permettersi di perdere. Un gradino sotto il Catania , troviamo il Parma (44) che vincendo proprio al Barbera, si porta lontano dalla zona B. L’ Atalanta (43) batte il Chievo (43) e la raggiunge in classifica. Mentre Siena (43) e Bologna (42) non si fanno male. Pareggiano e compiono un altro piccolo passo verso la riconferma in serie A.

LA ZONA B: Il Cesena è ai titoli di coda, il Novara non si arrende
Momento di gloria per la Fiorentina (41) che espugna l’ Olimpico. Vittoria importantissima per i viola che vogliono fortemente riconfermarsi nella categoria. Come detto precedentemente il Cagliari (41) approfitta di un Catania distratto da altre vicende e fa sua la partita. Anche il Palermo resta a quota 41. Perde in casa con il Parma e sarà costretto a rifarsi (Catania permettendo) nel prossimo impegno casalingo, per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della serie B. A 36 punti, a solo un punto dalla terz’ultima, c’ è il Genoa.Squadra apparentemente rigenerata dal nuovo allenatore Gigi De Canio. S’ impegna, lotta ma alla fine è costretta ad alzare bandiera bianca contro i campioni d’Italia. Altra sconfitta ed ora si va al Dall’ Ara, contro un Bologna che non può regalare punti. Al Lecce (35) non riesce l’ impresa contro il Napoli. Perde in casa ma nutre ancora speranze salvezza. Novara (28) superstar contro la Lazio e Cesena ufficialmente in B (22) chiudono la classifica. Classifica che i fatti di scommessopoli potrebbero stravolgere!

I TOP DELLA 33 GIORNATA

1° Posto – MASCARA (Novara)
Precisione chirurgica nella punizione che castiga la Lazio.

2° Posto – BORRIELLO (Juventus) Realizza il primo gol con la maglia bianconera. Come si dice in questi casi: pochi ma buoni.

3° Posto – Stramaccioni e De Canio (All. Inter & Genoa) Grazie per aver lasciato Forlan a casa e Gilardino in panchina. Presenze inutili!

I FLOP DELLA 33 GIORNATA

1° Posto – LA CAPITALE (Roma e Lazio)
A Roma chi avrà il coraggio di prendere in giro il tifoso avversario ?

2° Posto – Handanovic & Terraciano (Udinese & Catania) Il loro primo gol subito è frutto di una papera. Spianano la strada, al successo delle squadre avversarie.

3° Posto – Bortolo Mutti (All. Palermo) Io uno come Miccoli, non lo terrei mai in panchina.